Martin Luther King a Bolzano
Sabato scorso sono andato insieme ai miei figli a vedere "Selma", il fim della regista Ava DuVernay su uno degli episodi centrali della vita e della lotta di Martin Luther King. Il film è molto bello e istruttivo, soprattutto per chi volesse conoscere un personaggio fondamentale del movimento non violento per il riconoscimento dei diritti civili, e mi sono stupito che in sala fossimo solo in sette (noi compresi). Evidentemente la concorrenza di capolavori cinematografici quali Sponge Bob fuori dall'acqua ha dirottato altrove il grande pubblico.
Usciti dal cinema ho ripensato a una famosa frase di King: "Ogni uomo deve scegliere se camminerà nella luce dell'altruismo creativo o nel buio dell'egoismo distruttivo. Questa è la decisione. La più insistente e urgente domanda della vita è: Che cosa fate voi per gli altri?" Parlavo di questo ai miei figli, passeggiando per il centro. Questo centro così tranquillo e quasi assonnato, nonostante fossero appena le otto. Intanto, la più insistente e urgente domanda di King era diventata: Che cosa facciamo noi a Bolzano o in Sudtirolo per gli altri? Certo, sovrapporre la figura gigantesca di King - gigantesca anche perché si è dovuta confrontare con questioni gigantesche - ai nostri problemi non è un esercizio consigliabile a chi non disponga della sufficiente dose di ironia. Qui, per fortuna, di problemi giganteschi non ne abbiamo. Anzi, ne abbiamo di così piccoli che talvolta ci tocca ingrandirli per riuscire a scorgerli. E ci tocca fare la stessa cosa a proposito dei nostri politici.
L'immagine di copertina è tratta da questo articolo.