Cronaca | #Ripartenza

L’Italia riapre le frontiere

Dal 3 giugno: un invito a Germania e Austria a fare altrettanto per salvare il turismo. Caramaschi auspica il ritorno dei tedeschi a Bolzano e Merano “chiama Italia”.
Idm, turismo, Südtirol
Foto: IDM/Thomas Grüner

Una buona notizia, attesissima da tutto il settore turistico altoatesino e di quello trentino (vedi il lago di Garda) che in questi mesi hanno avuto un enorme tracollo, una perdita oltre 10.000 posti di lavoro ad aprile nella sola provincia di Bolzano. Il governo si prepara dal 3 giugno a riaprire le frontiere con gli Stati dell’Unione europea e dell’area Schengen, compresa la Svizzera. A livello locale l’impatto è enorme: significa l’apertura del Brennero e la possibilità di tornare ad accogliere i turisti dalla Germania, primo mercato di riferimento del Sudtirolo. Anche se quello dell’Italia sarà un atto unilaterale - e tutto dipende dalle decisioni degli altri governi, in particolare Berlino e Vienna, che nei giorni scorsi hanno frenato sulla rimozione dei vincoli con il Belpaese ritenuto ancora a rischio coronavirus - l’auspicio è comunque positivo. Intanto, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi si spende per il ritorno degli ospiti dall’estero in città, Merano punta invece sul mercato italiano con una campagna curata da Idm.

 

Merano: energie nella promozione nazionale

 

“È giunto il momento di ripartire, consapevoli che le strategie dipenderanno dalle tendenze dei mercati e dalle decisioni delle autorità politiche, a partire dalla riapertura dei confini regionali e soprattutto, considerata la tradizione turistica meranese, di quelli con l’Oltrebrennero”. L’analisi viene dall’Azienda di soggiorno meranese che prende le contromisure per una stagione estiva in cui le incognite sono moltissime. Non potendo fare leva con certezza sull’indotto straniero, gli operatori del Burgraviato guardano al mercato italiano, immediatamente disponibile almeno quando saranno rimossi i vincoli di spostamenti fra Regioni (la data è il 3 giugno, la stessa dell’apertura dei confini, grazie al decreto e successivo Dpcm atteso da Conte).

 

 

“Allo stato attuale delle cose - si legge in una nota -, l’Azienda di soggiorno incanalerà le energie sulla promozione nel territorio nazionale. Da lunedì sosterrà la campagna marketing sui media tradizionali e sui social curata da Idm rafforzandola con azioni proprie fra le quali una trasmissione su La7 e servizi sui media del Gruppo Cairo con il quale si è creata negli anni una solida partnership per la comunicazione in Italia”.

 

Bolzano a Berlino: niente blocchi, siamo amici

 

Ad essersi allarmato per le conseguenze del blocco del turismo estero è anche Caramaschi. Il venir meno dell’indotto, precisa il Comune di Bolzano, potrebbe determinare un impoverimento generale dell’economia cittadina, dagli alberghi a commercio e artigianato. Ecco il motivo del “richiamo all’unità europea faticosamente costruita negli anni”. Il sindaco infatti esprime “tutte le proprie perplessità” circa il no espresso dalla Germania per una riapertura immediata delle frontiere con l’Italia. Possibile che il via libera filtrato dal governo italiano funga anche da moral suasion nei confronti del partner europeo. “Trentatrè milioni di presenze l’anno - continua Caramaschi - significano una media di oltre 90.000 turisti al giorno che gioiscono delle bellezze della nostra provincia e dell’attrattività del nostro capoluogo. È una mossa che va contro lo spirito europeo. Il turismo infatti rappresenta una delle componenti determinanti per lo sviluppo del capoluogo. E i numeri attuali dell’epidemia in Alto Adige e ella città di Bolzano stanno a dimostrare l’assoluta affidabilità e la possibilità di fruire dei servizi in buona sicurezza”.