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“Un traguardo importante”

Terziario, in arrivo il contratto per 5mila addetti in Alto Adige. Si ipotizza la chiusura per almeno 12 giornate domenicali o festive all’anno.

L’accordo finalmente c’è: “È stato raggiunto un traguardo importante che colma il vuoto normativo degli ultimi due anni, restituendo ai lavoratori il giusto riconoscimento salariale”, esprime soddisfazione Maurizio Surian, segretario provinciale di Filcams/Cgil, la categoria che rappresenta i lavoratori del commercio, dei servizi e del turismo, per il rinnovo del contratto nazionale del Terziario con le aziende aderenti a Confesercenti. Il nuovo contratto, formalizzato lo scorso martedì (12 luglio), arriva dopo un’estenuante negoziazione (l’ultimo accordo era scaduto 3 anni fa) e sarà valido fino al 31 dicembre 2017. I dipendenti altoatesini interessati sono circa 5mila, 400mila quelli in tutto il Paese. Buone nuove, inoltre, anche per quel che riguarda la regolarizzazione delle aperture festive.

“L’intesa – spiega Surian – prevede un importo una tantum di 290 euro a copertura del 2015 e un protocollo sulle aperture domenicali e festive nel settore commercio dove le parti si impegnano, entro il 31 dicembre 2016, a verificare, al secondo livello di contrattazione, le condizioni per la chiusura per almeno 12 giornate domenicali o festive all’anno, delle attività commerciali”. Sempre per quanto riguarda la parte economica, tra gli elementi d’intesa anche gli aumenti che decorreranno da luglio 2016 con una tranche di 45 euro al IV livello e con un aumento economico complessivo di 85 euro al IV livello da riparametrare per gli altri livelli.

“Si tratta di un risultato notevole – prosegue Surian – perché anche in un’ottica di equilibrio tra le posizioni delle parti, questa sigla riconferma il valore del contratto nazionale ed è un passo fondamentale verso il riconoscimento e l’approvazione di un sistema di regole condivise”. Il riferimento del segretario provinciale è alle posizioni assunte da Distribuzione Cooperativa, per cui contratto la trattativa è in corso, e da Federdistribuzione che ha visto i lavoratori in sciopero nel mese di maggio a causa della cessazione del negoziato.