Politica | Merano

I Verdi denunciano: Il Comune si fa sfuggire somme che gli competono

In periodi di ristrettezza economica, e con i fondi pubblici che si assottigliano, sembrerebbe impossibile che un Comune rinunci ai soldi che gli spettano. Secondo Cristina Kury, però, questo è quanto accade a Merano.

In una conferenza stampa tenutasi oggi (16 settembre) a Merano, i Verdi hanno presentato un'ampia documentazione – inoltrata contestualmente alla Corte dei Conti – nella quale si dimostrerebbe come il Comune del capoluogo del Burgraviato, pur lamentando costantemente ristrettezze di fondi, rinunci nei casi esaminati alle somme che gli competono: sia volontariamente che per negligenza.

Gli esempi sono costituiti dal parcheggio in Piazza Duomo superiore: “Da almeno 12 anni il Comune rinuncia ad esercitare il diritto di servitù”, con una perdita di denaro almeno relativa alla parte del parcheggio di sua proprietà; dalla mancata riscossione della fideiussione della società “Merano Investment Circle srl” (150.000 euro), depositata in occasione dell'acquisto delle azioni della Merano-Maia-Spa, detenute in precedenza dal Comune, allorché venne ridefinito il progetto gestionale concernente l'ippodromo; e, sempre a proposito dell'ippodromo, dal mancato prolungamento della fideiussione bancaria relativa alla gestione della struttura alla Merano-Maia Spa (prospettata in teoria fino al 2020, ma di fatto interrotta nel 2013): “Quando si è pervenuti alla risoluzione del contratto il Comune non poteva così servirsi della fideiussione bancaria nonostante fossero presenti i presupposti per un suo uso totale o parziale”. In pratica il Comune – avendo poi ricevuto la struttura in uno stato trascurato – si è visto costretto a fare i lavori di sgombero e riordino utilizzando il proprio personale.

Per Cristina Kury si tratta di casi estremamente gravi, in quanto la verifica, da parte dell'ente pubblico, degli impegni contrattuali stipulati con le società in questione, doveva essere svolta sia per rispetto alle procedure formali che, soprattutto, per evitare un cospicuo spreco di denaro. “Finora ogni richiesta di chiarimento in merito è stato declinato dalla Giunta – conclude Kury – dunque abbiamo deciso di rivolgerci alla Corte dei Conti”.