“Pagano gli italiani, io sono tedesco”
Al giudice che ne ha convalidato l'arresto avrebbe dichiarato: "Sono sposato con la Chiesa cattolica. L’Italia mi deve dei soldi". Finisce in manette l'avventura fiorentina di Roland, cittadino tedesco 37enne con il vizio di non pagare il conto delle sue consumazioni nei caffé e ristoranti del capoluogo toscano. Il furto di due lattine di birra in un minimarket (e soprattutto l'aggressione al titolare del negozio) gli è costato caro, chiudendo "in bellezza" una storia che ha fatto il giro della Toscana. Perché Roland, per due settimane, è stato l'incubo di tutti i ristoratori di Firenze. "Costate, bistecche, würstel e tramezzini, tutto innaffiato da generose pinte di birra, sei o sette per volta" scrive il sito di enogastronomia Dissapore, e terminato il pasto praticamente ubriaco, rifiutarsi di pagare il conto, asserendo di essere senza soldi. Secondo il Corriere fiorentino, in questo modo Roland avrebbe collezionato un paio di arresti e 12 denunce, per poi riprendere a girare indisturbato per la città, praticando la sua "arte del furto". Condita, è proprio il caso di dirlo, dalla frase a effetto: “Pagano gli italiani, io sono tedesco”.
Un'altra scena "principe" si sarebbe svolta in un ristorante in piazza San Firenze a Firenze (sì, esiste). Dopo primo e secondo innaffiati rigorosamente da una bottiglia di Chianti, è arrivato il conto di 57 euro. Roland non ha proferito parola, consegnando un biglietto al cameriere: "Mandate il conto a casa mia, in Germania".
Al Caffè Giacosa (proprietà di Roberto Cavalli), così come riporta il Tirreno, Roland avrebbe ordinato sette birre, un toast e un tramezzino per un totale di 62 euro. Come al solito, arrivato il conto non ha pagato, ripetendo ai camerieri la frase di rito: "Pagano gli italiani". In evidente stato di ebbrezza, ha offeso i militari parlando in italiano e in inglese. Prosegue l'articolo de il Tirreno con dovizia di particolari:
La settimana per Roland era cominciata con un arresto a Greve in Chianti per resistenza e oltraggio, con conseguente misura del divieto di dimora in Toscana. Provvedimento che non l'ha scoraggiato più di tanto. Roland si è spostato a Firenze dove mercoledì 7 giugno ha messo a segno una tripletta nel giro di 24 ore. Di mattina al tavolo di un bar del centro, ha mangiato due schiacciate ripiene e trangugiato due birre. Dopo un breve battibecco con il proprietario che gli ha presentato il conto (24 euro) è stato raggiunto dalla polizia e denunciato per insolvenza fraudolenta. Poche ore dopo, alle 19, un'altra serie di bevute a sbafo (per un totale di oltre 80 euro) a un tavolino del Caffè Strozzi. Per completare il tris, la mattina di giovedì 8 si è presentato al bar Palazzo Vecchio e ha ordinato tre birre senza tirare fuori un centesimo.
quasi volesse esprimere una
quasi volesse esprimere una critica politica ironicamente capovolgendo i saldi del sistema di regolamento target 2 ...
ich dachte schon, er würde
ich dachte schon, er würde sich als Südtiroler ausgeben (oder einer sein) um das in bestimmten italienischen Kreisen beliebte Vorurteil zu "leben" bzw. zu persiflieren, demzufolge die Südtiroler auf Kosten Italiens gut und gratis leben.