Ambiente | funivia di Tires

Chi guadagna dalla montagna ferita?

Per l’assessore Schuler il taglio degli alberi per la costruzione della funivia di Tires è stato un piccolo male necessario. Ma l’obiettivo non è affatto la sostenibilità
funivia tires - malga frommer
Foto: Salto.bz

Sono alti, altissimi. I piloni della nuova funivia di Tires, che verrà inaugurata da programma nelle prossime settimane, svettano luccicanti da quel che è rimasto del verdeggiare della vallata che solletica le rive del lago di Carezza e le pendici del Catinaccio. È rimasto poco, si sa, del paesaggio immacolato da cartolina devastato dalla tempesta Vaia del 2018, che in poche ore ha lasciato china a terra il 6,4% dell’intera superficie forestale del territorio comunale di Tires, con circa 72.320 metri cubi di massa legnosa schiantata. Ma non è la sola responsabile della profonda metamorfosi che sta subendo quella porzione di territorio. Sono alti, altissimi, quei giganti d’acciaio che si preparano a trasportare le nuove flotte turistiche già pronte all’arrembaggio di un territorio che fino ad oggi è stato risparmiato dal turismo di massa che interessa ormai tutta la Provincia di Bolzano. Un’altezza tale avrebbe evitato il taglio degli alberi che si sarebbero trovati lungo il percorso che collegava la stazione a valle a quella di Malga Frommer, dicevano. Ma così non è stato. Durante i mesi estivi spuntano all’improvviso nei boschi e ai margini delle strade pile su pile di tronchi tagliati a fresco. Le associazioni ambientaliste protestano, le minoranze in Consiglio interrogano
Oggi la politica risponde

“Motivi di sicurezza”

L’interrogazione provinciale n. 1901-21 presentata dall'opposizione del Team-K, trova risposta tra le righe firmate dall’assessore al turismo e alle foreste, Arnold Schuler che riporta quanto scritto all’interno della relazione tecnica del progetto funiviario secondo la quale il taglio di alberi era previsto in misura ridotta solo localmente nella zona dei quattro piloni previsti e presso la stazione di monte. Tuttavia, in fase di realizzazione, è stato ritenuto opportuno abbatterli anche lungo il tracciato. Stando alla relazione del tecnico della ditta “con la scelta dell’esercente di eseguire una Funivia avente gli ultimi standard tecnologici e dotata del concetto di “Soccorso integrato”, ossia di tutte le ridondanze e misure preventive necessarie, atte ad escludere in ogni condizione la possibilità che l’impianto si fermi e che non si riesca più a portare in stazione le vetture (necessità di impianto di soccorso aereo), l’area del taglio degli alberi è successivamente leggermente aumentata a seguito delle prescrizioni emerse in fase di approvazione del concetto del “Soccorso Integrato”, da parte della Commissione Funicolari Aeree e Terrestri della motorizzazione di Roma. Dalle prescrizioni è emerso che tutti gli alberi che si trovano sulla direttrice delle funi portanti “libere” in caso di una loro eventuale caduta, causata o dal vento forte o dal carico della neve particolarmente carica di umidità, devono essere tagliati. In questo caso quindi la situazione più penalizzante si è riscontrata in campata n.1, ove è presente, proprio in mezzeria della campata, ossia dove le funi sono più vicine a terra, una forte pendenza trasversale. In questa zona, anche un albero “basso” ma sul lato con quota del terreno maggiore, deve essere tagliato in quanto pericoloso per la funivia”.
Nonostante questo, Schuler esclude possibili ricadute negative sull’ecosistema boschivo e dell’impatto dell’opera in generale sull’ambiente, sostenendo che “gli effetti della realizzazione del collegamento funiviario Tires/San Cipriano-Malga Frommer sull'ambiente sono già stati valutati attentamente prima dell'approvazione del progetto da parte della Giunta Provinciale”. Nello specifico, l’Assessore fa riferimento al parere positivo rilasciato dalla Conferenza dei Servizi in materia ambientale, che ha posto a sua volta “una serie di condizioni e diverse misure di compensazione”.

Insostenibile sostenibilità

Con la delibera provinciale 987/21 vengono fatte emergere, nero su bianco, le vere ragioni per cui verrà realizzato il collegamento funiviario, da sempre giustificato come la soluzione al traffico (più che scorrevole) tra Tires e passo Nigra, strada che in ogni caso non verrà chiusa alle automobili.

