Cronaca | Ambiente

È paura amianto in via Resia

Decine di sacchi contenenti rifiuti pericolosi accumulati vicino alle abitazioni all’insaputa dei residenti. Oggi sopralluogo dell’Agenzia provinciale per l’ambiente.

Sono accatastati sul retro di via Resia nel quartiere Casanova di Bolzano da circa un mese – dicono i residenti –, in una zona del demanio militare dove i membri dell’esercito vivono con le loro famiglie. Decine di sacchi bianchi in polietilene contenenti amianto, i cui frammenti sono emersi durante gli scavi per inserire i tubi della nuova rete di teleriscaldamento che la Ecotherm sta costruendo per conto di Sel, società controllata dalla Provincia. Nessuno, tuttavia, si è preso la briga di segnalare ai cittadini il rinvenimento del materiale nocivo.

Gli operai, armati di mascherina, guanti e tuta integrale, hanno stivato i rifiuti pericolosi nei sacchi marchiati con la “lettera scarlatta”, la “A”, ad indicare, appunto, l’amianto e li hanno coperti con un telo di nylon. Ad un primo controllo sembra che le procedure di sicurezza per scongiurare la dispersione della polvere d’amianto nell’aria siano garantite, ma questo non basta a rassicurare gli abitanti della zona che già pensano ad una class action per ottenere un risarcimento danni.

Stamattina l’Agenzia provinciale per l’ambiente effettuerà un sopralluogo nell’area interessata; nel frattempo, il consigliere comunale di Forza Italia Enrico Lillo, che ha già allertato la questura sabato scorso, ha annunciato che presenterà un esposto in procura per far luce sulla vicenda.