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“Dalla parte dei pazienti”

Il progetto pilota dell’Asl: offrire 10 posti letto per le cure intermedie fino a fine marzo. Il ricovero potrà arrivare fino a 10 giorni.
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Foto: upi

Creare un “ponte” tra l’area ospedaliera e quella territoriale mettendo a disposizione dei posti letto per le cure intermedie nell’ottica della continuità assistenziale a valenza sanitaria, questo l’obiettivo annunciato dall’Azienda sanitaria altoatesina. L’offerta verrà fornita fino a fine marzo grazie al contributo delle cliniche private Villa Melitta e Bonvicini e sarà riservata ai pazienti che necessitano di un ricovero a bassa intensità di cura, ma alto carico assistenziale, trattandosi perlopiù di riacutizzazioni di patologie croniche, fratture non trattabili chirurgicamente e riadattamenti terapeutici afferenti all’area internistica. L’iniziativa nasce anche dal fatto che nel periodo invernale l’ondata influenzale si espande in tutta la provincia e soprattutto le persone anziane residenti nelle città necessitano spesso di un ricovero ospedaliero. Pronto Soccorso e Medicina Interna raggiungono pertanto il loro limite di capienza e questo, soprattutto all’ospedale di Bolzano, nelle ultime settimane ha portato a una grande tensione.

“È importante sapere che questa offerta è dedicata a pazienti che necessitano soprattutto di un’intensiva assistenza di tipo infermieristico, dal momento che molti di loro sono già affetti da malattie croniche o reduci da patologie ortopediche. Spesso si tratta di persone particolarmente indebolite e anziane che, oltretutto, vivono da sole. Un ricovero in ospedale, con tutte le attrezzature di cui può essere dotata tale struttura, spesso non è necessario, ma piuttosto è importante garantire un’assistenza che possa aiutare le persone a rimettersi in forza”, spiega il vicedirettore sanitario Roland Döcker. Tale ricovero potrà arrivare fino a 10 giorni. “Entrambe queste cliniche dispongono delle qualifiche e delle esperienze necessarie per potersi tranquillamente occupare dei pazienti 24 ore su 24. Qui abbiamo dunque un’offerta che va a colmare il vuoto tra l’assistenza erogata sul territorio e quella garantita negli ospedali”, sottolinea la direttrice tecnico-assistenziale Marianne Siller.

La missione è, attraverso questo progetto pilota temporaneo, quella di assistere al meglio i pazienti durante i picchi, chiosa il direttore generale dell’Asl Thomas Schael: “Grazie alla fornitura di questa offerta ‘intermedia’ siamo in grado di supportare il lavoro dei reparti dell’ospedale di Bolzano, soprattutto quello di Medicina Interna che potrà così continuare ad erogare assistenza ai pazienti acuti. Anche l’unità per l’Osservazione Breve Intensiva (OBI) verrà sollevata”. Plaude l’iniziativa Rupert Waldner della Società Cooperativa dei Privati Erogatori di Prestazioni – SAPS, che afferma: “Il nostro obiettivo è quello di stare dalla parte dei pazienti in modo efficiente ed efficace così da sollevare gli ospedali pubblici”. Nulla cambierà per i pazienti, specifica l’Asl, in quanto verranno garantite sia l’assistenza medica che infermieristica senza alcun costo aggiuntivo a carico della persona ricoverata. Anche il trasporto verrà organizzato direttamente dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Bolzano con l’ambulanza che accompagnerà i pazienti direttamente alla clinica di destinazione.