La città dei divieti
Una misura già anticipata in sede di Giunta e che potrà vedersi concretizzata già da domani, 18 novembre, quando approderà in Consiglio comunale.
La proposta di modifica del Regolamento di polizia urbana si caratterizza soprattutto per aver cambiato il proprio focus e orientamento: non più la salvaguardia del patrimonio in quanto tale ma il contrasto di tutto quello che possa minare il concetto morale e moralizzante di “decoro”. Gli strumenti? Daspo e multe salate. Ed è proprio in questa fase che il sindaco, Renzo Caramaschi, sembra aver trovato nelle destre un interlocutore privilegiato.
"Più realisti del Re"
Durante la seduta della Commissione consiliare Affari generali, Organizzazione, Informatica e Smart city, Innovazione, Trasparenza e Legalità, il consigliere di centrodestra Gabriele Giovannetti decide, esortato dal Sindaco, di ritirare la propria proposta di delibera così da poterla presentare firmata assieme allo stesso Caramaschi, che l'ha fatta propria arricchendola di ulteriori emendamenti.
In fase di voto, lo scorso 8 novembre, la proposta di delibera passa pressoché indisturbata: i presenti votano tutti a favore eccetto Alessandro Forest che si è astenuto (probabilmente per scongiurare l’unanimità che avrebbe potuto bypassare la discussione in aula) e il consigliere di opposizione del Team K, Matthias Cologna, che ha votato contro. Il rappresentante dei Verdi, Rudi Benedikter, essendo arrivato in ritardo, non ha potuto esprimere il proprio voto, mentre in sede di Giunta si è espressa negativamente l’assessora Chiara Rabini, dichiarando a salto.bz di non ritenere “la misura risolutiva di problematiche legate alla povertà, emarginazione e alla normativa in vigore e che necessitano forti interventi sociali e sanitari”.
Le proposte
Riprendendo e stravolgendo il regolamento attuale, il pacchetto di emendamenti a firma di Caramaschi e Giovannetti estende, e di molto, l’utilizzo del daspo urbano, dal centro alle periferie e nelle aree designate allo svolgimento dei mercati cittadini. L’articolo 3 “Patrimonio pubblico” verrebbe inoltre ribattezzato con “Decoro urbano e tutela dei beni pubblici e privati” e viene inoltre prevista l’estensione e l'inasprimento generalizzato dei divieti e delle sanzioni vigenti. In particolare, nei casi di deturpamento, imbrattamento o danneggiamento di edifici pubblici e privati, pavimentazioni, arredi urbani, mezzi ed elementi di pertinenza di esercizi commerciali le multe (già previste dal Codice civile) aumenterebbero ulteriormente da un minimo di € 600,00 a un massimo di €1000,00. Bagnarsi, abbeverare un animale o lavare oggetti in una fontana porterebbe a un sanzionamento che va dai €100,00 ai €1000,00, lo stesso per chi viene sorpreso a salire su alberi, pali, mura di cinta, monumenti, inferriate, pensiline o cancellate.
In aula, giovedì, verranno altresì discussi tre emendamenti presentati dall Team K: dall’abolizione completa del Daspo urbano, all'alleggerimento dell’articolo 3, nel quale i consiglieri propongono di rimuovere il divieto di arrampicarsi su alberi e muri, elementi che in passato sono già stati fonte di pesanti sanzionamenti nei confronti di chi pratica la disciplina del parkour.
Anche il traffico smisurato,
Anche il traffico smisurato, le frotte di turisti, chi butta le cicche per terra e chi abbandona i rifiuti per strada contribuisce al degrado, ma ho come il sospetto che si voglia andare a punire solo un certo gruppo di persone.