Ambiente | Olimpiadi 2026

Bob spaccatutto

Nuova pista da bob a Cortina, ecco le immagini del mega-cantiere. A che punto sono i lavori? Chi finanzierà l'impianto dopo le Olimpiadi? Sarà l’Alto Adige a dare una mano?
Pista da Bob Cortina
Foto: Voci di Cortina
  • Una pista da bob “light”. Così viene presentato il mega-impianto sportivo in costruzione a Cortina d'Ampezzo destinato a ospitare le gare di bob, slittino e skeleton durante i prossimi Giochi olimpici invernali del 2026. Un’opera faraonica costata numerose polemiche, l’abbattimento di 400 larici, nonché almeno 125 milioni di euro secondo l’ultima stima seguita alla gara d’appalto, vinta dall’impresa di costruzioni Pizzarotti di Parma con un ribasso dello 0,013%. Solo per fare un confronto: il rifacimento della pista di Igls a Innsbruck — che si era fatta avanti per ospitare le gare di Milano-Cortina 2026 — ammonta ad “appena” 28 milioni di euro.

  • Il cantiere della nuova pista da bob per le Olimpiadi 2026: lo sbancamento in località Cadelverzo a Cortina d'Ampezzo. Foto: Voci di Cortina
  • I lavori sui 1.650 metri di tracciato a Cortina — che ricalcano parzialmente quelli storici della pista “Eugenio Monti” — dovranno terminare entro febbraio, in ogni caso entro e non oltre la dead-line del 15 marzo 2025, quando tutto dovrà essere pronto per i test di pre-omologazione richiesti dal CIO, il Comitato olimpico internazionale. Con l’avvicinarsi dell’inverno i turni sono stati raddoppiati: nel cantiere sono impegnati circa 150 operai, anche di notte, mentre altri 50 lavorano alle attività di pre-assemblaggio nella produzione degli impianti di raffreddamento.

  • Il rifacimento della pista “Eugenio Monti” a Cortina: il cantiere delle Olimpiadi 2026 presso l'ex pensione Villa Ideale. Foto: Voci di Cortina
  • In queste settimane è stato completato il getto del tratto di pista sui cui insiste la terza curva “Sento”. L’annuncio è arrivato da Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina) al termine del nuovo sopralluogo al cantiere della pista effettuato una settimana fa (lunedì 9 settembre) da CIO, Fondazione Milano Cortina e Comune di Cortina. “Il cronoprogramma dei lavori rispetta le tempistiche che porteranno la pista alla pre-omologazione e al suo utilizzo in vista dei Giochi 2026”, ha dichiarato trionfante l’ad di Simico e commissario del Governo Fabio Saldini, “la stagione primaverile di intenso maltempo non ha condizionato la costruzione che continua a progredire secondo i tempi stabiliti. È già stato attivato il piano di emergenza neve necessario a garantire la possibilità di utilizzare tutte le aree di cantiere: l'acqua glicolata presente nei tubi di raffreddamento sarà riscaldata per garantire così le temperature idonee alle lavorazioni”.

  • Il sopralluogo del CIO al cantiere della pista da bob a Cortina: tra i presenti anche l'ad di Simico, Fabio Saldini. Foto: Simico
  • Saldini ha ringraziato il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che a sua volta ha espresso “grande soddisfazione” rispetto allo stato dei lavori sulla pista, fortemente voluta dal Governo e dalla Regione Veneto. Entusiasta è anche il sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianluca Lorenzi: “Abbiamo visto una notevole accelerazione dei lavori coi cantieri ormai a pieno regime. È particolarmente gratificante constatare che anche le Federazioni internazionali di bob, skeleton e slittino hanno espresso il loro apprezzamento per l'avanzamento del progetto e la qualità dell’esecuzione”.

  • Il megacantiere olimpico sopra Cortina d'Ampezzo: un dettaglio del rettifilo della nuova pista da bob. Foto: Voci di Cortina
  • Meno ottimisti sono gli ambientalisti. Secondo l’Associazione Comitato Civico Cortina “per il 12 agosto – data poi posticipata al 28 agosto — era stato annunciato dall’ad di SIMICO Fabio Saldini lo spritz beton su circa 200 metri di pista lineare, ottimisticamente il doppio di quanto scritto nel cronoprogramma ufficiale allegato al ‘progetto light’, che prevedeva la realizzazione di 102 metri di pista entro il 7 settembre”. Nelle foto scattate l'8 settembre, alla vigilia dell’ispezione dei tecnici del CIO, “non sembrano essere raggiunti i 200 metri di pista completa come annunciato da Saldini. È forse cambiato di nuovo il cronoprogramma?”, si domandano i comitati.

  • Belluno, la protesta dei sindaci

    Il nodo più grande, una volta terminate le Olimpiadi, resta però quello dei costi annuali di gestione dell’impianto: si calcola una spesa annua di circa 1 milione e mezzo di euro, soldi che dovrebbero essere dirottati per i prossimi vent’anni dal Fondo Comuni Confinanti cui contribuiscono le Province Autonome di Trento e Bolzano.  Questo è stabilito da una dichiarazione d’impegno nella gestione comune della pista e nella partecipazione alle spese, firmata nel 2019. I soggetti interessati alla gestione sono infatti la Regione Veneto, il Comune di Cortina, le due Province Autonome, la Federazione Italiana Sport Invernali, la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici e la Fondazione Milano Cortina.

