Politica | La proposta

"Un patentino solo per la sanità"

Gazzini e Mahmudy (Forza Italia): "Troppo difficile conseguire il C1 e il B2 in tre anni. Si crei un percorso ad hoc con i termini medici e infermieristici".
  • Fresco di ingresso – con un voto a larga maggioranza - nel Partito popolare europeo, l’europarlamentare ex leghista e neo forzista Matteo Gazzini si fa sentire sulla questione del patentino di bilinguismo nel settore sanità.  "In relazione alla problematica dei medici e degli infermieri dipendenti del Servizio Sanitario Provinciale, assunti con contratti a tempo determinato e privi della certificazione attestante la conoscenza delle lingue italiana e tedesca ai quali non viene rinnovato il contratto dopo tre anni, desidero esprimere alcune considerazioni. Riconosco innanzitutto – si legge in una nota firmata assieme a M. Mahmudy, responsabile della aanità per Forza Italia  - la necessità di garantire alla popolazione della Provincia il diritto di esprimersi nella propria madrelingua all’interno delle strutture sanitarie. Tuttavia, altrettanto irrinunciabile è il diritto alla salute, che rischia di non essere assicurato a causa della grave carenza di medici e infermieri, già evidente in tutta Europa ma acuita nella nostra Provincia dalla necessità di conoscere entrambe le lingue. La lingua tedesca, come noto, non è di facile apprendimento. Pertanto, ritengo che l'attuale previsione per il personale medico e infermieristico di conseguire rispettivamente il livello di conoscenza C1 e B2 vada rivista. Auspico si vada verso una semplificazione e la focalizzazione dell'apprendimento linguistico e del conseguente accertamento, concentrandosi sui termini medici e infermieristici di prassi nei colloqui tra operatori sanitari e pazienti. Propongo quindi l'istituzione di un percorso di accertamento dell'apprendimento linguistico specifico interno al mondo sanitario e la creazione di un "patentino sanitario". Secondo l’eurodeputato e il medico, è fondamentale garantire e supportare ogni iniziativa di corsi di lingua che possano essere frequentati anche nell'orario di lavoro, senza alcun costo per il personale.