Politica | Decisioni

A Merano tutti d’accordo

Strategia comune per il Brennero, eventi comuni, gestione dei rischi naturali, passano all’unanimità le prime tre mozioni nella seduta congiunta dell’Euregio.
Ledl-Rossmann, Noggler e Kaswalder.
Foto: Sollbauer

Al Kurhaus di Merano Alto Adige, Tirolo e Trentino danno prova di compattezza. La città del Passirio non è stata scelta a caso per l’odierna seduta congiunta delle Assemblee legislative delle tre province, la prima riunione si svolse infatti il 21 maggio 1991 proprio a Merano. “Allora il Pacchetto non era ancora chiuso, Schengen non aveva aperto le frontiere e i contatti tra Nord e sud Trento, dal punto di vista etnico-politico, erano guardati con sospetto”, ricorda il presidente del consiglio della Provincia autonoma di Bolzano Josef Noggler. Oggi, 16 ottobre, i tre attori protagonisti dell'Euregio hanno approvato all’unanimità le prime tre mozioni riguardanti nell’ordine la strategia comune per il corridoio del Brennero, l’organizzazione di eventi di promozione dei prodotti e delle usanze tipiche dei tre territori e infine la gestione transfrontaliera dei rischi naturali.

 

Brennero sotto la lente

 

Il quadro esposto è chiaro: dato il continuo aumento del traffico, la linea comune è quella di ridurre il trasporto delle merci su strada trasferendolo su rotaia tramite misure concrete, comprese iniziative per convincere il settore dei trasporti, in attesa della galleria di base del Brennero nel 2028, a passare fin da ora alla rotaia. Da un lato vanno aumentati quindi i pedaggi e dall’altro creati dei vantaggi economici per chi utilizza la rotaia. La mozione co-firmata da Josef Noggler, Arno Kompatscher, Gerhard Lanz, Magdalena Amhof, Franz Locher, Helmut Tauber (SVP), Ulli Mair, Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen), Carlo Vettori, Rita Mattei (Legao), Paul Köllensperger, Peter Faistnauer, Josef Unterholzner (Team Köllensperger), Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle), Hanspeter Staffler, Brigitte Foppa (Gruppo verde), Sven Knoll e Myriam Atz Tammerle (Südtiroler Freiheit) proponeva di intervenire presso Ministeri e autorità statali, società di infrastrutture e ferroviarie per ridurre gli ostacoli al trasporto merci su rotaia lungo la tratta, perfezionando la gestione dei cantieri stradali e introducendo un piano condiviso dai gestori ferroviari per aumentare la programmabilità per gli spedizionieri, ottimizzando i terminal, armonizzando le normative ferroviarie. La tratta da sola consentirebbe all’autostrada viaggiante di aumentare del 20% la capacità per singolo convoglio. Intervenendo inoltre presso la Commissione europea si potrebbe pensare a un progetto pilota di aumento dall’attuale 50% al 100% dei parametri di sostegno per la ROLA e il TCNA (trasporto combinato non accompagnato).

L’obiettivo è anche quello di intercedere presso Ministeri, Governi e UE affinché nell’ambito della nuova direttiva sui costi delle infrastrutture di trasporto si creino più ampi margini di manovra per la definizione dei pedaggi per i mezzi pesanti; di intervenire presso le società ferroviarie per l’ampliamento dell’offerta di treni passeggeri internazionali; di sollecitare i Ministeri e autorità statali alla verifica di tutti i possibili interventi tariffari per giungere a un allineamento delle tariffe con gli altri corridoi transalpini e per evitare il traffico deviato per le differenze di prezzo del diesel, di estendere su tutta la tratta il divieto di trasporto su strada di determinate merci (ad esempio rifiuti o rottami) attualmente in vigore sull'A12 in Tirolo; e ancora di installare un sistema coordinato transfrontaliero di gestione e informazione del traffico. Fine ultimo è quello di garantire un coordinamento e un accordo immediato in caso di blocco del traffico o di fenomeni meteorologici straordinari e di prevenire o arginare situazioni problematiche attraverso l'analisi video in tempo reale, potenziare i controlli di polizia sui mezzi pesanti e furgoni, allontanare in seguito a controlli del peso i mezzi pesanti sovraccarichi, far rispettare i tempi di guida e di riposo, contrastare il dumping sociale. Infine si invitavano gli esecutivi dei tre territori a compiere con la massima determinazione tutti i passi ufficiali in loro potere per creare la base per l’ampliamento a quattro binari del corridoio del Brennero tra Monaco e Verona.


