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“Tempo scaduto: è l’ora dei diritti”

Anche Bolzano scende in piazza per sostenere il disegno di legge Zan: “Affrontare i crimini d’odio è una questione di civiltà. Non cederemo il passo”.
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Foto: (c) Othmar Seehauser

Francia, Germania, Spagna, Albania, Romania, Bulgaria, Austria, Cipro, Lituania, Estonia, Grecia, Malta, Irlanda, Islanda, Olanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, Monaco, Montenegro, Portogallo. Sono questi i paesi europei che hanno già integrato all’interno del proprio ordinamento giuridico una legge simile a quella proposta dal deputato del Pd Alessandro Zan, già approvata alla Camera e intrappolata oggi nel vortice dell'ostruzionismo del Senato.

Il disegno di legge prevede l’estensione dei reati di istigazione e propaganda “per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”, puniti dalla legge Mancino, anche a motivi legati al sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità, nonché di applicare le aggravanti previste sempre dalla stessa Mancino a chi istiga a compiere, o commette in prima persona, atti di violenza e discriminazione fondati sulle medesime ragioni.

Questo e molto altro hanno ricordato oggi, 15 maggio, più di cento manifestanti che hanno affollato - in sicurezza - piazza Walther a Bolzano per ribadire che no, sui diritti non si torna più indietro e che la legge Zan sarà un nuovo, necessario, passo in avanti verso la civiltà. La manifestazione “Legge Zan e molto di più - Non un passo indietro” è stata promossa localmente dal gruppo Centaurus Arcigay, raccogliendo decine di adesioni tra partiti, sindacati, associazioni e personalità istituzionali.

“I crimini d’odio non colpiscono solo i diretti interessati - si sente pronunciare in uno dei tanti interventi al microfono che si sono susseguiti nella piazza a sostegno dell’iniziativa parlamentare - ma ne risente tutta la comunità, affrontarli è una questione di civiltà”.

“Oggi siamo qui perché non potevamo essere da nessun'altra parte - esordisce invece Guido Margheri, presidente ANPI Alto Adige Südtirol -. Quelle che si oppongono oggi al ddl sono le stesse persone che vogliono eliminare la legge Mancino. La legge Zan è fondamentale per aggiungere tutele laddove non ci sono. Alcuni ironizzano in tv - aggiunge Margheri - perché la sigla LGBTQ+ è sempre più lunga ma si vergognino, perchè dietro a tale sigla ci sono persone che soffrono, che vengono discriminate e che vivono nella violenza. Il tempo è scaduto, è ora di approvare questa legge”.

Questa legge la dobbiamo a tutti e tutte coloro che non ci sono più, che non hanno retto il peso e hanno perso la vita a causa del clima violento in cui sono stati costretti, ma la dobbiamo anche a tutte quelle persone che ancora oggi, nel 2021, sono obbligate a nascondersi per quello che sono (Giuseppe Lo Presti)

Con voce rotta dall’emozione Giuseppe Lo Presti, coordinatore di Famiglie Arcobaleno Trentino - Alto Adige, ricorda che ad essere puniti con la Legge Zan non saranno le opinioni dei singoli ma gli atti violenti e discriminatori contro donne, disabili, lesbiche, gay e trans. “Questa legge - sottolinea Lo Presti - la dobbiamo a tutti e tutte coloro che non ci sono più, che non hanno retto il peso e hanno perso la vita a causa del clima violento in cui sono stati costretti, ma la dobbiamo anche a tutte quelle persone che ancora oggi, nel 2021, sono obbligate a nascondersi per quello che sono”.
A scendere in piazza sono però anche i centri antiviolenza di Bolzano che portano la voce di tutte quelle donne che, ancora oggi, pagano a caro prezzo gli effetti del sistema patriarcale, fenomeno tanto strutturale quanto violento. La legge Zan, infatti, punta a punire anche i reati d’odio contro le donne, che vengono colpite quotidianamente e in maniera sempre più efferata proprio perché tali.

