Meglio la ferrovia?

Chiuso il capitolo consultazione, l’aeroporto di Bolzano resta, com'era prevedibile, un caso ancora aperto. Dopo che, come decretato da oltre il 70% degli altoatesini, la Provincia smetterà di finanziare la società di gestione, le voci che si rincorrono in queste ore riferiscono di una cordata di imprenditori che sarebbe pronta a scendere in campo per prendere in mano le sorti dello scalo. L’ABD intanto ha fatto sapere che continuerà a garantire il servizio aereo d’affari e sportivo oltre che i voli charter. L’ipotesi più plausibile, ora, è che venga indetto un bando pubblico aperto anche a investitori privati. Fra i nomi circolati in questi giorni c’è quello della famiglia Gostner, titolare di Fri-el e quello di Ingemar Gatterer della Sad, già citato fra i papabili investitori ancor prima dell’appuntamento del 12 giugno scorso.
Il numero uno di Sad, in un’intervista rilasciata al quotidiano Tageszeitung, scioglie le riserve: il netto risultato del voto esclude ogni possibilità di investimento, afferma Gatterer che si dice per nulla sorpreso dell’esito della consultazione popolare ma impressionato dall’alta percentuale dei “no”. Se un luogo vuole essere allettante, spiega, deve essere raggiungibile ma questa raggiungibilità può essere garantita non solo attraverso il trasporto aereo. I treni ad alta velocità ad esempio sono una “alternativa sensata, lo insegna anche l’esperienza dell’Europa centrale. Se poi si pensa che ci vogliono 6 ore da Berlino per arrivare in Alto Adige e un’ora da Verona, l’aeroporto perde di attrattività sul fronte delle distanze medie”. Una soluzione interessante, secondo Gatterer, sarebbe quella di privilegiare una linea ferroviaria elettrica ed ecosostenibile (a tal proposito la Sad presenterà un progetto di mobilità il prossimo 29 giugno a Castel Presule), se infatti l’aeroporto è irrinunciabile per quanto riguarda le lunghe tratte e il traffico internazionale, per quelle medie il trasporto su rotaia è più conveniente, precisa l'ad di Sad.
Resta il fatto che lo scorso aprile, tuttavia, lo stesso Gatterer sembrava incline ad investire nell’aeroporto bolzanino, “siamo interessati a modelli imprenditoriali relativamente al trasporto delle persone purché ci siano le condizioni di profitto”, il punto - secondo l’imprenditore pusterese - non è tanto se la mano pubblica co-finanzia l’aeroporto quanto se è possibile immaginare una redditività a lungo termine. L'aeroporto, per avere successo, dice, ha bisogno del supporto attivo dell’amministrazione pubblica e della politica, cosa piuttosto inverosimile a questo punto, vista la clamorosa vittoria dei “no”. In quanto alla cordata di privati Gatterer fa sapere che la Sad - che inizialmente era intenzionata a presentarsi come unico investitore - non parteciperà, il motivo? Quando in ballo ci sono troppe voci è difficile concludere qualcosa, conclude Gatterer.