Politica | Bolzano 2016

Bolzano: la sinistra sull’orlo del baratro

Stasera Rifondazione Comunista deciderà se esserci o meno alle comunali. In un’intervista il segretario Gabriele Benatti manifesta tutta la sua amarezza.

Nelle ultime ore alcuni media hanno segnalato in sostanza l’intenzione della sinistra di gettare la spugna a Bolzano. La debacle avrebbe come protagonisti sia l’ex assessore Luigi Gallo, che ha annunciato l’intenzione di non presentarsi facendo riferimento a motivi sia personali che politici, che Rifondazione Comunista. Il partito guidato da Gabriele Benatti nei giorni scorsi aveva manifestato tutto il suo disagio nella prospettiva di proseguire la collaborazione con l’attuale centrosinistra a propulsione PD, con Caramaschi candidato dopo la risicata vittoria alle primarie. 

salto.bz: Gabriele Benatti, com’è la situazione? Rifondazione Comunista parteciperà alle elezioni comunali dell’8 maggio?
Gabriele Benatti - In questi ultimi giorni sono cambiate due cose, essendosi chiarite le posizione sia di Verdi che di Luigi Gallo. Tenendo conto anche dei tempi tecnici necessari per presentare una lista stasera avremo una riunione in cui cercheremo di assumere una posizione, alla luce di questi nuovi fatti. Caramaschi aveva posto come condizione essenziale per la sua candidatura la possibilità di riunire tutto il centrosinistra. Questa prospettiva nel corso dei mesi, come abbiamo visto, si è progressivamente sfaldata. Aver perso i Verdi e Gallo non è una cosa da poco. L’ex assessore non è di certo solo una pedina, come tutti hanno ben chiaro. 

La nuova situazione creatasi potrebbe dare fiato all’idea di una sinistra finalmente autonoma rispetto al centro?
Se rimetteremo in discussione la decisone di non presentarci alle elezioni lo faremo comunque alla luce di quanto abbiamo sempre ritenuto. Al momento vediamo un vuoto pauroso a sinistra. E quando diciamo sinistra intendiamo una posizione nettamente alternativa a quella del PD, che tutto il mio partito non ritiene più avere nulla a che fare con la sinistra. Io personalmente collocherei il PD tranquillamente dall’altra parte. 
Se ci rimetteremo in gioco lo faremo comunque con l’intenzione di offrire un’alternativa all’attuale centrosinistra. 

Bisogna però fare i conti con la legge elettorale. Andare da soli per voi potrebbe essere comunque un azzardo. 
Quanto meno per la prima fase questo ci potrebbe portare a riaprire il discorso relativo ad alleanze con altre forze, che condividono le nostre posizioni. 

La scelta operata dai Verdi potrebbe portarvi ad aprire in questo senso un dialogo con loro?
Sì. Fatto salvo il fatto che sono sicuro che i Verdi in caso di ballottaggio senz’altro opterebbero per sostenere il meno peggio. Posizione che noi non credo che potremmo condividere. Comunque è molto positivo che i Verdi abbiano chiarito che con questo tipo di PD non si può andare a governare. D’altronde proprio sui temi da sempre contrastati dai Verdi come Benko, aeroporto e inceneritore, nei giorni scorsi come abbiamo visto il PD ha dato un suo assenso convinto.  

Se voi non vi presentate e anche Luigi Gallo lascia come ha dichiarato, l’elettorato di sinistra richia di ritrovarsi senza quasi tutti i suoi punti di riferimento…
Come noto, a prescindere dall’esperienza della civica con cui si è presentato alle elezioni del 2015, Gallo è sempre stato un punto di riferimento anche per Rifondazione. Anche se, com’è ovvio, non ha mai rappresentato l’ala più estrema del partito. La sua scelta in parte di ritirarsi è stata dettata da questioni personali e stanchezza. Ma in parte credo che discenda da una valutazione politica che riguarda quanto è accaduto lo scorso anno. 

Gallo in qualche modo ha rappresentato a lungo il ponte tra centro e sinistra. Ponte che in questi ultimi mesi però sembra essersi sgretolato.
Quello che è successo nel maggio 2015 non si cancella con un colpo di spugna. Li hanno presi in giro e trattati a pesci in faccia. Già allora all’interno di Rifondazione c’erano state voci dissonanti sull’opportunità o meno di appoggiare Spagnolli. Le voci dissonanti alla fine si sono rivelate profetiche essendo accaduto esattamente quello che alcuni di noi avevano prefigurato. Si era detto che quegli eventi sarebbero costati cari alla sinistra ed ora oggi siamo proprio in questa situazione. Gallo fa i conti con questa realtà scomoda, in cui lui ha giocato un ruolo determinante. 

Tra voi e Sinistra Ecologia e Libertà a questo punto poi c’è una vera e propria voragine…
Direi proprio di sì. La decisione di SEL di partecipare alle primarie per noi non era condivisibile. Margheri avrà fatto i suoi conti. La nostra intenzione di partecipare ad una coalizione di centrosinistra era salda e forte in origine, ma su alcuni punti dirimenti non abbiamo potuto prescindere. All’interno di una coalizione del genere noi dal punto di vista pratico avremmo corso il rischio da una parte di far passare comunque tutto quello che la coalizione vuole e dall'altra invece di scomparire dal punto di vista della testimonianza di sinistra. Testimonianza che non deve per forza essere rappresentata da Rifondazione, noi abbiamo sempre puntato ad allargare l’area. Ma ci teniamo al fatto che la sinistra sia rappresentata e questo può succedere solo se dimostra di sapersi opporre e di avere una propria autonomia ed indipendenza rispetto alle scelte sciagurate del PD. Che ormai è una scatola vuota ed un marchio dentro il quale chiunque può fare qualunque cosa, in buona sostanza. 

Se la sinistra non si presenta alle elezioni rischia anche che su certe tematiche chiave i suoi potenziali elettori si facciano rappresentare da altri, come ad esempio il Movimento 5 Stelle. 
È vero, lo sappiamo anche noi. Forze politiche come il Movimento 5 Stelle per me non hanno nessuna delle caratteristiche necessarie per fare una vera e reale opposizione. Il giudizio su M5S è articolato e complesso, però loro non sono senz’altro l’opposizione che noi vorremmo. 

Quando prenderete la vostra decisione definitiva sul partecipare o meno?
Questa sera. Tecnicamente non è facile perché dobbiamo comporre la lista e presentare 250 firme in comune. Francamente devo dire che resto piuttosto pessimista. 

C’è chi pensa che il ballottaggio potrebbe svolgersi tra SVP e destra...
Si tratta di un’ipotesi tutt’altro che remota. Io non so neppure quanto potrà resistere Caramaschi. Le condizioni che si era posto per candidarsi si sono sgretolate e secondo me anche il PD aveva fatto di tutto per invitarlo a desistere. 

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Mensch Ärgerdi… Mer, 03/16/2016 - 12:25

Ok, il PD è diventato un partito di centro e su questo non ci piove; ma non si poteva chiedere (e insisto caparbiamente su questo punto!) a rifondazione cosa diversifica profondamente il loro programma politico da quello dei verdi, di SEL e "a sinistra per Bolzano"?

Mer, 03/16/2016 - 12:25 Collegamento permanente
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alfred frei Gio, 03/17/2016 - 09:14

risposta: l'assenza di una visione comune per il futuro della città (progetto Benko)
è la narrazione della situazione nella quale ci troviamo. A questo si potrebbe aggiungere il legame "incestuoso" fra un certa politica governativa provinciale e "le mani sulla città".

Gio, 03/17/2016 - 09:14 Collegamento permanente