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Con lo SPID per accendere la democrazia

Depositato il simbolo della lista 'Referendum e Democrazia', sono circa 60 mila le firme da raccogliere entro il 22 agosto. Cappato: "I partiti ci vogliono tenere fuori".
presentazione simbolo
Foto: Instagram / ListaReferendumeDemocrazia

36.750 per la Camera e 19.500 per il Senato. Questo il numero di firme da raccoglie per poter presentarsi alle elezioni del 25 settembre con una nuova lista. Nel decreto Elezioni, varato dal Governo il 5 maggio scorso, però, sono previste delle esenzioni per “i partiti o gruppi politici costituiti in gruppo parlamentare in almeno una delle due Camere al 31 dicembre 2021", che quindi non sono tenuti a presentare alcuna firma. Ed è in queste circostanze, caratterizzate anche dai tempi stretti, che la presentazione dei nuovi partiti alle elezioni politiche si fa davvero complicata. A sommarsi a tutto questo l’assenza di chiarezza sulla possibilità, da parte delle nuove liste, di raccogliere le firme dei cittadini tramite SPID, invece che in presenza davanti ad un autenticatore.

Non abbiamo ricevuto nessuna risposta nè da Draghi nè da Mattarella

“Dopo 12 giorni di iniziativa nonviolenta e uno sciopero della fame a cui si sono unite 27 persone non abbiamo ricevuto nessuna risposta né dal Presidente del Consiglio Mario Draghi né dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla possibilità di attivare la firma digitale per la sottoscrizione delle nuove liste che si volessero presentare alle elezioni” scrivono in una nota i membri di ‘Referendum e Democrazia - con Cappato’, il nuovo simbolo depositato domenica 14 agosto al Viminale dall’attivista Marco Cappato. Da qui ha preso vita la vera e propria battaglia politica finalizzata all’ampliamento della partecipazione democratica: l’avvio della raccolta firme esclusivamente online, tramite SPID.

 

Lo scopo di tutto questo? Voler interrompere quella che Cappato definisce “una violazione dei diritti politici e civili di tutti i cittadini”. E se la raccolta di firme online venisse poi considerata non valida, i promotori hanno già annunciato ricorsi nazionali e internazionale al fine di “svelare questo inganno della democrazia italiana”.  Un percorso, quello di Cappato e la sua lista, che sembra quindi essere destinato a proseguire anche dopo il 22 agosto, ultimo giorno per la presentazione dei simboli.

Esaminata così, in assenza di precedenti, l’iniziativa potrebbe anche risultare controversa e, in definitiva, fallimentare, ma in realtà la possibilità di raccogliere le firme tramite SPID era già stata concessa ai promotori dei referendum Cannabis ed Eutanasia. E quindi la domanda – ad oggi senza chiare risposte - sorge spontanea: perché non consentire la firma digitale anche per la presentazione di una lista alle elezioni?

Sono procedure fatte apposta da partiti, che rappresentano sempre meno la società italiana, per tenere fuori le novità e le urgenze

“Sono procedure fatte apposta da partiti, che rappresentano sempre meno la società italiana, per tenere fuori le novità e le urgenze, come i temi dei due referendum e il cambiamento climatico. Non bisogna pensare che queste siano questioni meramente tecniche e burocratiche, sono scelte che vanno al cuore della democrazia e hanno conseguenze concrete sulla qualità della vita e sulla libertà individuale” evidenzia Cappato, che già nell’estate 2021 è stato promotore dei due referendum che hanno ottenuto grande consenso popolare. “60 mila firme sembrano poche in confronto alle circa 2 milioni di firme raccolte per i referendum cannabis ed eutanasia, ma questa volta sarà più difficile viste le diverse condizioni: abbiamo pochi giorni e siamo in pieno agosto, da parte dei grandi partiti risulta esserci poca informazione e la firma, questa volta, è a spese dei cittadini” continua Cappato. Infatti, non essendoci una piattaforma pubblica per l’autenticazione delle firme digitali, ogni firma ha un costo di 1.70 euro. “Richiediamo a chi firma una donazione, anche per permettere ad altri di firmare. Senza partecipazione popolare - conclude Cappato lanciando un appello - non si esce dalla crisi civile di questo Paese”.