CNF.

I ritardi, i rinvii, le inerzie, le non decisioni da parte di Enti Pubblici costano. Ai cittadini ed alle imprese.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

CNF, ovvero i Costi (sociali) del Non Fare. In Italia, questi costi ammontano a circa 60 miliardi, e sono causati da ritardi, inerzie, opposizioni piú o meno fondate che impediscono la realizzazione di infrastrutture ed opere di interesse pubblico. L’osservatorio sul CNF denuncia come l’inerzia abbia un costo straordinariamente elevato per tutta la Comunità nazionale, ma, nel nostro caso, anche per quella locale. Ne paghiamo le conseguenze anche noi cittadini e imprese altoatesine: nei comuni privi di connessione a banda larga, nel tempo sprecato su strade o ferrovie non ancora adeguate alle attuali esigenze, nei costi dell’energia e del riscaldamento in assenza di un piano di risanamento energetico degli edifici, teleriscaldamento, adeguate interconnessioni di rete. Ne subiremo le conseguenze noi Bolzanini nel malaugurato caso di “flop” del bando comunale per l’areale della stazione autocorriere. Quasi 300 milioni di euro di investimenti non per un solo Kaufhaus, ma anche per il un risanamento del quartiere, una nuova stazione autocorriere, un miglioramento dei collegament stradali nel centro, un nuovo albergo con grande sala congressi, una funivia per il Virgolo. Quali sarebbero i Costi (sociali) del Non Fare, CNF? E quali potrebbero essere invece i Benefici (sociali) dell’Aver Fatto, BAF?