Società | Immigrazione

“Una Giunta provinciale populista”

Lo affermano i Verdi, in merito al ‘giro di vite’ annunciato ieri sui sussidi sociali da riservare - secondo la Giunta - solo “a chi mostra volontà di integrazione".
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Foto: web

I Verdi vanno giù durissimi, parlando senza mezzi termini di una “sparata propagandistica a scapito delle persone più deboli". “E per lo più senza diritto di voto”, aggiungono i consiglieri provinciali Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss, parlando di “campagna elettorale già cominciata con un anno di anticipo”. 

L’annuncio delle misure adottate dalla giunta provinciale si riferisce all’articolo 18 della legge Omnibus n. 125/2017 che verrà discusso lunedì 22 maggio nella Quarta Commissione legislativa del Consiglio provinciale.

I Verdi con una interrogazione mettono in evidenza quelle che secondo loro sono le contraddizioni più evidenti nella norma

La lista è lunga.
Si parte dal fatto che per stilare il nuovo regolamento per i sussidi “non è stata nemmeno sentita la Consulta provinciale per l’integrazione, come sarebbe invece obbligo di legge”. I Verdi criticano anche il fatto che “nelle scarse 16 righe” dell’articolo 18, “non sono definiti né i sussidi che andrebbero negati, né i criteri per accertare su una persona l’effettiva volontà di integrazione o meno”. 
Non solo: secondo i consiglieri ambientalisti “la nuova norma non si appoggia su nessun studio scientifico, né locale né europeo” a proposito della complessa questione della ‘volontà di integrarsi’ e sulle conseguenti misure. 
Altro grave difetto della norma starebbe secondo i Verdi nell’assenza nella legge di riferimenti alle norme in vigore e nello specifico ai limiti che esse già contengono come i 5 anni di residenza e di lavoro in provincia come prerequisito per poter accedere ai sussidi. “Limiti che - ricordano i Verdi - i tribunali italiani ed europei hanno già giudicato sufficienti, bocciando gli ulteriori limiti che in passato la Giunta provinciale aveva provato ad introdurre, per esempio sul sussidio casa”. 
Dello Sbarba, Foppa e Heiss giudicano anche la Provincia “inadempiente verso la stessa propria legge sull’integrazione, perché non ha mai istituito il Centro di tutela contro le discriminazioni previsto invece dalla legge 12 del 2011”. 

I Verdi concludono la loro interrogazione in Consiglio Provinciale osservando che la Giunta “fa la faccia cattiva contro i migranti”, ma al contempo non è dato sapere “se intende anche promuovere campagne contro la discriminazione, il razzismo, la xenofobia e l’islamofobia”. Fenomeni che, secondo i consiglieri ambientalisti, “si manifestano ormai anche da noi”, ad esempio con annunci di "case in affitto riservate a persone locali”. 
Per non parlare - concludono i Verdi - delle centinaia di pubblicazioni razziste in internet da parte di persone residenti sul nostro territorio".