Parole consumate
Convivenza tra i gruppi, loro integrazione, proporzionale per l’assegnazione delle case popolari, scuole miste o separate, sono state le parole quotidiane della nostra Autonomia. Riferite ad italiani, tedeschi e ladini, ovviamente e ripetute fino alla noia. Da un pò di tempo in qua le cose stanno cambiando e le stesse parole si sono trasformate, con nuovi contenuti e con nuovi protagonisti: gli immigrati. Chi pensa oggi a Bolzano alla convivenza, intende certamente quella tra immigrati e popolazione locale e sempre meno a quella tra italiani e tedeschi. Le scuole miste sono già una realtà con la presenza, nelle prime classi elementari, di molti bambini stranieri (fino al 40%). Per l’assegnazione delle case popolari, si è consolidata col consenso di tutti, critici compresi, una proporzionale ad hoc da applicarsi agli immigrati. Le migrazioni epocali stanno seppellendo, ancora irrisolte, le vecchie questioni etniche e ne pongono di nuove. Comincia una nuova fase della Storia, le parole si svuotano e si riempiono di nuovi significati.
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