Un gioco di (st)abilità
La nascente legge di stabilità, valida per i prossimi tre anni, sta riaccendendo il fervore religioso dell'intero paese.
Ad una prima lettura degli articoli usciti sulle testate online ho subito potuto identificare almeno tre miracoli (per fare un rapido paragone, un noto messia cominciò la sua attività triennale con UN solo miracolo)
Il primo intervento prodigioso è sicuramente il tanto desiderato taglio del cuneo fiscale.
Dopo anni di parole, promesse, prese in giro, è finalmente arrivata la risposta delle istituzioni che tutti aspettavamo: pare, infatti, che i più fortunati potrebbero ricevere ogni mese qualcosa come 8 (OTTO) euro in più in busta paga.
Si tratta di euro lordi, sia chiaro, ma rimangono comunque un gran bel gruzzolo: se uno si organizza, rinunciando a quelle sciape frivolezze chiamate "pasti", forse riuscirà con i nuovi otto euro a compensare la metà delle nuove uscite correlate all'aumento dell'IVA.
Il secondo intervento soprannaturale riguarda le considerazioni di Letta su debito e deficit.
Secondo il SuperPremier, nel 2014 il deficit si attesterà al disotto del 2,5 % e ci sarà una riduzione del debito.
Premesso e promesso che studierò meglio la questione quando emergeranno maggiori dettagli, la considerazione di Letta è un capolavoro di ermetismo e contabilità creativa: postula un deficit al disotto del 2,5% (con buona pace, comunque, del pareggio di bilancio - per il quale chiederei un minuto di silenzio - ed azzardando la classica previsione "divinotelmiana", puntualmente smentita in sede di consuntivo) e sostiene che, nonostante si spenda più di quanto si incassi (è questo, in sostanza, il deficit) si riuscirà a ridurre il debito. Ho cercato di darmi una spiegazione logica e penso di averla trovata: ai membri del Consiglio dei Ministri non si applica la Fini-Giovanardi!
Piccola parentesi: secondo l'Istituto Bruno Leoni, il debito sta crescendo di circa 4.000 euro al secondo (vanificando così 500 mesi di "benefici da cuneo fiscale" di un onesto lavoratore dipendente); in bocca al lupo Presidente!
Il terzo intervento ha un unico precedente illustre: il caso Lazzaro! Programmando infatti per tre anni, pur avendo una fiducia a termine (2015), Letta ha di fatto sancito un attività post mortem del suo governo.
Riconosco di aver sottovalutato, nel recente passato, le virtù del Presidente del Consiglio. Ora però, viste le referenze testé illustrate, e considerato che non c'è due senza tre, penso proprio di avere un nuovo nome per il Vaticano.