Ambiente | L'intervista

“Giusti i principi ma inapplicabile”

Secondo il senatore ed ex direttore dell’Ufficio caccia e pesca Luigi Spagnolli, la proposta di legge sull’abbattimento del lupo non ha alcun futuro: “È fumo negli occhi”
Spagnolli, Luigi
Foto: Othmar Seehauser

salto.bz: Senatore Spagnolli, cosa ne pensa della proposta di legge della SVP in materia di abbattimenti del lupo sul territorio provinciale?

Luigi Spagnolli: Condivido a pieno i suoi principi: gli allevatori e i pastori devono avere la possibilità di proteggere il proprio bestiame e pertanto una legge che disciplini questo aspetto è fondamentale. Quella proposta dalla SVP non potrà tuttavia riuscire nell’intento.

Per quale motivo?

Sicuramente verrà impugnata da Roma davanti al Consiglio di Stato. Gli organi provinciali non si possono sostituire a Ispra, per questo più che una vera volontà di cambiare le cose reputo la proposta di legge della SVP una semplice mossa elettorale ma che non potrà andare molto lontano.

 

La proposta di legge è stata criticata da una parte del mondo ambientalista, ma soprattutto animalista, che porta l’attenzione sulle misure di prevenzione, scarsamente o per nulla applicate da parte degli allevatori. Cosa ne pensa a riguardo?

Per procedere con gli abbattimenti dei predatori pericolosi è necessario provare di aver intrapreso le misure di protezione degli allevamenti, sovvenzionate con fondi pubblici. I nostri allevatori si sono rifiutati, a differenza del resto d'Europa. Tuttavia ritengo che il mondo animalista, proveniente da realtà urbane e ben distante dalla realtà della montagna, sia responsabile di una narrazione favolistica ed errata sulla fauna selvatica. Non è vero che orsi e lupi non sono pericolosi. Recuperare cibo facilmente reperibile da un centro abitato è meno faticoso che predare nel bosco. Ecco che quindi questi animali possono diventare eccessivamente confidenti e pertanto un problema per gli esseri umani e non può esserci altra soluzione al di fuori della rimozione. L’abbattimento di singoli animali garantisce anche alla stessa popolazione di sopravvivere. In questo caso l'Abruzzo è un esempio virtuoso.

Qual è dunque la sua proposta?

La legislazione va cambiata, i governi non possono essere ostaggio delle associazioni animaliste e questi esemplari sono eccessivamente tutelati. Ma per farlo è necessario creare un blocco compatto intenzionato seriamente a lavorare su più livelli. Iniziative come quelle della SVP, proposte in questo modo, diventano semplice fumo negli occhi.