Foti si avvicina a UGL
La visita dei responsabili nazionali di UGL era già prevista da tempo ma è caduta a fagiolo, consentendo alla consigliera bolzanino di circoscrizione passata da Alto Adige nel Cuore a Casapound di lanciare un messaggio forte a quello che fino a tempo fa era il suo sindacato e che invece qualche settimana fa all’unanimità ha scelto di espellerla.
In conferenza stampa Caterina Foti ha colto l’occasione per ribadire la sua posizione. “Mi sono sentita discriminata per le mie idee, cioè quello che nessun sindacato dovrebbe fare” ha detto Foti aggiungendo di valutare ancora se esistano anche i presupposti per un’azione penale nei confronti della UIL.
Foti ha confermato di essere ora in una fase interlocutoria. La sua adesione a UGL non ha ancora avuto formalmente luogo ma nell'Unione Generale del Lavoro (ex Cisnal) che si richiama tradizionalmente alla destra sociale, l’ormai ex sindacalista Uil ha detto di aver trovato “una nuova visione del sindacato, al di là degli ’stampi’”.
Il segretario generale di UGL Taddeo Albanese dal canto suo si è detto stupito dall’atteggiamento assunto dalla Uil altoatesina nei confronti di Foti: “ci sembra chiaro che l’espulsione è giunta per aver manifestato delle idee, si tratta di un atteggiamento che non si confà al sindacato che di per sé deve essere pluralista”.
Albanese ha riferito di essere pronto ad accogliere a braccia aperte Foti in UGL (“dal nostro sindacato nessuno ti butterà fuori”).
In merito all’incompatibilità con il sindacato ravvisata dalla Uil altoatesina nell’adesione di Foti a Casapound, Albanese ha detto che “è ora di finirla con le categorie del passato” e che “l’adesione della sindacalista della Assb ad una formazione politica ‘legale’ come Casapound non può oggi divenire un motivo di discriminazione”.
“Foti non ha commesso nessun atto attraverso il quale potessero evidenziarsi posizioni estremiste” ha aggiunto Albanese e Foti gli ha subito fatto eco.
“Sono forse ‘estremisti’ anche coloro che mi hanno eletto in circoscrizione Europa Novacella e ancor prima mi hanno dato fiducia nel mio incarico sindacale per la Uil in Assb? Io non ho mai discriminato nessuno ed ho rappresentato i diritti di tutti i miei colleghi, anche di quelli stranieri. Alla Uil lo sanno bene.”
In conclusione i vertici nazionali di UGL si sono detti convinti che la vicenda di Foti possa diventare per il loro sindacato un interessante volano in una terra come quella altoatesina che ancora oggi per molti versi “è un’isola felice rispetto al resto d’Italia”.
Il segretario nazionale Taddeo si è detto convinto che forse “attraverso un ‘errore’ ci sarà possibilità di introdurre una ‘novità’ nel mondo sindacale altoatesino”.