  • L'edificio in costruzione da cui partirà la pista di Cortina: qui inizieranno le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton del 2026 Foto: Voci di Cortina
  • Ma i Comuni della Provincia di Belluno non ci stanno. Lo hanno ribadito i sindaci bellunesi nel corso di un’assemblea tenutasi ad agosto a Belluno, dove il 95% dei 34 sindaci presenti (su 40) si è detto contrario all’uso di quel denaro per la spesa corrente della pista, anziché per investimenti alla montagna spopolata. Aveva protestato anche la già consigliera regionale veneta, ora europarlamentare dei Verdi Cristina Guarda — secondo cui “il Fondo deve perseguire obiettivi di perequazione e solidarietà, non certo individuabili in una pista da bob destinata a essere utilizzata da pochissimi atleti dopo le Olimpiadi” — ma anche lo stesso presidente del Comitato di gestione del Fondo Comuni Confinanti, il deputato Dario Bond di Fratelli d’Italia: “Il Fondo non è il bancomat della pista da bob”. 

  • Il deputato Dario Bond (Fratelli d'Italia): presiede il Comitato di gestione del Fondo Comuni Confinanti. Foto: Db
  • Alla luce delle critiche dei sindaci, la Regione Veneto ha fatto sapere che la decisione potrebbe essere rivista: “La Regione ha avuto l’umiltà di fare un passo indietro — sottolinea Bond — s’è deciso di rivedere tutto a settembre. Il piano economico di Simico non è ancora stato presentato e noi chiediamo di mettere nero su bianco quali saranno realmente i costi di manutenzione della pista”. Secondo quanto dichiarato da Bond a Il Gazzettino, nelle prossime settimane la Regione tornerà a Cortina con tecnici e assessori. Intanto l'uso del Fondo Comuni confinanti resta in stand-by.

  • Il presidente del CONI Alto Adige, Alex Tabarelli: pronto a dare una mano per la gestione della pista da bob? Foto: Nuoto.com
  • Ma c’è chi dall’Alto Adige tende la mano: è il Coni altoatesino che guarda con grande interesse all’impianto di Cortina, ritenuto strategico anche per lo sport sudtirolese. “Lavoriamo perché la pista non venga abbandonata dopo le Olimpiadi. L'Alto Adige, il nostro Comitato e il Coni nazionale sono intenzionati a fare la propria parte economicamente e come addetti”, sottolinea in un’intervista a IlDolomiti Alex Tabarelli, presidente del Coni Alto Adige, che allude a una gestione altoatesina della pista: “È ancora prematuro e siamo nel Bellunese, anche se la Val Pusteria è vicina. Noi ci siamo offerti e siamo a disposizione. Naturalmente siamo anche pronti a collaborare con qualunque ente gestore per risolvere il problema del futuro dell’impianto”.

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Erich Daniel Lun, 09/16/2024 - 09:23

Unerträgliche Bilder von Naturzerstörung! Und die Kosten? Lehrer, Pflegerinnen, Ärzte... wandern aus, weil für sie hier kein Geld vorhanden ist. Und dieses Land soll ein Vorzeigemodell sein - wofür wohl?

Lun, 09/16/2024 - 09:23 Collegamento permanente
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Heinrich Zanon Lun, 09/16/2024 - 11:46

Sport so geklotzt ist Mord, Mord am Breitensport, Mord an der Natur, Mord an der immer wieder in den Mund genommenen Nachhaltigkeit, Mord am gesunden Hausverstand, Mord an jeder sauberen Haushaltsgebarung.
Es ist ein Jammer, dass Südtirol sich dazu in Mittäterschaft begibt.
Ab dem Frühjahr 2026 wird sich die Realität rächen.

Lun, 09/16/2024 - 11:46 Collegamento permanente
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Josef Fulterer Mar, 09/17/2024 - 06:35

"Zur leichtfertigen Verschwendung vom sehr UMWELT-s c h ä d l i c h e n- BETON," für die -t o t a l- aus der Zeit gefallene EIS-RINNE, "die zudem auch noch für die Kühlung Unmengen ...??? STROM -f r i s s t-" + mit den KÜHLMASCHINEN+ der KONDENSAT-RÜCKKÜLUNG bei der KLIMA-ERWÄRMUNG -k r ä f t i g - m i t - h e i z t, um die Jagd von 1/1.000 Sekunden für die -w e n i g e n- S..., "die für diese Sportarten ihre Jugendzeit vergeuden!"

Mar, 09/17/2024 - 06:35 Collegamento permanente
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MAYR Karl Sab, 09/21/2024 - 14:17

welche Funktion ermächtigt Herrn Tabarelli Zusagen über finanzielle Verpflichtungen unseres Landes zu geben? Ist er das Sprachrohr von Amtsinhabern in der Landesregierung die sich hinter dem Holerbusch verbergen?

Sab, 09/21/2024 - 14:17 Collegamento permanente
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Elisabeth Ladinser Dom, 09/22/2024 - 10:41

Wenn jene, die solche überdimensionale und unsinnige Projekte befürworten und genehmigen, zur Verantwortung für die ökologischen und ökonomischen Schäden gezogen würden, die daraus entstehen, und auch die Folgekosten tragen müssten, der Spass würde bald aufhören ...
Weil aber die Allgemeinheit dafür zahlen wird müssen und die Folge-Schäden tragen und erleiden, wird munter gebaut, dabei Umwelt zerstört und Ressourcen vergeudet. Nach dem Motto: "hinter mir die Sintflut!" Unglaublich, diese zynische Verantwortungslosigkeit!

Dom, 09/22/2024 - 10:41 Collegamento permanente