Società | Riflessioni a freddo

Stanno scoprendo... l'acqua fredda!

Tra guru, nuove cure, risparmio energetico e... Vasco Rossi.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Paolo Gasperi

I trattamenti e le cure con l'acqua fredda non sono una novità ma hanno un tradizione secolare; molto noti sono, per esempio, quelli proposti dal sacerdote Sebastian Kneipp che aveva sperimentato su se stesso i benefici dei bagni nell‘acqua fredda del Danubio per curare la sua tubercolosi.

Anche gli antichi romani avevo una tradizione di bagni freddi ed una serie di terapie legate alle terme avvallate dalla medicina dell'epoca ma non solo. Infatti i filosofi, come Seneca, vantavano un disciplina fatta di pasti frugali, letto duro e bagni freddi al fine di temprare il fisico e lo spirito.

I fedeli di rito ortodosso invece festeggiano l'epifania (tra il 18 ed il 19 gennaio) immergendosi nelle acque gelide di fumi o laghi. In Russia come in Ucraina ma anche in Serbia sono molti quelli che prendono parte a questi particolari riti religiosi, che prevedono anche il recupero di una croce lanciata nelle acque gelide.

Dai tratti certamente meno religiosi e più goliardici invece la tradizione, di datazione incerta, che prevede il tuffo nel lago di Garda il primo gennaio di ogni anno e che si svolge in piazza Tre Novembre a Riva del Garda.
In Svizzera ci sono alcune associazioni di appassionati alle immersioni nelle acque gelide, come per esempio il Club Gfrörl di Berna che stabilisce che per essere considerata fredda l'acqua deve avere una temperatura tra i 4 ed i 15 gradi. Suppongo, ma non lo specificano, che le temperature tra 0 e 4 siano considerate freddissime e sopra i 15 gradi calde...

Come si vede da questi esempi la cultura dei bagni in acqua fredda non è certo una novità specialmente nei paesi del nord.
Quello che invece è nuovo in questo panorama è l`interesse mediatico suscitato dalle imprese di Wim Hof chiamato anche IceMan da una parte e le nuove sperimentazioni della medicina con uno sguardo, visti i tempi, al risparmio energetico.

Ma andiamo con ordine.

Basta digitare il nome di Wim Hof in un qualsiasi motore di ricerca ed appaiono centinaia di risultati di siti che parlano della terapia del freddo. Wim Hof è uno sportivo olandese che detiene alcuni record in sport estremi come nuotare nell‘acqua ghiacciata, camminare a piedi nudi nel circolo Polare Artico per una distanza equivalente ad una mezza maratona ed altri simili.
Le sue straordinarie capacità di resistenza al freddo lui le attribuisce allo speciale metodo WHM (Wim Hof Method), fatto di esercizi di respirazione, concentrazione ed esposizione la freddo.

Tra i manager va di moda fare una doccia fredda la mattina per aumentare la concentrazione e la resistenza alle malattie. Consultando YouTube si trovano moltissimi video di persone che hanno provato a fare una doccia fredda per un mese o più e raccontano i risultati. Per dare un idea del successo in termini di visibilità Wim Hof è seguito su Instagram da 2,7 milioni di follower.

Sul fronte medico invece lo studio “The Effect of Cold Showering on Health and Work: A Randomized Controlled Trial” pubblicato nel 2016 mette in evidenza come una routine quotidiana di docce fredde sia correlata ad un minor numero di assenze dal lavoro per malattia.

Attualmente un gruppo di ricerca di Basilea sta compiendo uno studio comparativo sugli effetti di fare una doccia fredda tutte le mattine. Il nome del progetto è “Feasibility and Effects of Taking Cold Showers: A Randomized Controlled Study”.
Questo progetto ha come data di fine prevista per ottobre 2023 e cosa interessante, in questa fase è ancora attiva la fase di “Recruitment” ovvero sembra ancora possibile candidarsi come volontari per il progetto. Per coloro che volessero partecipare al progetto di ricerca facendo delle docce fredde questo è link.

Male che vada, scrivono i ricercatori di Basilea, fare delle docce fredde “Riduce le emissioni individuali di CO2. Sulla base delle emissioni di CO2 del mix elettrico medio utilizzato in Svizzera (kwH=169g CO2) e dell'abitudine media di fare docce calde (Svizzera: 8,7 minuti 6 volte a settimana, con 15 litri/minuto di acqua calda a 35°C), fare docce con acqua calda produce fino a 248 kg di CO2 per persona e per anno, il che corrisponde a un volo da Zurigo a Parigi e ritorno.”

Altrettanto pragmaticamente io aggiungerei che, visti i tempi, fare delle docce fredde aiuterà a contenere i costi delle bollette del gas che si annunciano particolarmente salate in questo inverno.

Chi invece si è espresso in maniera netta sulla inutilità di fare una doccia fredda per lenire i sintomi di una serata con una donna che il giorno dopo non lo voleva rivedere è stato Vasco Rossi che già negli anni ottanta cantava:
 

 “Ho fatto pure una doccia gelata
  Ma non è servita
  Sono ancora
  Sono ancora in coma
  Sono ancora in coma

(Album Vado al massimo, 1982, traccia 1 "Sono ancora in coma")
 

Ma erano altri tempi! E soprattutto nessuno aveva ancora scoperto... l'acqua fredda!