Iran, un calcio al pallone

Comincia stasera l'avventura Mondiale dell'Iran, dove il calcio viene visto come fumo negli occhi dagli ayatollah. Il suo potere eversivo ha già portato le donne a una piccola rivoluzione...
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~~Il calcio è materia che facilmente sfugge alle logiche dell’ordine e del potere. Forse è per questa sua natura galeotta che le guide religiose e politiche iraniane non amano particolarmente farci i conti. L’esordio della nazionale più politicamente osservata del lotto delle partecipanti a questo Mondiale, l’Iran, porterà questa sera il Paese islamico a confrontarsi con una passione dalle mille facce. Basta fare un salto indietro con la memoria e correre al 1979 quando, in occasione della qualificazione per i Mondiali di Francia ’98, le donne decisero unilateralmente di sfidare gli ayatollah mischiandosi agli uomini per guardare le partite. La chiamarono “la Rivoluzione del calcio” e salta subito all’occhio come sia particolarmente significativa la presa di posizione, anche politica, della vicenda. In questo spicchio di mondo, comunque, il pallone deve la sua popolarità a Reza Khan, shah dal 1925 al 1941 letteralmente innamorato di questo sport tanto da confiscare terreni alle moschee per farne campi da calcio. Che fosse un innovatore lo racconta anche la sua messa al bando dell’hijab e delle pratiche tradizionali introducendo una legge per il vestiario all’occidentale e favorendo la costruzione di infrastrutture. Gli ayatollah, però, hanno uno sguardo decisamente diverso verso uno sport che costringe addirittura a mettersi in pantaloncini corti, ma una volta avviata la loro restaurazione non poterono fare molto per intaccare una passione ormai germogliata. Anzi, nel 1987 Ruhollah Khomeini capitolò in modo evidente emettendo una fatwa che permetteva alle donne di assistere alle partite della nazionale in televisione. Mondiali aperti dunque? Macchè, quantomeno in differita di qualche minuto per evitare l’esposizione o la trasmissione di pericolosi messaggi sovversivi da parte di eventuali oppositori negli stadi. Le partite sono fumo negli occhi perché sono vento occidentale. Non solo, ogni vittoria è una miccia accesa su una possibile manifestazione: le aggregazioni spontanee possono essere rapide plastiline del malcontento popolare. Certo, la caratura tecnica della squadra lascia supporre che non si corrano troppi rischi di inaspettati trionfi ma gli occhi del mondo, ancora una volta, sbirceranno questo Paese incollato a un pallone che corre più veloce di lui.

LA GUIDA PRATICA.

Tre le partite giocate ieri.
Svizzera-Ecuador 2-1
Francia-Honduras 3-0
Classifica: Francia 3, Svizzera 3, Ecuador 0, Honduras 0
Argentina-Bosnia 2-1

Tre le partite in programma oggi.
Ore 18, Salvador, Germania-Portogallo GRUPPO G
Ore 21, Curitiba, Iran-Nigeria GRUPPO F
Ore 24, Natal, Ghana-Stati Uniti GRUPPO G