“Ripristinare i luoghi danneggiati”
La società Piz de Sella SpA, entro il prossimo 10 ottobre, dovrà provvedere al ripristino della Città dei Sassi (“oppure elaborare un progetto in sanatoria”) per i gravi danni arrecati dagli interventi alla pista da sci che attraversa il Monumento naturale sotto al Sassolungo. Lo ha stabilito il Comune di Selva di Val Gardena con un provvedimento emesso a seguito della denuncia presentata dalle associazioni alpiniste e di protezione ambientale (AVS, CAI Sezione di Bolzano, CAI Alto Adige, Dachverband, Heimatpflegeverband, Mountain Wilderness e Nosc Cunfin) insieme ad alcuni cittadini/e. I lavori di allargamento della pista “eseguiti in difformità rispetto a quanto autorizzato” hanno riguardato sbancamenti, movimenti terra, asportazione di massi e danneggiamento di alberi. Inoltre, come spiega una nota diffusa ieri dalle associazioni ambientaliste, “la Piz de Sella SpA, autrice dell’intervento, ha eseguito parte dei lavori su un terreno del CAI di Bolzano, il quale non ha mai autorizzato quest’intervento e si riserva ogni opportuna azione legale anche in sede civile”.
Dopo un sopralluogo svoltosi l’8 agosto, il Comune di Selva ha disposto il ripristino dello stato approvato o, in alternativa, la presentazione di un relativo progetto in sanatoria, “altrimenti l'amministrazione rilascerà l’ordinanza di immediato ripristino della situazione originaria”. Le associazioni auspicano perciò “che la Piz de Sella SpA, dopo questo triste episodio e dato l’elevato pregio del contesto paesaggistico in cui l’intervento si trova, riveda il proprio operato nel rispetto della tutela del paesaggio, quale bene comune di valore costituzionale”.
“Arrampicata popolare” incontra Nosc Cunfin
Nel frattempo, il neonato gruppo bolzanino “Arrampicata popolare” organizza domenica 17 (con appuntamento alle ore 10 sui prati vicino alla stazione a valle dell’impianto di risalita della “Forcella del Sassolungo”) una camminata-dialogo attorno al Sassolungo con un momento di confronto insieme a Nosc Cunfin. I promotori dell’iniziativa ricordano che “nel 2024 scadrà la concessione dell’impianto che da Passo Sella porta alla Furcela de Saslonch. Dovrà essere rinnovato, smantellato oppure sostituito da un nuovo ecomostro”. E proprio contro l’ipotesi di ampliamento nonché a favore dello smantellamento dell’impianto della Piz de Sella SpA, proseguono, “si sono espresse molte realtà ambientaliste, affinché questa parte del nostro territorio non vada incontro a nuove devastazioni ambientali e alle ulteriori conseguenze di un turismo di massa da tempo fuori controllo”.
“Un nuovo gruppo di sport popolare”, così si definisce Arrampicata popolare, “che sta muovendo i suoi primi passi a Bolzano. Le e gli aderenti “sentono l’esigenza di creare una dimensione nella quale riuscire a concentrarsi tanto nell'arrampicata, quanto su questioni politiche legate alla gestione delle nostre montagne”. A partire dall’arrampicata, dunque, l’intento è “riuscire ad essere più interdisciplinari possibili negli sport di alta quota”, rendere “gli sport più orizzontali possibili” e “cercare di superare dinamiche escludenti e oppressive all'interno degli ambienti sportivi”.
Un ripristino sarà difficile
Un ripristino sarà difficile e chi farà il progetto in sanatoria se la società non è nemmeno proprietario del terreno?
In risposta a Un ripristino sarà difficile di M A
Se devono ripristinare la
Se devono ripristinare la situazione preesistente all'abuso, non può esserci un progetto in sanatoria.
Uno esclude l'altro.
In risposta a Se devono ripristinare la di Luca Bassi
L'articolo scrive "o"...
L'articolo scrive "o"...
Ma secondo me non sarà possibile ne l'uno ne l'altro...
Io mi chiedo, ma i controlli
Io mi chiedo, ma i controlli durante i lavori dove erano???