“No all'inceneritore a Cortaccia”
Monta la protesta in Bassa Atesina contro il progetto – avanzato dalla Eco-Energy dell'imprenditore Patrick Santini – per la costruzione a Cortaccia/Kurtatsch di un gassificatore-inceneritore di rifiuti industriali, nonostante le rassicurazioni arrivate dal presidente della Provincia Arno Kompatscher (“l'impianto non sarà realizzato”). Il presidente dell'Alpenverein Südtirol Georg Simeoni ha depositato le proprie osservazioni presso l'Ufficio provinciale preposto alla Valutazione dell'impatto ambientale (VIA). Lo stesso hanno fatto nell'Unterland il Beziksobmann del Südtiroler Bauernbund Reinhard Dissertori nonché i portavoce comunali della federazione contadina. Secondo la legge provinciale 171/2017, infatti, nell'ambito della procedura di Valutazione ambientale per piani, programmi e progetti “chiunque abbia interesse può prendere visione della proposta di piano o programma e del relativo rapporto ambientale e presentare proprie osservazioni in forma scritta, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi”. “Ogni cittadino ha il diritto di presentare le proprie osservazioni” dichiara il sindaco di Cortaccia Martin Fischer, che presenterà con tutti i sindaci della zona un ulteriore ricorso all'ufficio VIA: i termini scadranno venerdì. Le motivazioni dell'Alpenverein possono essere sottoscritte (entro oggi) agli uffici protocollo di ogni comune della Bassa Atesina. La pagina “Nein zur Müllverbrennungsanlage in Kurtatsch” sta rilanciando l'iniziativa:
Nell'occhio del ciclone sono finite le dimensioni della struttura (il camino sarà alto 45 metri, il reattore 28 metri, il condensatore 22 metri), l'impatto sul microclima, l'aumento del traffico e la qualità dell'aria nella zona e il sovradimensionamento dell'impianto: più di 95mila tonnellate di rifiuti industriali non riciclabili dovrebbero essere smaltite ogni anno per sfruttare al meglio il gassificatore, a fronte di una produzione massima in Sudtirolo di 20mila tonnellate l'anno. La costruzione impatterebbe su una zona particolarmente sensibile – di grande pregio per la produzione vitivinicola e a poca distanza dall'Adige – “già provata dalla presenza dell'A22, della ferrovia, del termovalorizzatore esistente e del centro guida sicura, in futuro dalle tratte d'accesso del BBT” scrivono in un comunicato il consigliere provinciale Andreas Pöder e Dietmar Zwerger della BürgerUnion, a sostegno della sottoscrizione. “Attraverso un alto numero di firme, le petizioni presentate possono acquisire maggiore peso: con mezzi democratici ci opponiamo all'arroganza dell'azienda” concludono i due, sottolineando le conseguenze negative per la salute.