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Il dado è tratto?

Collegi: riprende quota l’ipotesi Delrio alla Camera. Ok da Renzi per Bressa. Svp e Patt chiedono candidati autonomisti.
Delrio, Graziano
Foto: upi

Graziano Delrio alla Camera nel collegio della Bassa Atesina e Gianclaudio Bressa al Senato.

Le voci che circolano da giorni potrebbero essere confermate: sono questi infatti i papabili nomi usciti ieri dall’incontro nella capitale ma il Pd prende ancora tempo. 48 ore al massimo, dice l’ex premier Matteo Renzi, e poi saranno sciolte le riserve. Sembra quindi tramontata, con buona pace di Alessandro Huber e Carlo Costa ieri in trasferta romana al Nazareno, l’ipotesi di una candidatura locale. La deroga per Bressa, che punta al sesto mandato, verrà invece ufficializzata nel corso della prossima direzione nazionale del Pd. Se tuttavia da una parte il Pd locale si rende disponibile ad accettare, anche se a denti stretti, la candidatura di un big nazionale dall'altra frena sugli “outsider” trentini, restano dunque pochissime le chance per il deputato uscente Michele Nicoletti.

Nella mattinata di ieri è andato in scena anche un altro meeting, quello fra una delegazione della Svp composta dall’Obmann Philipp Achammer, dal presidente del Gruppo per le Autonomie Karl Zeller e dal senatore del Patt, Franco Panizza e Renzi che ha dato la sua “benedizione” al nuovo patto regionale. Presente anche il presidente trentino Ugo Rossi. In tale circostanza è stato ribadito il comune impegno di Pd e Svp/Patt con la coalizione del centrosinistra autonomista per la definizione, nei prossimi giorni, dei candidati comuni a livello territoriale. Se la scelta cadrà su personalità di spicco a livello nazionale, fanno sapere Zeller & co., così sia, purché siano di “fede autonomista”. Renzi, ricordando la proficua collaborazione fra Pd e Volkspartei nell'ultima legislatura, ha assicurato che il Partito continuerà a perseguire una politica attenta alle istanze autonomiste.