Cronaca | Astat

Meno delitti in Alto Adige

Il dato sui crimini mentre tiene banco il caso Neumair. Nel 2019 crescono gli omicidi, ma cala il totale dei casi denunciati (-0,9%). Autori, meno minorenni e stranieri.
Carabinieri, provincia Bolzano
Foto: Carabinieri Bolzano

In queste settimane è agli onori delle cronache il caso del sospetto duplice omicidio di Peter Neumair e Laura Perselli, di cui è accusato il figlio Benno (ora in carcere). Ma malgrado la brutalità di questo crimine - per il quale, ricordiamolo, siamo ancora nella fase d’indagine - e il suo impatto nella coscienza collettiva emerge una notizia positiva riguardo ai dati sui reati in Alto Adige. Nel 2019, dice l’Astat nel report sul tema, in provincia di Bolzano le forze di polizia hanno denunciato 15.111 delitti, in leggero calo rispetto al 2018 (-0,9%). Gli omicidi volontari e colposi segnalati sono stati 21, più dei 15 dell’anno precedente ma meno dei 29 del 2017.

 

Più del Trentino, meno della media nazionale

 

In Alto Adige, certifica l’Istituto provinciale di statistica, sono stati denunciati 28,4 delitti ogni 1.000 abitanti, valore leggermente più alto rispetto al corrispettivo del Trentino (27,4), ma inferiore a quello italiano (38,2). Il trend di incremento delle denunce registrato dal 2008 al 2016 si inverte nel 2017 e continua, seppur in maniera minore, anche nel 2019, dove si registra un calo di denunce rispetto all’anno precedente 15.251 a 15.112, pari a 139 unità in meno. Il rapporto dei delitti per 1.000 abitanti palesato nel 2019 è inferiore al dato del 2018 in tutti e tre i territori considerati.

 

 

Analizzando per tipologia di reato, i furti costituiscono la tipologia di delitto più frequente (7.478 singole denunce, pari al 49,5% del totale dei delitti). Questi ultimi registrano in totale un calo del 3,5% rispetto all’anno precedente, in particolare nei furti con destrezza (-23,1%) e in quelli in esercizi commerciali (-13,4%), mentre si registra un aumento del 20,3% nei furti in abitazioni.

Calano i furti totali, aumentano quelli nelle case

 

 

Anche il numero delle rapine è complessivamente diminuito rispetto all’anno precedente (-19,2%). Calano i danneggiamenti e le estorsioni (rispettivamente -12,4% e -26,6%), mentre aumentano le truffe e frodi informatiche (+9,1%). I cosiddetti “delitti di sangue”, costituiti da omicidi volontari e colposi, tentati omicidi, percosse, lesioni dolose e violenze sessuali, manifestano un valore pari a 823 denunce, un aumento rispetto al 2018 pari all’8,3%.

Un terzo delle denunce effettuate nel 2019 fa riferimento a un reato, il cui presunto autore è stato scoperto nel medesimo anno (5.089 denunce, pari al 33,7% del totale; nel 2018 esse erano il 33,3%). Inoltre il 2019 ha visto riconosciuto il presunto autore di 712 delitti denunciati in anni precedenti, un leggero calo rispetto al corrispettivo dato di 795 delitti evidenziato l’anno precedente.

 

 

Autori, calano stranieri e minorenni 

 

Riguardo alle persone accusate dei reati, nel 2019 sono stati denunciati, arrestati o fermati complessivamente 6.631 presunti autori dalle forze di polizia. Sul 2018 si registra un decremento del 2,8%, ascrivibile in particolare alle rapine (-39,2%), ai furti in esercizi commerciali (-24,9%), alle minacce (-16,9%) e ai furti in complesso (-11,7%). I presunti autori dei delitti di sangue anche in questo caso sono aumentati rispetto all’anno precedente (passando da 694 a 757).

Nel 2019 denunciati 6.631 presunti autori di delitti

Le persone minorenni segnalate sono 392 (5,9% del totale), in calo numerico e di incidenza rispetto all’anno precedente (476 segnalazioni, 7,0% del totale). Le segnalazioni di persone con cittadinanza non italiana nel 2019 calano a 3.331 unità (50,2% del totale), dato inferiore alle 3.444 persone del 2018.