Società | Intervista

“Possiamo essere più attrattivi”

Dal 1° ottobre, il nuovo rettore di Unibz, Alex Weissensteiner, entrerà in carica: “La metà dei nostri studenti in magistrale lavora, dobbiamo offrire corsi flessibili e online”. E sull'inaugurazione del campus di ingegneria: “Il NOI offre enormi vantaggi”.
Alex Weissensteiner
Foto: USP/Fabio Brucculeri
  • “L’Alto Adige è un territorio conosciuto per trascorrere le vacanze, non è di certo famoso per l’Università. Ci sono ampi margini di miglioramento”. Prorettore alla didattica da giugno 2020, dal 1° ottobre di quest'anno Alex Weissensteiner passerà alla guida della Libera Università di Bolzano. Come già annunciato dal Consiglio dell'Università a inizio anno, sarà lui il successore del rettore in carica Paolo Lugli. Weissensteiner, che in passato è stato coinvolto nella stesura del piano clima direttamente dal Presidente Arno Kompatscher, è professore di finanza quantitativa alla Facoltà di Economia di Unibz. Ha ottenuto un Ph.D. alla Leopold-Franzens-Universität-Innsbruck ed ha esercitato la docenza in Financial Engineering all’Università Tecnica della Danimarca.

    Giovedì 19 settembre, insieme alle altre cariche istituzionali, Weissensteiner sarà presente all'inaugurazione del nuovo campus di ingegneria al NOI: “Il centro storico del capoluogo è bello ma, di sicuro, non ha i vantaggi che è in grado di offrire il NOI Techpark, vista l'infrastruttura, la presenza di numerosi laboratori, imprese e startup”.

    SALTO: Professor Weissensteiner, domani inaugurerete il nuovo campus di ingegneria al NOI. Quali sono le sfide che la attendono?

    Alex Weissensteiner: Il merito del percorso fatto fino ad ora va all’attuale rettore, Paolo Lugli. Lo spazio che verrà aperto a breve è il frutto di un progetto partito 8 anni fa. È stato realizzato anche grazie a due gruppi di ricerca - quello di ingegneria e di informatica - già attivi nella sede principale dell’Università a Bolzano. Entrambi verranno infatti trasferiti al NOI.
    Un tema molto caldo, invece, che viene discusso e portato avanti da quasi 10 anni, riguarda la difficoltà degli studenti a trovare un alloggio. So che il Sindaco Caramaschi e diversi politici della Provincia concretizzeranno vari progetti nei prossimi mesi. Sono consapevole che questo sia un punto debole della città, ma vale lo stesso per altre città universitarie.

  • Alex Weissensteiner: Il 16 gennaio 2024 il Consiglio dell’Università lo ha scelto come rettore, il 1° ottobre succederà quindi a Paolo Lugli. Foto: Unibz
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    “Non vogliamo rinunciare agli studenti - lavoratori. Serve andare incontro anche alle loro esigenze”

     

    Sono molti anni, appunto, che se ne parla. Non pensa che Unibz rischi di rimanere "tagliata fuori" a causa dell’elevato costo della vita e degli affitti a Bolzano?

    Credo che in futuro il costo della vita si stabilizzerà. Si parla di somme confrontabili con altre zone universitarie d’Italia, quindi non penso che Unibz sarà svantaggiata. Poi, non c’è dubbio: dobbiamo essere attrattivi, e non solo perché godiamo di un paesaggio molto bello. Bolzano non è certo famosa per essere una città universitaria. Abbiamo ampi margini di miglioramento.

    Non sono pochi gli studenti che, anche a causa dell’elevato costo degli affitti, decidono di iniziare a frequentare un’Università Telematica. L’aumento è evidente: solo in Alto Adige, in 5 anni si è passati da 251 a 770 iscritti. Cosa ne pensa?

    È un trend che si nota in tutta Italia. Gli studenti che scelgono l’online mi pare siano aumentati del 400%. Credo che alla base della scelta ci sia anche la flessibilità che offrono questi corsi di studi in modalità remota. Allo stesso tempo, però, si annullano gli aspetti relazionali e le esperienze di laboratorio. Come Unibz, durante il periodo Covid, abbiamo visto che alcuni temi possono essere trattati a distanza, mentre altri esclusivamente dal vivo. Ma noi non vogliamo rimanere un'università "tradizionale". Dobbiamo invece offrire corsi flessibili, per venire incontro alle esigenze della popolazione. Basti considerare che metà dei nostri studenti iscritti in magistrale già lavora. Allo stesso tempo, se vogliamo essere attrattivi per i nuovi studenti, dobbiamo offrire metodologie diverse. Si pensi che uno studente altoatesino su due che termina un Istituto tecnico va direttamente a lavorare. Magari, invece, sarebbe interessato a proseguire gli studi, se i ritmi glielo concedessero. Ecco, non vogliamo rinunciare a questa fetta di studenti, ai giovani lavoratori.

     

    “Purtroppo non so se la Biblioteca di Unibz rimarrà aperta nel periodo natalizio”

     

    Come sono i rapporti con l’Università di Trento e quella di Innsbruck?

    Collaboriamo molto con entrambe. Con UniTn abbiamo due dottorati in economia congiunti e altri programmi di ingegneria che proseguono ormai da anni. Anche con Innsbruck abbiamo un buon rapporto. A questo proposito, sottolineo che l’Euregio ha messo a disposizione una somma di denaro per gli studenti che desiderino frequentare un periodo di tempo in un Ateneo dell’area diverso dal proprio.

    Negli anni passati si sono sollevate numerose polemiche per la chiusura della Biblioteca di Unibz nel periodo natalizio. Quest’anno verrà tenuta aperta anche nel mese di gennaio o gli studenti bolzanini che vorranno preparare gli esami della sessione invernale dovranno “ammassarsi” tutti alla Biblioteca provinciale Friedrich Teßmann, l’unico spazio aperto insieme alle biblioteche comunali, che però hanno orari limitati?

    Purtroppo non lo so. Il problema non mi è noto e questa tematica non rientrava nelle mie mansioni come prorettore alla didattica.