Politica | Bolzano

SVP battuta sul “Piano del verde”

Il Consiglio comunale chiede che la Ringpromenade passi nel verde agricolo. La SVP vota contro. Resta il cancello sul Rivellone, Caramaschi: “Niente espropri proletari”.
Katzenbach
Foto: Salto.bz

Tiene banco per quasi due ore in Consiglio comunale a Bolzano la questione, sollevata da salto.bz, delle modifiche “restrittive” al percorso della Ringpromenade e del cancello privato al parco sul Rio Rivellone, ripresa dal Team K con tre documenti-voto al Piano del verde. E la SVP di Bolzano finisce in minoranza proprio sulla richiesta di “verificare il percorso originario” della Ringpromenade nel verde agricolo di Gries e Firmian nonché a Santa Maddalena, previsto in una prima bozza. “Si è cambiato profondamente il percorso soprattutto nella zona ovest della città, passando da un’interazione molto interessante tra Castel Firmiano e parco Firmian (e da lì verso il Noafer a Glaning) a un’altra al confine col Comune di Terlano. Una deviazione che non valorizza il Piano” ha spiegato il consigliere del Team K Matthias Cologna, “si è andati a peggiorare il verde fruibile perché c’è una lobby che tiene bloccata la fruizione del verde pubblico” gli ha fatto eco il collega di “Oltre” Claudio Della Ratta. Il documento è approvato con 32 favorevoli e il solo voto contrario della SVP.

 

"Le chiavi del cancello? Al privato"

 

Lunghissima e articolata la discussione intorno alla piccola area verde sul Rio Rivellone, di proprietà del demanio provinciale e attrezzata dalle giardiniere comunali, ma accessibile solo attraverso un cancello su suolo privato. Con un colpo di scena: secondo il consigliere Rudi Benedikter (Verdi) vi sarebbe un accordo formale tra Comune e Provincia con i privati confinanti perché siano loro a tenere aperto il parco solo tra le 7 e le 19. Sarebbero dunque i contadini della zona ad avere le chiavi del cancello: “Ho parlato con entrambi i proprietari. È normale che lo tengano chiuso la sera e la notte” sostiene Benedikter. Normalità contestata dalle opposizioni: “Il privato non è garanzia di un passaggio all'infinito, se ha diritto di chiudere l’accesso” spiega Gabriele Repetto (Zanin). “Perché non fate togliere il cartello di proprietà privata?” domanda Kurt Pancheri (Lega), “chi ci garantisce che ogni giorno il parco venga aperto dal contadino che s’è preso la briga di aprirlo? Siano le Giardinerie a garantirlo”. “Sono venuto a conoscenza di questo parco dall'articolo su salto: ci dev'essere perlomeno una servitù di passaggio” afferma il collega leghista Marco Caruso.

 

 

Il sindaco Renzo Caramaschi va su tutte le furie. Nei “fuori onda” lamenta un Consiglio “ostaggio” di un cancellino e il tentativo di “esproprio proletario”: “I non passaggi sono improvvisamente un’ossessione. Il parco è aperto dalla mattina alla sera, usufruibile e curato: i privati ci chiedono solo il favore di poterlo chiudere la sera e riaprirlo la mattina perché ci sono frequentazioni non proprio raccomandabili. È un falso problema, va riportato alla sua giusta dimensione”. Concetto ripetuto da Primo Schönsberg (“La proprietà privata non è illegittima, dovremmo essere riconoscenti ai proprietari delle aree rurali. Un importante contributo alla realizzazione del parco golenale sul Rivellone, messo a disposizione della collettività, è stato dato dall’ex collega Georg Mayr, anche nei rapporti con le proprietà del vicinato”) e dalla assessora Johanna Ramoser (SVP): “Non capisco il problema, chiudiamo anche altri parchi. Di giorno è sempre aperto e di notte i privati hanno chiesto di chiuderlo perché ci gira droga”. Il documento del Team K è stato bocciato, incassando il parziale appoggio della sola lista Oltre/Zanin.