Anche Luisa Gnecchi restituisce i soldi

Luisa Gnecchi restituirà i 38mila euro ricevuti dalla regione.
Con un comunicato ufficiale il Partito Democratico dell'Alto Adige ha fatto sapere di 'apprezzare la decisione'.
Ma come... non era un passaggio scontato?
Il partito ha quindi reso noto di aver "impegnato i suoi due consiglieri regionali a promuovere tutte le possibili azioni affinché vada portata avanti con la massima urgenza una nuova normativa che elimini tout court tutti quelli che sono, effettivamente, dei privilegi".
L'operato dei due assessori Christian Tommasini e Roberto Bizzo, che nella scorsa legislatura votarono a favore della legge, non viene dunque minimamente criticato.
Il PD è meno responsabile della stortura della legge solo perché agli esponenti attuali e passati del partito non sono andati rimborsi milionari?
Quella della politica è davvero un mondo strano: fino a poche settimane fa era la Svp ad osservare, in parte con freddezza, il travaglio interno al PD apparentemente incapace di selezionare la propria classe dirigente ed i suoi candidati da avviare al governo provinciale.
Ora invece è il Pd - sfoggiante (apparente) compattezza tra l'altro conquistata a tempo di record - a guardare dall'alto il partner di giunta con la segreteria dimissionaria e la base in rivolta.
Insomma: il ribaltamento della situzione è reale?
E, sopratutto, quanto durerà e quali conseguenze avrà a breve e lungo termine?