Con questa Piazza abbiamo dimostrato che ancora una volta l’Alto Adige non intende cedere il passo sul fronte dei diritti (Arianna Miriam Fiumefreddo)

“Con questa Piazza abbiamo dimostrato che ancora una volta l’Alto Adige non intende cedere il passo sul fronte dei diritti - è il commento a caldo a salto.bz di Arianna Miriam Fiumefreddo, neo-presidente di Centaurus Arcigay Alto Adige Südtirol -. I numeri hanno comunque superato le aspettative e siamo pienamente soddisfatte e soddisfatti di questa piazza, composta soprattutto da giovani, persone e organizzazioni impegnate socialmente e politicamente. Ci aspettiamo - continua Fiumefreddo - che i partiti che hanno fatto in modo di approvare la legge alla Camera facciano altrettanto in Senato al fine di non perdere il proprio appuntamento con la storia, ma questa di oggi - conclude - è la piazza che più ci piace, quella della società civile partecipe, attiva e promotrice del cambiamento. Noi non ci fermeremo”.

 

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Oskar Egger Sab, 05/15/2021 - 17:23

L' Italia é tutt' altro che un paese omofobo. Le leggi e le pene ci sono giá. Qui si tratta di mettere le mani sui nostri figli per ragioni ideologiche/economiche. Sia le femministe che molti transsessuali sono contro questa legge, premesso che l' abbiano letta, a differenza degli arcobalenici che portano il segno sul palmo della mano, ignoranti del testo.

Sab, 05/15/2021 - 17:23 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Dom, 05/16/2021 - 12:58

Mit Verlaub, Pérvasion hat absolut recht. Tummeln Sie sich doch etwas in der italienischen Presse. Da wird Homophobie ganz offen ausgelebt und von dem Pöbel, der sich in diesen Medien wiederfindet hemmungslos geteilt. Nein, sogar als Rechtfertigung dienen diese Medien.
Weil Sie Salvini und Meloni ansprechen, laut letzten Umfragen vertreten sie über 40% der italienischen Wähler. Wähler, die sich in den homophoben Slogans - auch der Schrei nach der "famiglia tradizionale" gehört letztlich dazu - wiedererkennen. Wenn 40% die Ablehung von alternativen Partnerschaften teilen (die ihnen wohlgemerkt nichts wegnehmen), dann kann man getrost von homophobem Land sprechen. Ist auch nicht verwunderlich, Italien ist eines der bildungsresistentesten Länder Europas und Bildung und Horizont sind unmissverständlich verbunden.

Dom, 05/16/2021 - 12:58 Collegamento permanente
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Sepp.Bacher Dom, 05/16/2021 - 13:01

Jedenfalls gibt es in Italien (insgesamt - ohne Differenzierung) Ausgrenzung und psychische Gewalt, aber auch physische Gewalt gegen Schwule und Transsexuelle, die in Einzelfällen auch zu Tode führen. Ich kenne aber nicht die Vergleiche mit anderen Ländern.

Dom, 05/16/2021 - 13:01 Collegamento permanente
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Oskar Egger Dom, 05/16/2021 - 16:04

Ich muss leider immer wieder feststellen, wie wenig man von/über/aus Italien kennt, liest, hört. Man schließt vom Landl auf den Rest und liegt einfach voll daneben! Schade, denn da kann es keine sachliche Debatte geben.

Dom, 05/16/2021 - 16:04 Collegamento permanente
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Oskar Egger Dom, 05/16/2021 - 16:08

Sie täten aber gut daran, sich mal, interessehalber, über Italiens nationales Jahrzehnte altes Musikevent, zu informieren. Dann blickt man nämlich in die Realität und durch den Brennerbasistunnel hindurch. Garantiert!

Dom, 05/16/2021 - 16:08 Collegamento permanente
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Oskar Egger Lun, 05/17/2021 - 23:04

In risposta a di pérvasion

Sicher genau so ein Indikator. Und was die "Umfragen" anbelangt, zitiere ich nur: L’Oscad, l’osservatorio del Viminale che si occupa di monitorare gli atti discriminatori, tra il 2010 e il 2019 conta solo 294 segnalazione relative a crimini o discorsi d’odio associati all’orientamento sessuale.

Tanto per farvi un’idea: quelle legate al credo religioso sono 402. Peraltro, le segnalazioni non indicano necessariamente reati effettivamente perseguiti e per i quali si sia giunti a una sentenza definitiva. Non è detto, infatti, che tutte le segnalazioni siano veridiche.

Lun, 05/17/2021 - 23:04 Collegamento permanente
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Oskar Egger Lun, 05/17/2021 - 11:43

Herr Klotz, wenn Sie sie sich bei Gelegenheit die Mühe machen, die italienische Verfassung anzusehen, dann merken Sie gleich, dass der Schutz der "famiglia tradizionale" dort verankert ist und die Grundlage des Staates bildet. Also kein populistischer Slogan.

