Società | SOS Future

Dialog-are eine neue Kommunikationsform

18 Dialoge in Bozen zu den 17 Zielen für Nachhaltigkeit: nimm auch du daran teil!

18 dialoghi a Bolzano per i 17 obiettivi sostenibili: partecipa anche tu!
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Verbindungen stiften - Dialoge führen
Foto: Lena Niedermair

Also gut, wir geben zu, „neu“ ist das falsche Wort für den Dialog.

Aber es ist eine Form der Kommunikation, die in den letzten Jahrzehnten wiederentdeckt wurde.

Der Dialog, der Verständnis für die komplexen Zusammenhänge dieser Welt kreiert, stammt aus der Tradition der Kreisgespräche. Der Philosoph Martin Buber und der Physiker David Bohm haben den Dialog neu definiert und es gibt mittlerweile weltweit viele Menschen, die diese Art der Kommunikation kennen und schätzen gelernt haben.

Il Dialogo è un approccio, un atteggiamento che ci permette di entrare in contatto con noi stess* e in profonda risonanza con l'Altro. Aiuta a cocreare nuovi significati secondo il principio per cui "il tutto è più della somma delle e singole parti". E' una jam session di pensiero condiviso.

Federico Mozzi und Jutta Wieser arbeiten beide als Dialogbegleiter und bieten für das Netzwerk der Nachhaltigkeit zweisprachige Dialoge zu den 17 Zielen der Vereinten Nationen an. Hier eine Einführung in deutsch und italienisch: was der Dialog ist und wohin er die Beteiligten führen kann.

 

Auf diesem Link kannst du dich eintragen zu diesen Dialogen! Die ersten 15 Anmeldungen für jeden Dialog können wir entgegennehmen (mindestens 6 Frauen, 6 junge Menschen, 6 Italienischsprachige).

 

A questo link puoi registarti anche tu a questi dialoghi! Possiamo cogliere le primi 15 registrazioni per ogni dialogo (di cui minimo 6 donne, 6 giovani, 6 di lingua italiana)

 

Die Initiative wird von der Autonomen Provinz Bozen und vom Ministerium für Arbeit und Sozialpolitik unterstützt.

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Gianguido Piani Ven, 04/30/2021 - 08:48

Bellissima iniziativa alla quale mi sarei volentieri registrato, ma l'ultima riga mi ha bloccato. Modulo di partecipazione gestito da Google. Sarebbe stato lo stesso se fosse stato, ad esempio, di Facebook. Capisco perfettamente i promotori dell'iniziativa, ma qualsiasi ne sia il risultato chi vince è Google che rastrella ed elabora dati, aggiorna i profili "Ah, Tizia della quale sappiamo già che è nata il a con questa mail che ordina questi libri e va in vacanza a si è iscritta per discutere di energie rinnovabili. Registriamo."
Non me la prendo con i promotori, ma con una catena di eventi e decisioni che forzatamente spingono a questa situazione. Un modulo di richiesta di questo tipo si programma e mette online in poche ore, per uno specialista anche meno di un'ora. Facendolo in proprio, SOS Future andrebbe però a impegnarsi di rispettare la "privacy" secondo numerose direttive e regolamenti, in primo luogo la GDPR, che per un privato o una piccola organizzazione sono costose e ingestibili. Meglio lasciare fare a Google. Se succede qualcosa ne rispondono loro... Eh, si.
Due anni fa Die Zeit, la Repubblica e altri giornali di dimensione europea dettero il via all'iniziativa "Europe talks" per unire virtualmente in dialogo partecipanti di tutta Europa su temi di ampio respiro. L'intera iniziativa era gestita su piattaforme americane come chiaro dal modulo di consenso "Google farà questo coi miei dati, Facebook quest'altro ecc." Non c'era una sola briciola di tecnologia europea. Parlare è facile. Ma gli altri fanno.
Se SOS Future pubblica qui un telefono o una email di riferimento, li contatto e mi candido volentieri per la discussione. Va bene uno qualsiasi degli obiettivi di sostenibilità con preferenza per acqua/ energia/ infrastruttura. In italiano o tedesco)))

Ven, 04/30/2021 - 08:48 Collegamento permanente