Politica | Voto di fiducia

Passa il decreto Rilancio, ok dell’Svp

Il testo approvato in Senato con 159 sì. Unterberger e Steger chiedono però “una vera ripartenza”. Superbonus, riscaldamento e gas, le ricadute sull’Alto Adige.
Svp, Unterberger, Steger, Conte, Gualtieri
Foto: Gruppo Autonomie

È valso come un passaggio cruciale per il governo Conte, che ha ottenuto in Senato l’ok al voto di fiducia con 159 sì. Ma al di là del suo significato politico, il decreto Rilancio con i suoi 55 miliardi di interventi su imprese, famiglie e partite Iva funge anche da manovra anti-crisi determinante per la risposta dell’Italia all’emergenza economica prodotta dal Covid-19. Dall’Svp e dal gruppo per le Autonomie a Palazzo Madama è giunta una risposta positiva. La normativa, naturalmente perfettibile nell’ottica della Stella alpina, ha trovato il sostegno (decisivo) dei suoi parlamentari. Anche se Julia Unterberger e Dieter Steger chiedono all’esecutivo di fare di più: “Bene la norma ma ora si programmi una vera ripartenza”.

 

Dagli aiuti alle aziende al superbonus edilizia

 

Il decreto Rilancio contiene una lunga serie di misure. Fra quelle originarie, precisa l’Ansa, figurano i contributi a fondo perduto per le aziende, lo stop ai pagamenti dell’Irap, il Reddito di emergenza, l’innalzamento da 600 euro a 1.200 del bonus baby sitter. Il passaggio alla Camera ha portato una serie di novità, come l’allargamento alle seconde case del superbonus al 110%, gli incentivi per l’acquisto di auto euro 6, l’aumento dei fondi destinati alle scuole paritarie, lo slittamento di un mese dei congedi per i genitori, l’anticipo della cassa integrazione prevista per l’autunno. Dal Senato non ci sono da aspettarsi modifiche, il testo infatti è arrivato blindato per l’ok finale con la fiducia.

 

Autonomie favorevoli

 

Il nostro gruppo voterà a favore del provvedimento che stanzia importanti risorse per le famiglie e le imprese in difficoltà, incluse una serie di misure positive per i nostri territori”, precisa Julia Unterberger, senatrice Svp e presidente del gruppo per le Autonomie. 

 

 

Riguardo alla valenza territoriale, la parlamentare cita “l’estensione della rete di gas naturale nelle zone climaticamente svantaggiate, ma anche la possibilità, solo per i territori di montagna, di accedere ai benefici del superbonus fiscale anche per gli interventi di allaccio ai sistemi di teleriscaldamento efficiente”.

Sui liberi professionisti però il giudizio è negativo: “Ci saremmo invece aspettati qualcosa di più: la proroga di 20 giorni delle scadenze fiscali è poca cosa per chi oggi ha problemi di liquidità”.

Neanche Steger dimentica di ravvisare i punti deboli. “Nel complesso è un intervento davvero corposo, anche se certi interventi sembrano più legati a una logica assistenzialistica, con un approccio che non aiuta le imprese. Penso al blocco dei licenziamenti, al no ai voucher, ai contratti a termine e ad altri strumenti di flessibilità che non vanno di certo a favore di quelle realtà che sono impegnate nella durissima battaglia per la sopravvivenza”.

Maggiore condivisione invece sulle norme che interessano da vicino l’Alto Adige. Steger ricorda anche “il fondo da 2 milioni per le scuole delle autonomie speciali e l’estensione della rete di gas naturale nelle zone climatiche F (la fascia con il clima più rigido in cui ricade gran parte della provincia, ndr)”.

 

“Ora programmare la ripartenza”

 

I parlamentari ribadiscono comunque la condivisione del gruppo. In conclusione c’è la richiesta di un salto di qualità negli interventi legislativi per la crescita post-Covid. “Con il decreto Semplificazioni e con l’accordo europeo deve cominciare il secondo tempo della partita - chiude Unterberger -. Quello in cui l’Italia mette in campo una forte programmazione per una ripartenza che sia anche nell’ottica, proprio come indicato dalla commissione europea”. Sulla falsariga Steger che rilancia la semplificazione burocratica (vera chimera italiana), l’efficientamento della “macchina giudiziaria”, senza abbandonare “l’idea di rimodulare l’Iva, seguendo l’esempio della Germania che ha dato impulso ai consumi”.