Politica | Retroscena

Frattini candidato a sua insaputa?

Il ‘colpo di scena’ potrebbe essere stato solo una forzatura. Successivamente avallata dai vertici nazionali di Forza Italia per riavvicinare l'ex ministro al partito.

Tramontata martedì sera attraverso il ‘niet’ delle forze del centrodestra, la candidatura di Franco Frattini a sindaco di Bolzano ha vissuto ieri un inatteso colpo di coda attraverso una nota ufficiale dell’attuale braccio destro di Berlusconi Giovanni Toti

“La candidatura di Franco Frattini, come sindaco di Bolzano, è un'ottima notizia e una grande opportunità per il centrodestra che Forza Italia auspica non venga sprecat. Grazie alla sua comprovata esperienza e alla sua autorevolezza, siamo certi saprà fare la migliore sintesi delle posizioni dell'intera coalizione e garantire alla città di Bolzano quel buon governo che i cittadini meritano. Fin d'ora tutta Forza Italia si impegna a sostenere il suo sforzo e a costruire le condizioni perché questa sfida possa essere giocata.”

Ma come, i giochi non erano fatti ormai? Qualcuno l’ha detto a Toti?
Se sì, l’appello cos’è allora? Una sollecitazione? Una forzatura? Una lusinga?

A posteriori un po’ di luce su questa vicenda, grottesca a dir poco, giunge da parte di un post di Jimmy Milanese, blogger su Salto. 
Milanese avvalora la tesi, circolata a più riprese questi giorni anche e soprattutto nell’arcipelago frammentato della destra locale, che in realtà la candidatura di Frattini non sia mai veramente esistita. Se non nella mente fervida di Michaela Biancofiore.
In sostanza: non è detto che l’ex ministro degli esteri avesse realmente manifestato la propria disponibilità a candidare e non si fosse invece solo reso disponibile a dare una mano e qualche consiglio
Ad avvalorare la tesi vi sarebbe anche l’invito rivolto da Frattini alle parti impegnate nella prossima campagna per le comunali “ad astenersi dal richiamare ulteriormente a qualsiasi fine il mio nome”. Come dire: non tiratemi più in ballo a sproposito. 

Ma il comunicato odierno di Toti - secondo la tesi espressa da Milanese - potrebbe anche nascondere una mossa (tutta nazionale di cui il centrodestra bolzanino sarebbe a questo punto solo uno spettatore) per riavvicinare a Forza Italia l’ex commissario europeo, allontanatosi qualche anno orsono per dedicarsi ad importanti incarichi nel campo della magistratura.
Quella di Frattini sarebbe una figura che potrebbe tornare a fare comodo viste le tensioni interne che lacerano il partito di Berlusconi, insomma. 
E la mossa di Biancofiore potrebbe aver avuto, fin dall’inizio, proprio questo retrogusto

È (anche) questo il quadro in cui oggi il centrodestra si ritroverà per un’ultimo estremo tentativo di condivisione di programma e candidato sindaco. Ma immaginiamo che le forze mentali e motivazionali siano ormai per molti di loro ridotte a un lumicino.