Politica | Toponomastica

Un tavolo per fermare la Corte

La Camera dei Deputati approva una mozione che cerca di evitare il giudizio della Corte Costituzionale e rilancia una discussione politica riguardo alla legge sulla toponomastica.

Alla fine di ogni contesa sulla toponomastica spunta sempre un tavolo. È questo l’esito della votazione, tenutasi ieri (16 luglio) alla Camera dei Deputati, che approva a grande maggioranza una mozione firmata da Pdl, Pd, Verdi, Svp e Scelta Civica rivolta ad allacciare per l’ennesima volta un dialogo politico tra le parti che in qualche modo faccia tornare la palla a Bolzano. Se non fosse andata così, se cioè fosse stata invece accolta la mozione contraria, proposta dal gruppo Fratelli d’Italia, la legge provinciale, con la quale si era tentato di chiudere una volta per tutte il contenzioso, sarebbe con grandissima probabilità stata cancellata dalla Corte Costituzionale, al giudizio della quale mirava infatti l’impugnazione suscitata da alcuni consiglieri provinciali del centrodestra italiano (Donato Seppi, Maurizio Vezzali e Alessandro Urzì), poi effettivamente proposta dal governo Monti.

Ed è proprio da un commento di Urzì che si può percepire tutto lo scorno di chi sperava che nessun passaggio si frapponesse ormai al giudizio della Corte: “Quest’oggi (ieri, ndr) è andato in scena il grande inciucio del Pdl con PD e Svp, grazie alla regia di Scelta Civica di Lorenzo Dellai. Nonostante nei giorni scorsi il ministro Graziano Delrio avesse assicurato che il ricorso alla Corte Costituzionale non sarebbe stato ritirato, il Governo non ha avuto il coraggio di votare e approvare la mozione che lo poteva rendere certo”. 

Di tutt’altro tenore, ovviamente, le note provenienti dalla Svp. Richard Theiner riconosce ai parlamentari della Stella Alpina di aver svolto un ottimo lavoro di sensibilizzazione, mentre Daniel Alfreider sottolinea come adesso ci sia la possibilità di apporre un chiaro segno, affinché la pratica possa finalmente avviarsi ad essere conclusa. E aggiunge: “Der Pakt mit dem PD ist ganz und gar nicht gestorben, im Gegenteil, er hat für einen vernünftigen Lösungsansatz zusätzliche Verbündete gefunden, da neben dem PD auch die Scelta Civica, SEL, Lega Nord und Movimento 5 Stelle uns in dieser Frage unterstützt haben”.

Circostanza curiosa: Alfreider, dichiarando resuscitato l’accordo tra Svp e Pd, non ricorda che anche il Pdl ha votato a favore della mozione. Ed è per questo che Michaela Biancofiore, dopo aver lodato Delrio come “autentico autonomista e difensore del tricolore” può offrire così una sbalorditiva interpretazione del voto, citata dalla Tageszeitung, di senso completamente contrario: “Oggi è stato definitivamente seppellito l’accordo tra Svp e Pd, che prevedeva la cancellazione incostituzionale di ogni punto di riferimento italiano in Alto Adige”. Forse la berlusconiana spera che il tavolo naufraghi, e dunque si ricorra poi davvero in ultimissima istanza alla Corte Costituzionale? I cultori della materia intanto possono stare allegri: la vicenda regalerà ancora molte “appassionanti” puntate.

 

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guido margheri Mer, 07/17/2013 - 19:01

Mi sembra che gli squilli di tromba degli uni e degli altri dimostrino quanto il "cadavere politico" della toponomastica sia, ormai, utilizzabile dai necrofili solo attraverso vere e proprie falsificazioni dei fatti. Il tavolo di confronto previsto dalla mozione non eviterà il pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso del Governo che non lo ha affatto ritirato. Ciò potrà avvenire solo se la legge provinciale sarà sostanzialmente modificata in base ai criteri previsti dall'accordo Fitto-Durwalder ripresi dall'intesa per il ripristino del bilinguismo relativo alla cartellonistica di montagna a fronte di una palese violazione delle norme statutarie voluta dalla Provincia e rilevata dalla Magistratura. Questo il risultato ovvio e scontato della lunga discussione alla Camera, testi delle mozioni e dichiarazioni del Ministro alla mano (per chi fosse interessato i resoconti completi sono sul sito della Camera sedute n. 49 del 9 luglio e n.54 del 16 luglio). Ora la palla ripassa alla Giunta Provinciale. Sarà saggia ?

Mer, 07/17/2013 - 19:01 Collegamento permanente