Economia | Il resoconto

Viaggio nell'economia altoatesina

Come l'Alto Adige ha superato le minacce economiche nel corso degli anni: uno studio dell'Astat. Kompatscher: "Preparati a crisi future".

Quanto è cresciuta l’economia altoatesina negli ultimi anni? Dalla fine dei ’90 fino al 2003, registra l’Astat, c'è stato un andamento perlopiù ondivago, si sono infatti alternati anni positivi e negativi. Strada in discesa, invece, dal 2004 al 2014 con il Prodotto interno lordo reale, ovvero la pura produzione di beni e servizi senza considerare le variazioni dovute all’aumento dei prezzi (inflazione), che è aumentato mediamente dell’1,3% all’anno (a fronte dell’1,0% all’anno del periodo 1996-2003).
Due sono le fasi che hanno caratterizzato l’ultima decade: la prima durante la ripresa congiunturale mondiale dopo lo scoppio della bolla speculativa delle Dotcom e dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001, a cui l’Alto Adige ha potuto partecipare con rilevanti incrementi del PIL (2,3% all’anno). La seconda durante la crisi economica e finanziaria globale del 2007-2009, con cui da allora si scontra l’economia mondiale.

La crisi finanziaria globale del 2009
Anche l’Alto Adige ha inevitabilmente risentito di un sensibile calo economico durante la crisi del 2009, subendo una flessione del Pil del 2,1%. La ripresa, tuttavia, è stata rapida (+3,1% nel 2010). Nel 2011 una nuova minaccia economica si è profilata all’orizzonte: la crisi del debito dell’Eurozona e la rigorosa attenzione alla situazione italiana (Spread), in questo caso l’Alto Adige ha registrato nello stesso 2011 e nel 2012 un incremento del PIL, ma con una rilevante tendenza al ribasso. Secondo le prime stime, invece, per il 2013 l’Alto Adige registra una stagnazione e per il 2014 un calo dello 0,6%. Analizzando dunque il trend economico altoatesino si evince che la Provincia è uscita relativamente indenne dagli ultimi anni di crisi; il livello pre-crisi del PIL, dal 2008 al 2014, è stato superato di circa 5 punti, mentre in Italia, ad esempio, si trova sotto di quasi 10 punti.

Uno sguardo “fuori”
La comparazione è stata effettuata considerando i dati di Italia, Germania, Austria, Svizzera e Trentino. All’inizio, nel periodo 1996-2003, l’Alto Adige si trovava dietro agli stati confinanti osservati (posizione 6 della tabella sottostante), in seguito tra il 2004-2007 ha potuto raggiungere il gruppo leader e superare la Germania (posizione 3). Da valutare positivamente anche il periodo post-crisi finanziaria (posizione 3).

“Questi numeri - commenta il governatore dell’Alto Adige e assessore all’economia Arno Kompatscher - non devono però farci credere che la crisi non abbia lasciato scorie sul nostro territorio. Nel 2014, ad esempio, il PIL è sceso dello 0,6%, e l'Alto Adige è stato parzialmente trascinato nella spirale negativa del mercato italiano. Nel frattempo, però, le nostre imprese hanno dato importanti segnali di crescita puntando sull'internazionalizzazione e sui nuovi mercati, cosa che permette di essere maggiormente preparati nel fronteggiare eventuali crisi future”. Tra i fattori che stanno consentendo alla Provincia di Bolzano di superare la crisi economica, inoltre, Kompatscher cita anche una serie di provvedimenti assunti dall'esecutivo di Palazzo Widmann: dagli sgravi fiscali a favore di imprese e famiglie sino alla riduzione della burocrazia in grado di contribuire al miglioramento della competitività.

Qui, in dettaglio, la raccolta dei dati.