Politica | Botta e risposta

“La guerra? Sono qui che tremo”

Misure sul traffico e toni da campagna elettorale, Caramaschi replica a Bianchi: “Mi dispiace per i pendolari, non per lui. Per ridurre le emissioni serve una regia”.
Caramaschi, Renzo
Foto: Salto.bz

Christian Bianchi, primo cittadino di Laives, non le ha mandate a dire. Dopo giorni di schermaglie dalle pagine dell’Alto Adige, è intervenuto sulla sua pagina facebook accusando Renzo Caramaschi di aver prevaricato i colleghi nell’invocare misure anti-inquinamento anche negli altri Comuni. “Parla di guerra? Sono qua che tremo” risponde a sua volta l’amministratore di Bolzano. Lo scontro fra i due parte dalle misure sul traffico, ma si carica di un significato politico, per non dire elettorale. Bianchi è considerato uno dei possibili candidati alle comunali 2020 nel capoluogo. 

Bianchi parla di guerra? Sono qua che tremo. Mi dispiace più per i pendolari che per lui. È partito tutto da una nota dell’Agenzia provinciale per l’ambiente che ha detto che bisogna diminuire l’inquinamento da biossido di azoto. Senza polemica (Renzo Caramaschi)

Mi dispiace più per i pendolari che per lui” argomenta Caramaschi, che ad un tratto si è inalberato nel rispondere ai giornalisti durante l’incontro del lunedì. “È partito tutto da una nota dell’Agenzia provinciale per l’ambiente - prosegue il sindaco - che ha detto che bisogna diminuire l’inquinamento da biossido di azoto. Io avevo già fatto l’ordinanza, che prevede divieti per gli diesel fino all’euro 3 da gennaio per le aziende e da luglio per i privati, e avevo chiesto che ci fosse un coordinamento con le città vicine. Senza polemica”. 

Caramaschi, che da Bianchi ha ricevuto diversi addebiti - dalle misure “di facciata” sulle emissioni all’aver promosso “un assurdo progetto di spostamento in galleria dell’A22”  - si difende sottolineando la “concertazione”. “Nel piano provinciale è prevista una serie di azioni e l’assessore Theiner, non io, ha detto che Bolzano è stato bravo nei compiti. L’altro invece si è offeso e dice che vuole comandare. Io conosco bene i limiti istituzionali dei singoli Comuni, però su certe azioni serve un coordinamento. Avevo incontrato i sindaci di Caldaro e Appiano mica per far guerra, ma proprio per un’azione condivisa”. 

Nel piano provinciale è prevista una serie di azioni e l’assessore Theiner, non io, ha detto che Bolzano è stato bravo nei compiti. L’altro invece si è offeso e dice che vuole comandare. Io conosco bene i limiti istituzionali dei singoli Comuni, però su certe azioni serve un coordinamento

Bianchi è in buona compagnia, ce n’è anche per il primo cittadino di Merano Paul Rösch, che ha preferito non intervenire con i divieti. “Aveva detto che avrebbe preso provvedimenti ma non l’ha fatto” punge Caramaschi.

Il primo cittadino di Bolzano si difende dicendo di non essere un integralista anti-inquinamento. “In tutta la Padania dal Veneto al Piemonte ci sono i divieti per gli euro 4, perché hanno livelli maggiori di sforamento, qui invece ci fermiamo agli euro 3. Se si parla degli 860 pullman in un mese per il mercatino, vuol vuol dire 16.000 macchine in meno, sono contento che vengano in bus e treno. Con la Provincia e gli altri Comuni concordiamo di spostare il traffico privato al traffico pubblico”.

In tutta la pianura padana ci sono i divieti per gli euro 4, perché hanno livelli maggiori di sforamento, qui invece ci fermiamo agli euro 3. Se si parla degli 860 pullman in un mese per il mercatino, vuol vuol dire 16.000 macchine in meno, sono contento che vengano in bus e treno. Lobiettivo è spostare il traffico privato al traffico pubblico

Un’altra replica al collega sul progetto per l’A22 che rientra nell’Agenda Bolzano: “Questo sull’autostrada è un vecchio pallino suo. Gli accordi firmati con la Provincia sono frutto di mesi di lavoro con la giunta provinciale, se ha presunte alternative immediate dica dove trova i soldi del subito. Non ci sono”.

Infine un accenno ai sospetti di una campagna elettorale già iniziata: “Così presto? Cosa centra, poi, Bianchi è libero di fare quello che vuole. Ma sull’inquinamento il problema resta. È stata l’Appa a suggerire, arriverà il momento in cui dal suggerimento si passerà all’obbligo”.