A Bolzano si è abituati a guardare verso Roma con certo, ancorché sempre un po' preoccupato, distacco. Eternità di Roma: la città in cui i governi cambiano rapidamente ma tutto rimane uguale a prima. E uguali a prima vista sono anche le richieste che dalla provincia più settentrionale vengono segnalate al nuovo leader fiorentino (del resto, in questo caso un ex collega sindaco di Kompatscher): “Noi puntiamo a rafforzare l'autonomia”.

“La base del dialogo – ricorda Arno Kompatscher - resta il Memorandum di Bolzano concordato l'estate scorsa”. Per la Giunta provinciale sono dunque prioritari l'ampliamento e la sicurezza dell'autonomia, "con il ripristino delle competenze provinciali messe in discussione negli ultimi anni e con una regolamentazione del finanziamento dell'autonomia chiaramente definita, in modo da consentire la necessaria programmazione”.

Kompatscher ribadisce in sostanza che la Provincia di Bolzano non intende sottrarsi al principio della solidarietà e della responsabilità nel contribuire al risanamento del debito pubblico, "ma chiede di individuare un'intesa preventiva sull'ammontare e sulle modalità della compartecipazione". La proposta, come noto, prevede l'assunzione da parte della Provincia di competenze attualmente gestite dallo Stato e del relativo finanziamento.

Un occhio molto attento (e vigile) verrà inoltre posato sulla riforma del Titolo V della Costituzione e sulla conseguente regolamentazione del rapporto fra Stato e Regioni. "Matteo Renzi conosce l'Alto Adige e lo Statuto di autonomia, pertanto sono certo che saprà considerare la nostra particolare situazione", conclude la sua nota il Presidente della Provincia di Bolzano.

Per non limitarsi a sperare, già nei prossimi giorni Kompatscher scenderà nella capitale per parlare con il Presidente del Consiglio incaricato e illustrargli le esigenze e le aspettative dell'Alto Adige.