Ambiente | La proposta

“Le visioni del Klimaplan non bastano”

Quarantasette organizzazioni della società civile presentano la proposta di legge provinciale sul clima: "Il Sudtirolo può diventare un apripista". Attenzione alla giustizia sociale. E l'economia?
Klimagesetz
Foto: SALTO/Val
  • Abbiamo buone premesse, ma possiamo essere precursori”: con questa espressione Teresa Kurz di Climate Action South Tyrol riassume lo spirito dell’ampia alleanza che, oggi a Bolzano, ha presentato una proposta di legge provinciale per la protezione del clima. Si tratta di un articolato documento in 39 punti, frutto di un anno di lavoro e del contributo di 47 organizzazioni dell’ambiente, del sociale, della cultura, dei giovani e dei sindacati del Sudtirolo. L’obiettivo: dotare l’Alto Adige di un quadro normativo vincolante che porti alla neutralità climatica entro il 2040.

     

  • Le proposte di legge

    Siamo certi che un cambiamento sia possibile”, ha aggiunto David Hofmann (Climate Action). “La società civile ha fatto la sua parte ed è pronta, ora ci aspettiamo un segnale forte dalla politica.” Il Klimaplan Südtirol 2040, approvato nel luglio 2023, definisce la neutralità climatica come “visione”, ma per molti non basta. Elisabeth Ladinser della Federazione Ambientalisti dell’Alto Adige (Dachverband) è stata esplicita: “Un capitolo del Klimaplan si chiama ‘visioni’, con le emissioni di CO₂ azzerate entro il 2040. Ma qui da noi le emissioni non diminuiscono: al massimo le dimezziamo entro il 2050. Le visioni non bastano. Serve concretezza, servono norme, non dichiarazioni d’intenti.” 

  • Presentazione della proposta di legge provinciale sul clima al Naturmuseum di Bolzano: (da sx) David Hofmann e Teresa Kurz (Climate Action), Elisabeth Ladinser (Dachverband), Claudia Plaikner (Heimatpflegeverband). Foto: SALTO/Val
  • Da qui la spinta per una legge provinciale sul clima, che traduca la strategia in strumenti operativi e obiettivi verificabili. Thomas Benedikter, economista e co-autore della proposta, ha illustrato i punti centrali: “Fissiamo obiettivi climatici generali e settoriali, come fa l’Unione Europea. Prevediamo tappe intermedie e un registro delle misure climatiche – un novum – per monitorare l’attuazione. Le amministrazioni pubbliche devono dare il buon esempio e raggiungere la neutralità climatica già nel 2035.” Tra le misure proposte spiccano il rafforzamento dell’approvvigionamento da energie rinnovabili, la tutela delle foreste, delle torbiere e delle zone umide come serbatoi di carbonio, l’obbligo per le aziende pubbliche di pianificare la protezione del clima e l’introduzione di un programma immediato in caso di scostamento dagli obiettivi. Centrale è anche il principio della giustizia climatica: ogni misura dovrà essere accompagnata da strumenti di compensazione sociale, affinché la transizione non penalizzi le categorie più deboli. “Dal 2027 i costi dell’energia cresceranno,” ha ricordato Benedikter, “e serviranno misure di ammortizzazione sociale. I contributi provinciali dovranno essere legati alla situazione economica e patrimoniale dei cittadini.”

  • La dimensione sociale

    “La protezione del clima viene portato avanti solo halbherzig”, ha osservato Claudia Plaikner dell’Heimatpflegeverband. “Serve una considerazione generale, che attraversi l’urbanistica, le politiche economiche, le misure comunitarie. Per questo proponiamo insieme un Klimagesetz”. La proposta di legge è pensata come strumento di orientamento e di impegno. Come ha ricordato Plaikner, “la tutela del clima non è solo un dovere: è una grande opportunità per tutti noi. Aria pulita, costi energetici più bassi e posti di lavoro sostenibili rafforzano la qualità della vita e la competitività della nostra provincia”. Sul tema della giustizia sociale e intergenerazionale è intervenuta anche Christa Ladurner dell’Alleanza per le famiglie: “La crisi climatica non colpisce tutti allo stesso modo. Dobbiamo garantire giustizia sociale e pensare al futuro delle nostre famiglie e delle nostre imprese.” L'ex senatore Oskar Peterlini, per il KVW, ha sottolineato la necessità di coinvolgere tutte le classi sociali: “Serve una partecipazione attiva, non possiamo escludere nessuno. L’ammortizzazione sociale delle misure è essenziale.”

  • Foto di gruppo per il clima: (da sinistra) Roberto D’Ambrogio (ARCI), Claudia Plaikner (Heimatpflegeverband), Teresa Kurz (Climate Action), David Hofmann (Climate Action), Oskar Peterlini (KVW), Christoph Buratti (ASM), Christa Ladurner (Allianz für Familie), Elisabeth Ladinser (Dachverband), Norbert Atz (KVW), Thomas Benedikter (Heimatpflegeverband), Tony Tschenett (ASGB), Christina Masera (CGIL AGB). Foto: Dachverband
  • I sindacati hanno espresso un sostegno convinto, ma con una richiesta chiara: “Anche gli Arbeitnehmer devono essere protetti,” ha detto Tony Tschenett (ASGB). “La Provincia deve sostenere le imprese e accompagnare la transizione.” Cristina Masera (CGIL) ha aggiunto: “Non bisogna avere paura del cambiamento. Iniziare adesso significa evitare problemi in futuro. Essere autonomisti oggi vuol dire fare una legge sul clima: questo è il vero esercizio dell’autonomia.”

  • (a sinistra) Klaus Egger, incaricato speciale per la sostenibilità: a destra, l'ex senatore Oskar Peterlini in rappresentanza del sindacato KVW. Foto: SALTO/Val
  • Coinvolgere l’economia?

    La proposta di legge, consegnata a fine ottobre all’assessore provinciale all'urbanistica Peter Brunner e a inizio novembre al presidente del Consiglio provinciale Arnold Schuler, prevede anche un forte coinvolgimento della popolazione. I cittadini potranno presentare proposte e osservazioni, e i Comuni dovranno dotarsi di piani per il clima e per il riscaldamento. Presente nel pubblico Klaus Egger, incaricato speciale dalla Presidenza della Provincia per la sostenibilità, che ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto: “Voglio dire grazie, anche a nome del Landeshauptmann. È un eccellente lavoro di lobby, avete competenze e visione. Ma mi chiedo: avete coinvolto l'economia”. Elisabeth Ladinser ha risposto con realismo: “Abbiamo contattato le associazioni economiche. Non c’è stato un no esplicito, ma cautela: schau a mol, was do kommt. Non c’era una disponibilità immediata – ma può arrivare, e deve arrivare.”