Se tutti gli utenti della funivia dovessero parcheggiare le loro autovetture a Tires o a San Cipriano, tutti i parcheggi del paese sarebbero occupati dagli utenti della funivia

Il vero obiettivo, in realtà è sempre stato l’aumento del flusso turistico della zona per ciascuna stagione, una premessa che difficilmente si coniuga con i principi di “sostenibilità” e di ripensamento del modello turistico, così come emerso già durante la seduta del Consiglio comunale di Tires dello scorso 15 settembre, in cui non si è potuto che constatare che “se tutti gli utenti della funivia dovessero parcheggiare le loro autovetture a Tires o a San Cipriano, tutti i parcheggi del paese sarebbero occupati dagli utenti della funivia” e che “l'uso dell'automobile non può essere escluso e può essere coperto solo parzialmente dal trasporto pubblico, la costruzione di un parcheggio alla stazione a valle è indispensabile per il funzionamento della funivia e per il beneficio della situazione di parcheggio degli abitanti di Tires”.

In sede di Giunta e con dati alla mano, la maschera della sostenibilità cade in maniera definitiva. Così infatti recita la deliberazione provinciale del 23 novembre scorso:
 

Il comune di Tires dispone attualmente di circa 990 posti letto su 1.200, che sono molto poco occupati in inverno a causa della mancanza di un collegamento con la funivia alla zona sciistica. Su un totale di 132.157 pernottamenti nel 2019, solo circa 23.500 pernottamenti sono rappresentati dai mesi da novembre ad aprile. La costruzione della nuova funivia, che ora collega direttamente la località di Tires con il comprensorio sciistico, aumenta notevolmente
l'attrattività delle di Tires per gli appassionati di sport invernali e quindi anche il loro utilizzo della capacità nei mesi invernali [...] . L'effetto positivo della funivia Tires – Malga Frommer si ripercuote naturalmente anche sull'attrattività e sull'utilizzo delle funivie del comprensorio sciistico "Carezza". A causa dell'aumento dei pernottamenti a Tires e dintorni, ci si può aspettare un aumento proporzionale delle prime entrate. Di conseguenza, le società delle funivie di montagna nell'area sciistica “Carezza" possono raggiungere stabilità economica [...]. La nuova costruzione dell'impianto di arroccamento e collegamento Tires – Malga Frommer, che collega il comune di Tires con il comprensorio sciistico "Carezza", significa un aumento del turismo e della qualità per i comuni di Tires e Nova Levante, nonché un valore aggiunto per il comprensorio sciistico "Carezza".

 

Tali premesse sono state ritenute sufficienti per stanziare, tra le proteste, ulteriori 9,5 milioni di euro di contributi pubblici per il completamento dell’opera, un bottino che si aggiunge agli 1,8 milioni già assegnati nel 2020 per un totale di 11,3 milioni, ovvero il 75% della spesa complessiva, pari a 15,8 milioni.

 

“In nomine Patris, et Filii, et...  A chi tocca la fetta più grossa

La società costruttrice, la Tierser Seilbahn, è guidata dall'assessore comunale al turismo, Damian Martin, che oltre a rivestire la carica di presidente del consiglio di amministrazione ed essere uno dei principali azionisti, è il proprietario del resort Cyprianerhof, il quale sorge proprio di fronte alla stazione della funivia, nei pressi della frazione di San Cipriano.


Tra i membri del Cda spicca però un altro nome noto, quello di Markus Silbernagl, rinviato a giudizio per turbativa d'asta in merito alla gara d'appalto per il trasporto pubblico extraurbano su gomma da 800 milioni di euro, vicenda che ha visto coinvolto anche il Presidente della Provincia, Arno Kompatscher, scagionato recentemente dal giudice per le indagini preliminari che ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico.

 

Silbernagl, assieme al padre Anton, proprietario dell'omonima azienda di trasporto su gomma leader in Alto Adige, risulta essere il maggior investitore della Tierser Seilbahn, possedendo all’incirca un terzo dei titoli azionari totali. Una partita importante la investe infine l'ex sciatore Eisath Florian, consigliere delegato e patron della Carezza-Dolomites, che controlla i principali impianti di risalita e strutture associate del Catinaccio, intento a progettare al contempo anche la costruzione di un maxi hotel di lusso sulle macerie dello storico Rifugio Coronelle e che, con l’ultimazione del collegamento Tires-Malga Frommer sarà ancor più facile e immediato raggiungere.

 

 

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Christoph Tappeiner Ven, 12/17/2021 - 10:56

Ich erlaube mir jetzt einfach mal schlecht zu denken: wie wär's mit einer netten Piste unter der Bahn? Jetzt wo die sicherheitsbedenklichen Bäume schon mal liegen? Nicht nur beim Zyprianer raus aus dem Pool/rein in die Gondel, sondern mit den Brettln wieder zurück direkt zur Sauna. Wär das eine Idee?

Ven, 12/17/2021 - 10:56 Collegamento permanente