Il grande fratello ai semafori
Una novità per Bolzano, a detta del comandante dei vigili urbani Sergio Ronchetti. Che scatterà da lunedì 20 gennaio nei semafori dei cinque incroci “critici” della città, da piazza Mazzini a viale Druso. Quelli con la maggiore frequenza di incidenti, a danno sia delle auto che di pedoni e biciclette. La tecnologia si chiama reDvolution ed è fornita dall’azienda Traffic Tecnology srl di Marostica. Consente la rilevazione automatica dei veicoli che passano con il rosso, dunque dell’infrazione del codice della strada, senza la presenza di agenti di polizia sul posto.
Cinque incroci pericolosi
I cinque punti caldi della città sono piazza Mazzini - teatro dell’investimento di una ciclista in ottobre, e dove il Comune aveva annunciato contromisure - in corso Libertà all’intersezione con corso Italia in direzione est, poi piazza Verdi presso l’intersezione con il ramo da ponte Loreto, in direzione ovest. Ancora, le intersezioni viale Druso-via Positano in direzione ovest, via Resia-via Milano in direzione nord, infine via Roma-viale Druso in direzione nord. Non è escluso però che l’amministrazione possa in seguito estendere il sistema ad altri incroci.
Da lunedì, come prevede l’ordinanza del sindaco Renzo Caramaschi, emessa in base alla nota dell’ufficio mobilità, entreranno in funzione i dispositivi pianificati già due anni fa. Risale al 23 novembre 2017 infatti la determinazione dirigenziale con la quale il Comune aveva aggiudicato alla Traffic Tecnology “la fornitura, posa in opera e attivazione” delle cinque strumentazioni. Le lungaggini che avevano fatto seguito al provvedimento sembrano destinate a concludersi. Questione di pochi giorni.
Si è deciso di partire dai cinque incroci dove si verifica la maggiore incidentalità, ma non è detto che poi non si possa aggiungerne altri (Sergio Ronchetti, polizia locale)
Obiettivo, ridurre gli incidenti
“Il sistema, presente in altre città, è una novità per Bolzano” precisa il comandante Ronchetti illustrando le ragioni del provvedimento. “Si è deciso di partire dai cinque incroci dove si verifica la maggiore incidentalità, ma non è detto che poi non si possa aggiungerne altri. L’obiettivo è naturalmente abbassare il numero di sinistri, che possono coinvolgere sia i veicoli ma anche pedoni o ciclisti”.
L’obiettivo è naturalmente abbassare il numero di sinistri, che possono coinvolgere sia i veicoli ma anche pedoni o ciclisti
Per la luce gialla 4 secondi
Il documento contiene anche una prescrizione sulla durata della luce gialla, fissata in 4 secondi. Un tempo leggermente superiore a quello minimo (3 secondi) indicato dalle regole vigenti, ricavate in base all’ordinanza dalle indicazioni del ministero dei trasporti e dalle interpretazioni prevalenti della giurisprudenza, ma che avrebbe lo scopo di consentire una maggiore tolleranza. Naturalmente valida solo per il giallo.
“Secondo il codice della strada si sarebbe potuta fissare un intervallo anche di tre secondi, ma l’intento è non essere troppo severi sul passaggio con il giallo, che sarebbe comunque in base alle norme soggetto alla stessa sanzione - conclude Ronchetti -. Nel caso dei sistemi installati a Bolzano le multe saranno assegnate solo con il rosso”.
Se poi si potesse fare come
Se poi si potesse fare come in Austria o germania dove il verde lampeggia prima del giallo sarebbe ottimo. Comunque porto all'attenzione del lettore come tale tecnologia, presnetata come una novità, in realtà rappresenti una cosa che appartiene a una vecchia concezione. Oggi abbiamo la tecnologia epr rndere smart ogni lampione o punto alimenato a energia. E per smart intendo non solo che riesca a ricnoscere una targa ma anche a misurare la qualità dell'aria o ancora a riconoscere un eventuale aggressione, tramite algoritmi e lerans machine. Provate a pensare se avviene un incidente ed è il semaforo a capirlo e a dare instantanea comunicazione al 112 indicando svolgimento e situazione attuale. Questo è il futuro a cui bisogna tendere. Non un sistema che ti fa le multe e basta.