Lun, 05/17/2021 - 11:43 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Lun, 05/17/2021 - 16:23

In risposta a di Oskar Egger

Sie haben offenbar Nachhilfeunterricht bezüglich der Verfassung nötig. Verfassungsrechtliche Bestimmungen sind in Ihrer Definition fließend, wie die gesellschaftliche Entwicklung fließend ist, denn auch die Väter der Verfassung haben schon verstanden, dass die elementaren Grundregeln der Gesellschaft nicht in Stein gemeißelt sein können.
Dort steht übrigens nichts von "famiglia tradizionale" sondern wenn schon von "famiglia legittima", was aber konzeptuell einen vollkommen anderen Sinn hat. Das ZGB spricht im Zusammenhang von Eheschließung von Personen verschiedenen Geschlechts, dort liegt eventuell das Problem.
Lesen Sie aber vorher Art. 2 und 3 der Verfassung um zu verstehen was der Grundtenor der Verfassung ist. Und genau in diesem Zusammenhang sind die Slogans der Rechten populistisch homophob.

Lun, 05/17/2021 - 16:23 Collegamento permanente
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Oskar Egger Lun, 05/17/2021 - 22:59

In risposta a di Manfred Klotz

Brauche sicher von Ihnen keinen Unterricht im Verfassungsrecht, danke! Da wir ja Verfassung und Gesetze bereits haben, ist dieses Ddl Zan Unsinn und auch nicht zielführend und jeder, der den Text aufmerksam liest, kann das auch verstehen. Vor allem sind die Kinder in Ruhe zu lassen.

Lun, 05/17/2021 - 22:59 Collegamento permanente
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Oskar Egger Mar, 05/18/2021 - 10:30

In risposta a di Manfred Klotz

Lesen Sie einfach die nationalen Strafrechtler dazu. Es geht ja nicht um das homophobe Verhalten, sondern um den Tenor dieses Gesetzes. Es geht auch nicht um Diskriminierung homosexuellen Verhaltens. Ich meine, die Feinheiten dieses Ddl's entgehen Ihnen (bewußt?).

Mar, 05/18/2021 - 10:30 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Lun, 05/17/2021 - 16:10

Sie zitieren Popper und schreiben "Man darf davon ausgehen, dass...". Er dreht sich gerade im Grab um. Ich halte es jedenfalls eher mit Hume.
Sie müssen echt kognitive Schwierigkeiten haben, wenn Sie das politische Gleichgewicht in Italien nicht erkennen. Dabei geben Sie es ja noch selbst zu, wenn Sie von steinzeitlichen Denkmustern schreiben!
Herausragende Persönlichkeiten als Gegenbeweis zu zitieren, ist kein Argument für die These, Italien sei kein homophobes Land. Es sind höchstens Ausnahmen, die die Regel bestätigen. Wenn Italien nicht eine weit verbreitete homophobe Haltung hätte, weshalb dieser Aufstand gegen den an sich harmlosen Gesetzesvorschlag von Zan?
Von mangelnder Bildung spricht nicht ein gewisser Herr Klotz, sondern eine Studie der OECD (die von 40% spricht was interessanterweise mit dem Wählerpotential der Rechtsparteien übereinstimmt) und eine Erhebung des ISTAT
https://catania.liveuniversity.it/2020/07/23/istruzione-italia-istat/#:….
Jetzt können Sie meinetwegen differenziert denken.

Lun, 05/17/2021 - 16:10 Collegamento permanente
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pérvasion Lun, 05/17/2021 - 16:29

»Man darf davon ausgehen, dass nicht alle Wähler das homophobe Denken der beiden Leader teilen«

Man darf. Allerdings werden auch nicht alle Wähler:innen der anderen Parteien das tolerante Weltbild ihrer »Leader« teilen.

Lun, 05/17/2021 - 16:29 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mar, 05/18/2021 - 07:29

Herr Freud, bezüglich Ihrer Beiträge und des Versuchs sich aus der Schusslinie zu retten, möchte ich Ihnen den Rat von Survival-Experten für den Fall, dass man in Treibsand gerät, mit auf den Weg geben: Möglichst still halten, sonst versinkt man nur noch schneller im Dreck.
Verstehen Sie mich nicht falsch, ich liebe Italien als Land, seine Landschaft, seine Küche. Und natürlich auch seine Kulturschätze, aber nicht seine Kultur, wenn Sie verstehen was ich meine.

Mar, 05/18/2021 - 07:29 Collegamento permanente