Dopo due rinvii, il 25 marzo
Dopo due rinvii, il 25 marzo è stato indetto il referendum confermativo provinciale che si terrà il 29 maggio, ma purtroppo non verrà abbinato ai cinque referendum sulla giustizia che si terranno invece due settimane dopo e cioè il 12 di giugno.
Nel mese di settembre del 2020 ciò fu invece possibile in un altro contesto, si abbinarono elezioni comunali con il referendum costituzionale e per fare ciò si convocó brevemente un consiglio regionale per modificare la legge regionale che regolava la materia. Ed infatti anche quest'anno il 12 di giugno in regione si voterà contemporaneamente per il rinnovo del consiglio comunale nel comune della Val di Cembra Lona-Lases.
Il referendum provinciale in oggetto si basa sull'articolo 47 comma 5 previsto dallo Statuto speciale per il Trentino Alto Adige e non sulla legge provinciale del 2018 che nell'articolo 10 comma 2 prevede invece lo svolgimento contemporaneo con altri referendum a livello nazionale. Non è che tale proposito di abbinamento viene escluso categoricamente, perciò in teoria ciò che non è vietato dovrebbe essere permesso ?
La legge provinciale mai entrata in vigore, per la quale si chiede la conferma, contiene per certi versi alcuni passi in avanti, come l'invio di un opuscolo informativo, il voto ai sedicenni per i referendum consultivi e altro, ma anche altre norme che modificano in modo ristrettivo alcune forme di iniziative referendarie. La complessità della materia porterà al voto solamente gli avversari di questa legge, pochi (presumo non più del 30%) ma abbastanza per non farla entrare in vigore.
Con le due votazioni in date diverse assisteremo a un disperdio di energie (doppia chiusura delle scuole, doppie spese nell'allestimento dei seggi) per due appuntamenti che si prospettano di scarso appeal tra gli elettori. Per quelle provinciali le operazioni di voto e di scrutinio si limiteranno ad una giornata, mentre per quelle nazionali si protraranno per più giorni. L'unica differenza è che per quella provinciale non servirà il quorum, mentre servirà per quelle nazionali. Entrambe toccano temi troppo complessi per essere compresi da chi non è addentro alle materie.
Per i cinque referendum sul tema della giustizia, senza i due referendum di maggiore richiamo (canabis ed eutanasia), l'affluenza sarà ancora minore (ad esclusione dei comuni nei quali si voterà contemporaneamente per le amministrative, circa otto milioni di elettori). Qui da noi “senza amministrative” i componenti dei seggi dovranno prestare la propria opera per più giornate (sabato per la presa in consegna del materiale e per l'allestimento del seggio, domenica dalle 07.00 alle 23.00 per le operazioni di voto e di seguito altre ore per gli scrutini fino alle prime ore del lunedì) e mi immagino con che entusiasmo ?.
Due appuntamenti referendari che sviliranno maggiormente la fiducia dei cittadini in questo strumento, dato che in questo momento storico così delicato, i temi della pandemia, della guerra in Ucraina e dell'emergenza climatica colgono maggiore attenzione nell'opinione pubblica. .