Politica | Elezioni/Wahlen 23

Elezioni, le richieste dei sindacati

La Piattaforma Sindacale per la Legislatura 2023-2028, formata dai sindacati confederali avanzano proposte e obiettivi per il prossimo governo provinciale.
Manifestazione sindacati cgil cisl uil asgb
Foto: Othmar Seehauser
  • Si chiama “Piattaforma di Proposte e Relazioni Sindacali per la Legislatura 2023-2028” il documento programmatico dei sindacati confederali, CGIL CISL e UIL, per esprimere le priorità e gli obiettivi delle organizzazioni sindacali per il periodo a venire.

    “Per le nostre organizzazioni – scrivono in un comunicato congiunto – il dialogo tra politica e parti sindacali rimane una priorità. La nostra richiesta alle forze politiche è dunque di volersi impegnare in questo senso. Consapevoli del fatto che la prossima legislatura sarà volta al  recupero di alcuni assetti dell’Autonomia persi in questi ultimi anni – aggiungono i sindacati riteniamo importante che le eventuali proposte che verranno  avanzate  alla  Commissione  dei 6 e dei 12 e che coinvolgano lavoratrici e  lavoratori, siano preliminarmente discussi con le organizzazioni sindacali per evidenziarne eventuali punti di debolezza e gli scenari di applicazione”.

    Per i sindacati, le deroghe sulla proporzionale e il bilinguismo sono valutate positivamente. Mentre, al fine di garantire l'efficienza delle commissioni provinciali, viene richiesta una revisione delle quote etniche e di genere.

    Un obiettivo fondamentale della piattaforma è la promozione del dialogo costruttivo tra le istituzioni politiche e le organizzazioni sindacali. Le organizzazioni sindacali sottolineano l'importanza di questo dialogo come mezzo per affrontare le sfide e le opportunità della prossima legislatura.

    Per i sindacati è necessario valutare in modo obiettivo l'impatto delle politiche pubbliche di ogni legislatura. Le organizzazioni sindacali propongono l'istituzione dell'IRVAPP (Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche) e il coinvolgimento di entità come Eurac ed Università per garantire una valutazione indipendente.

    Per quanto riguarda il tema strettamente connesso al lavoro e alla sostenibilità economica, i confederali evidenziano la necessità di un cambiamento di approccio rispetto alla logica del massimo profitto, soprattutto in considerazione del crescente divario tra il costo della vita e i redditi medi. Per contrastare i contratti non regolari e il dumping sociale, propongono che le agevolazioni fiscali e i contributi pubblici alle aziende siano condizionati all'applicazione di contratti integrativi territoriali o aziendali. Le organizzazioni sindacali sottolineano inoltre che la mancanza di manodopera non può essere risolta mediante il ricorso ai giovani ancora soggetti all'obbligo scolastico, attraverso tirocini o percorsi esperienziali ricolmi di dubbi. Al contrario, propongono una serie di interventi mirati, tra cui l'applicazione del piano delle politiche attive del lavoro, la promozione di rapporti di lavoro stabili. Le organizzazioni sindacali evidenziano l'urgente necessità di affrontare il problema degli infortuni sul lavoro, che nel 2022 hanno raggiunto livelli drammaticamente alti. Le richieste avanzate prevedono un adeguato numero di ispettori e controlli, nonché la creazione di un servizio ispettivo integrato per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.

    Nella Provincia, secondo il punto di vista dei sindacati, esiste una notevole mancanza di consapevolezza riguardo all'entità dell'evasione fiscale e contributiva, nonché alle sue implicazioni economiche in termini di sottrazione di risorse al bilancio pubblico.

    I sindacati ritengono fondamentale condurre un'analisi approfondita sul fenomeno nella provincia al fine di sviluppare misure adeguate per combatterlo.

    Sul piano della sostenibilità sociale, i sindacati sottolineano che il piano sanitario provinciale dell'Alto Adige è scaduto nel 2020 e non è stato rinnovato. Essi ritengono essenziale definire un nuovo piano al più presto per garantire trasparenza sulla valutazione dei bisogni della popolazione e sugli obiettivi da raggiungere.

    Per i sindacati il futuro Assessorato alla Sanità dovrebbe ascoltare le opinioni dei professionisti sanitari per migliorare l'efficienza del sistema sanitario e valorizzare il benessere del personale. Nel settore della prevenzione e della promozione della salute, dicono le organizzazioni, l'espansione degli screening oncologici gratuiti e la sensibilizzazione agli stili di vita sani dovranno avere la priorità.

    Per contrastare la crescente influenza della sanità privata, i sindacati sottolineano la necessità di migliorare la qualità dei servizi pubblici. La regolamentazione dell'attività intramoenia dovrebbe essere rivista, e i servizi pubblici devono essere potenziati per garantire equità sociale.

    In ambito sociale, i sindacati ritengono necessario attuare misure per combattere la povertà, la marginalizzazione e l'ineguaglianza sociale, dando priorità alla DURP, che secondo i confederali è un descrittore più accurato e trasparente nella lettura delle fonti di reddito, e limitando l'utilizzo dell'ISEE alle sole prestazioni statali.

    Infine, per far fronte alle sfide nell'edilizia, i sindacati suggeriscono che Provincia e i grandi comuni investano in un massiccio piano di costruzione di alloggi pubblici a canone controllato al fine di calmierare i prezzi delle locazioni e garantire un'offerta più ampia di alloggi accessibili ai lavoratori, alle famiglie e ai giovani.