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“Il sindaco di Laives? Resterà italiano”

Capolista della Lega alle provinciali, parla Christian Bianchi: le Civiche divise, gli attacchi di FdI, la benedizione di Salvini. E una domanda: chi gli succederà?
Christian Bianchi
Foto: Facebook/Christian Bianchi

salto.bz: Sindaco Bianchi, otto mesi fa sembrava prossima la sua candidatura con le Civiche. All'epoca non risparmiava critiche ai partiti nazionali. Otto mesi dopo la ritroviamo capolista della Lega per le elezioni provinciali in ottobre. Cosa è cambiato nel frattempo?

Christian Bianchi: Non è esattamente così. Non sarò capolista della Lega, ma di un progetto civico (“Uniti per l’Alto Adige”) che si unisce a quello d’un partito nazionale, per generare un progetto più forte ed evitare la frammentazione a cui stiamo andando incontro a queste provinciali. Spesso si imputa ai progetti civici di non avere canali di comunicazione con il governo nazionale: per questo abbiamo messo insieme la sensibilità delle rappresentanze civiche nei Comuni con chi ha governato la Provincia e lo Stato. Questo rappresenta un giusto equilibrio.

Alla sua civica “Uniti per Laives” si aggiungono quindi altre liste civiche altoatesine?

Nei prossimi giorni comunicheremo gli altri candidati civici all’interno di questa lista - per questo l’abbiamo chiamata “Uniti per l’Alto Adige”. Saranno rappresentate pure le sensibilità di altri territori, oltre a Laives.

Quindi, a proposito di frammentazione, ci saranno due soggetti ad agire in nome delle civiche: il suo e la lista di Zaccaria, Casolari e Gennaccaro.

Hanno fatto la loro scelta, legittimamente.

Loro “troppo” di centrosinistra, lei “troppo” centrodestra: era impossibile un accordo?

Ci siamo resi conto che mettere insieme le civiche in un unico soggetto politico è molto difficile. Le sensibilità politiche sono diverse. Noi siamo sempre stati una civica di centrodestra, alle comunali collaborammo con la Lega, alle scorse elezioni provinciali Giuliano Vettorato è stato eletto anche grazie ai nostri voti, al Senato abbiamo appoggiato convintamente Maurizio Bosatra (che a Laives ha ottenuto il risultato migliore). È un accordo naturale, consequenziale rispetto al nostro percorso.

Difatti se ne vociferava da mesi…

La scelta di Bosatra (ora coordinatore provinciale della Lega, ndr) è stato ponderata e lungimirante: non è cosa di tutti i giorni che un partito ceda il proprio capolista a un esponente civico. Evidentemente è consapevole di quanto rilevante sia il valore aggiunto che possiamo portare alla lista della Lega.

 

Giuliano Vettorato
L'assessore provinciale ad ambiente, scuola e cultura italiana Giuliano Vettorato (Lega): in tandem con Bianchi?

 

Farà un tandem elettorale con il vicepresidente della Provincia uscente Giuliano Vettorato, che fu assessore nella sua prima giunta comunale?

La testa di lista sarà formata da me e dai tre uscenti in Consiglio provinciale. Personalità competenti, che hanno avuto esperienze dirette importanti in Comune e in Provincia: perché governare un ente pubblico non è semplicissimo. Non c’è nessun problema a lavorare insieme, gli uscenti della Lega hanno le stesse possibilità di prima. Anzi, se faremo un eletto in più, avranno più chance. Non portiamo via niente, andiamo solo ad aggiungere.

La partita con Fratelli d’Italia è aperta? Alleati a Roma, avversari in Sudtirolo, costretti a competere per una legge elettorale proporzionale che impedisce le coalizioni.

Fratelli d’Italia tende sempre ad attaccare, è nella loro indole, soprattutto di Marco Galateo. È assurdo che due partiti di centrodestra si facciano battaglia.  Ma il fatto che “Uniti per l’Alto Adige” si sia compattato nel centrodestra rafforzerà l’intero centrodestra, lasciando meno spazio ad altri soggetti. Questo contribuirà a portare una pattuglia di consiglieri provinciali, che siano nostri o siano loro, più numericamente consistente. La prossima Giunta provinciale non sarà semplice da comporre: di fronte alla frammentazione anche intorno alla SVP, è probabile che per la prima volta nella storia dell’Alto Adige la prossima Giunta provinciale sarà composta da tre se non da quattro partiti. Perciò durante la campagna elettorale cerchiamo di restare sui temi e di convincere le persone ad andare a votare. Anziché prenderci a parolacce.

Seppi al mio posto? Non può candidarsi, ha già fatto tre mandati da assessore comunale. E comunque Laives è un comune a maggioranza di lingua italiana, è naturale abbia un sindaco italiano.

Il vicesindaco di Laives, Giovanni Seppi della SVP, prenderà il suo posto?

Per l’ordinaria amministrazione sino alle nuove elezioni, probabilmente nel maggio 2024. Con il vicesindaco Seppi ho lavorato bene, sono diventato sindaco perché la SVP ha deciso di appoggiare un sindaco di centrodestra per la prima volta nella sua storia. Ma Seppi non può candidarsi, ha già fatto tre mandati da assessore comunale. In ogni caso, un Comune che ha il 72% della popolazione di lingua italiana avrà un sindaco di lingua italiana. Non è Merano: per i numeri è naturale che il Comune di Laives verrà governato da un altro sindaco italiano.

Mentre Vettorato per ora punta più alla riconferma in Consiglio provinciale che alla poltrona di sindaco di Laives…

Di sicuro cercherà la riconferma in Provincia - e ha tutte le chance per rientrare.

Il suo ingresso nella lista della Lega è stato a gamba tesa. Preoccupato dai malumori interni?

Delle candidature della Lega se ne occupa il commissario Bosatra, io della parte “civica”. E comunque manca poco alla consegna delle liste.

 

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Il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, leader della Lega: ha annunciato la candidatura di Bianchi. (Foto: Seehauserfoto)

 

Tramonta la prospettiva di candidarsi a primo cittadino di Bolzano?

Molti cittadini di Bolzano mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco. Mi sono spesso espresso su temi non strettamente di Laives e ora molti bolzanini sono interessati alla nostra proposta. Coinvolgeremo il ministro alle infrastrutture Salvini su un tema sul quale mi batto dal 2018, quando Caramaschi rinunciò alla costruzione della galleria della SS12. Il Ministro ha già preso impegni in tal senso. Va trovata una soluzione, è ora di finirla: sono vent’anni che Bolzano è paralizzata. Bisogna trovare i soldi e farla, come si è fatto con altre circonvallazioni in tutta la provincia.

Matteo Salvini è contento della sua candidatura?

Molto. La benedizione è arrivata, diciamo. Lo conosco bene da molti anni, ci tiene molto. Verrà almeno tre volte in Alto Adige, per la campagna elettorale e per gli impegni come Ministro.