"Gigi, non strumentalizzare Langer"
Estrema spregiudicatezza o addirittura un affronto?
La candidata sindaco degli ecosociali Cecilia Stefanelli ieri ha giudicato molto negativamente l’"uso improprio di una frase di Langer da parte della Lista Civica di Luigi Spagnolli".
“Utilizzare la seconda parte della frase di Alexander Langer («Non siate tristi, continuate in ciò che era giusto») sui manifesti elettorali senza nemmeno citare l’autore di queste parole è una strumentalizzazione politica inaccettabile che trasmette un grande senso di tristezza, rabbia e desolazione” ha scritto Stefanelli. Precisando che “se è vero che l’eredità di Alexander Langer è di tutti quelli che si rispecchiano nel suo credo, la politica dovrebbe essere prudente e sobria verso una persona che non può più difendersi e chi lo vuole dovrebbe sforzarsi di realizzare le sue parole, senza storpiarle per campagne pubblicitarie di partito”.
Stefanelli fa anche riferimento alla circostanza tragica del suicidio nell’ambito della quale quelle parole vennero scritte ed anche la rigettata candidatura di Langer a sindaco di Bolzano per mancanza di dichiarazione etnica che 20 anni fa precedette di qualche mese l’estremo gesto.
La candidata sindaca della sinistra a Bolzano ricorda che l’esclusione di Langer dalle candidature “fu sancita da quel sistema di separazione e schedatura che allora i nonni dell’attuale PD, fossero essi democristiani o comunisti, appoggiavano senza fare una piega”.
Nei social network si discute molto sul gesto spregiudicato della lista che fa capo al sindaco di Bolzano, criticando anche la grafica utilizzata nel volantino che indica la scuola Langer di Firmian come una scommessa vinta (“la grafica riprende in maniera evidente forme e colori normalmente utilizzati da Alto Adige Marketing per il materiale turistico promozionale della provincia”).
In rete in realtà c’è anche chi come Gabriele Di Luca vede nell’appropriazione del messaggio di Langer un atteggiamento legittimo, perché oggi “Langer non appartiene a nessun partito, nemmeno a quello che discende da una sua intuizione e dal suo lavoro”. Quanto accaduto sarebbe infatti “segno che la visione di Langer si è imposta universalmente, pur non dimenticando che tantissimo c'è ancora da fare e che anche una celebrazione inflazionata rappresenta una forma di tradimento dei suoi principi”.
Per Di Luca anche l’astio della denuncia di Stefanelli sarebbe di fatto “figlio della campagna elettorale”.
Il dibattito resta aperto.
Ammetto la mia grandissimi
Ammetto la mia grandissimi ignoranza a chi appartenesse la bellissima frase. Conosco in parte i pensieri di Alexander e qui mi fermo, perché lui è una grande persona, un grande statista e io invece non sono nessuno. Spero almeno di concordare con tutti sul fatto che la scuola a lui intitolata sia una bellissima realtà.
Si sarebbe potuto citare l
Si sarebbe potuto citare l'autore, vero (la scuola Langer che si vede nell'immagine è conosciuta poco, purtroppo), ma rimane il fatto che credo sia un patrimonio comune il pensiero di Alex Langer e come tanti noti e stimati autori/politici/pensatori le citazioni nell'era di internet e della condivisione siano molto comuni e "copyleft". Non vedo strumentalizzazione, ma una ispirazione atta a comunicare un messaggio langeriano (che non è protetto da copyRIGHT).
In risposta a Si sarebbe potuto citare l di Alessandro Huber
La visione di Langer
La visione di Langer appartiene a tutti, ma é credibile la promessa del PD di voler avverare quella visione (che non è mica compiuta con l'apertura della scuola omonima?)? Sarebbe certo bello e benvenuto! Però, se nel fratempo il capolista della lista civica Spagnolli Bonvicini promette di essere più "severo" anche e non solo con i profughi, se gli ecosociali da lui vengono denominati "estrema sinistra", è credibile che le idee di Langer allora non lo siano? Oltre di mancato rispetto per le ultime (!) parole di una persona morta prima del suo suicidio, bisogna attestare al PD/liste Spagnolli molta confusione nel coordinare la propria campagna elettorale. Herr Huber, es wäre schön, wenn sie aus Respekt für Alex Langer mir auf diese meine folgende Frage in meiner Muttersprache antworten würden: Wie werden Sie sich nach der Wahl mit ihren Mitregierenden auf ein Programm einigen können, wenn ihre Wunschkoaltion jetzt schon mit Positionen Wahlkampf macht, die nicht miteinander vereinbar sind?
Sono assolutamente d'accordo
Sono assolutamente d'accordo che la frase di Langer dovesse essere riportata, citando il suo autore, per una forma di normale correttezza. E' ovvio che l'eredità di Alex appartiene a tutti quanti ne hanno condiviso il pensiero e che conseguentemente chiunque fra questi possano richiamare il suo pensiero, purchè in forma trasparente. Personalmente non riconosco in Spagnolli un possibile continuatore delle idee di Langer soprattutto rispetto al problema etnico e mi viene spontaneo considerare un abuso l'utilizzo di una frase semplicemente estrapolata.
Siccome i simboli e le scelte
Siccome i simboli e le scelte comunicative hanno un senso, prendiamo atto che Gigi, il PD e il Partito di Giggi Alias lista civica hanno deciso di fare campagna elettorale contro l'ala sinistra della coalizione presentata come causa di tutti i mali presenti, passati, futuri. Legittimo, ma poi non si venga a piangere se qualcuno risponde. Secondo: Carissimo De Luca citare Langer con il logo di Alto Adige Marketing stride in termini di valori e di buon gusto, quasi che il patrimonio di Alex fosse un qualunque prodotto commerciale intercambiabile. Infine è un involontario autogoal perché se c'è una società provinciale che ha pesantemente penalizzato Bolzano e la cultura cittadina è quella! Alto che +Bolzano! Chiosa finale. Se il PD si riconosce veramente nel patrimonio comune Langeriano perché accetta i veti svp su di lui e su molte cose che derivano dal suo pensiero ? Essere Langeriano nel breve periodo elettorale non basta! Auguri. Per fortuna dopo il 10 maggio c'è l'11!
dell'eredità di Langer non me
dell'eredità di Langer non me ne può fregar meno, ma mettere in un manifesto una frase tra virgolette senza citarne l'autore, non è certo un bel gesto
Ci tengo a "correggere" la
Ci tengo a "correggere" la versione del mio pensiero così com'è presentata nell'articolo. Alla fine delle mie considerazioni io aggiungevo: "Certo, aver scelto proprio "quella" frase di Langer lascia a desiderare. Langer ha scritto molto, non solo un biglietto di addio". Riformulato: il pensiero di Langer può essere patrimonio di tutti, ma per l'appunto: IL PENSIERO. Non una frase eletta a slogan.