Eventi comuni


La collocazione strategica del passo del Brennero richiama l’attenzione dei viaggiatori sulle caratteristiche dei territori che stanno attraversando, e in particolare delle zone alpine comprese nel Land Tirolo e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano, e quindi è adatta per promuovere la conoscenza di prodotti fatti con ingredienti regionali o usanze tipiche dei tre territori nella cornice di appositi eventi che in più giorni potrebbero mettere a fuoco specifiche produzioni o consuetudini (ad esempio dei generi alimentari simili, prodotti in tutti e tre i territori). Questo è l’oggetto della seconda mozione presentata dal presidente del consiglio della Provincia autonoma di Trento Walter Kaswalder il quale proponeva di ospitare queste manifestazioni (da organizzare ogni anno a cadenza fissa), nell’edificio adibito a museo “Plessi”, che dispone di spazi adeguati, spazi che la società autostradale sul versante italiano, che ne è proprietaria, metterebbe a disposizione. Il proponente invitava quindi a sollecitare gli esecutivi della Provincia autonoma di Bolzano, del Land Tirolo e della Provincia autonoma di Trento, nonché il presidente del GECT, a realizzare tutte le azioni necessarie, sul piano amministrativo, per organizzare tali eventi di promozione dei prodotti fatti con ingredienti regionali e delle usanze tipiche dei tre territori.
 

Rischi naturali


Il cambiamento climatico, la progressiva urbanizzazione e la densità edilizia pongono all’arco alpino delle sfide riguardo a rischi naturali come alluvioni, smottamenti, frane, caduta massi e valanghe, e tali pericoli non si fermano ai confini, ragion per cui una gestione transfrontaliera dei rischi naturali appare di importanza decisiva. È da questo assunto che parte la terza mozione, approvata da tutti gli astanti, presentata dalla presidente del Landtag tirolese Sonja Ledl-Rossmann e da Anton Mattle (Vp). I proponenti sottolineavano il fatto che per migliorare la collaborazione transfrontaliera nella gestione delle catastrofi (esercitazioni congiunte, messa a disposizione di risorse, elisoccorso compreso) va analizzata la normativa vigente e vanno esplorate a fondo tutte le possibilità di cambiamento, al fine di chiarire quali ambiti della gestione dei rischi naturali dovrebbero essere disciplinati, per esempio, da trattati internazionali. Trattati che permettano a Land Tirolo, Alto Adige e Trentino di coordinarsi meglio modificando norme giuridiche, valutando se sia possibile sviluppare nuovi strumenti di collaborazione. La mozione invitava poi gli esecutivi a rappresentare l’attuale base giuridica e a verificare - allo scopo di costituire la base per l’adozione di ulteriori misure - se sia possibile migliorare la collaborazione, nell’ambito della gestione delle catastrofi, tramite le istituzioni scientifiche del Land Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, e con le regioni confinanti con l’Euregio appartenenti ad altri Stati (Baviera, Grigioni). Provvedere a modificare il quadro giuridico delle province è un’altra delle richieste e in questo frangente è stato ricordato il catastrofale maltempo che aveva colpito il Tirolo nell’estate 2016, e durante il quale il Land aveva ricevuto anche aiuti dall’Alto Adige, ma in modo del tutto spontaneo, senza una codificazione normativa, e quindi anche senza copertura assicurativa.

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Claudio Campedelli Ven, 10/18/2019 - 08:54

Brutte notizie.
Ogni qualvolta che i consigli provinciali "deliberano" il traffico sull'autostrada del Brennero aumenta e paralleamente diminuisce sugli altri assi.
Forse sarebbe il caso di attuare la sentenza del TAR del Lazio che impone misure efficaci per la riduzione delle emissioni dannose e clima alteranti invece di "deliberare" per l'ennesima volta cose che nemmeno i deliberati rispettano.

Ven, 10/18/2019 - 08:54 Collegamento permanente
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giorgio santoriello Ven, 10/18/2019 - 14:13

In risposta a di Claudio Campedelli

Claudio ma mi pare che i giornalisti siano pochi, e molti gli addetti stampa...si riportano fatti ufficiale ma non si ragiona sul non detto e sull'esistente. Intanto nessuno delibera la sorveglianza sanitaria per chi vive a ridosso dell'autostrada ed il tunnel va avanti nonostante le dichiarazioni pesanti di Zurlo https://www.pressreader.com/italy/corriere-dellalto-adige/20190814/2815…

Ven, 10/18/2019 - 14:13 Collegamento permanente