Cronaca | Il post

“A mai più Medicina Covid B, spero”

Bolzano, chiude il reparto coronavirus presso Medicina B. La testimonianza dell’infermiera Laura Artioli dopo 4 mesi in trincea: “Finalmente torniamo a casa”.
Laura Artioli, sanitari
Foto: Laura Artioli

In un tempo in cui sono più rare le cose di cui rallegrarsi condividerne una bella in piena crisi pandemica appare quasi come un obbligo morale. La buona notizia arriva direttamente dagli alfieri della lotta contro il coronavirus: il 16 marzo scorso, dopo 4 mesi, è stata chiusa, dato il rallentamento dei contagi, la sezione dedicata alla cura dei pazienti Covid presso la divisione B di Medicina Interna a Bolzano. A comunicarlo è una delle stesse infermiere del reparto, Laura Artioli, la cui testimonianza è stata raccolta da Andrea Pizzini - il fotografo e filmmaker, autore del progetto “Wellenbrecher” - e rilanciata su Facebook.

“Tra tutte le difficoltà - scrive Artioli ripercorrendo le tappe temporali - siamo riusciti a compattare il gruppo rendendoci un team unico e raro, tra le difficoltà e i momenti bui, siamo riusciti a trovare la forza per ridere, ci siamo presi in giro, ci siamo anche divertiti, abbiamo pianto. Abbiamo coccolato i nostri cari pazienti cercando di rendere l’isolamento nelle stanze il più lieve possibile. Li abbiamo fatti ridere e piangere di gioia, abbiamo parlato con i parenti, li abbiamo accompagnati lungo l’ultimo percorso... speriamo di averli rassicurati il più possibile. Ecco sì, lo devo proprio dire ‘Siamo stati davvero bravi’”. E ancora: “Finalmente torniamo a casa. Torniamo a casa in tutti i sensi, perché in questi 4 mesi a casa non ci siamo quasi mai stati né fisicamente né mentalmente. A mai più Medicina Covid B, a mai più spero”.

Una “conquista” che naturalmente non significa abbassare la guardia. Sul fronte Covid-19 nelle ultime 24 ore in Alto Adige sono decedute altre 7 persone (dopo le due di ieri), 165 sono i nuovi casi positivi al virus e 37 i ricoveri in terapia intensiva. Un bilancio pesante, ma la Fondazione Gimbe segnala una situazione in netto miglioramento in provincia di Bolzano in termini di nuovi contagi con un calo del 29% dei casi positivi su 100mila abitanti. Oggi, inoltre, è la prima Giornata nazionale in ricordo delle oltre centomila vittime italiane del Covid che sarà celebrata ogni anno e che fa riferimento al 18 marzo del 2020 quando gli autocarri militari uscivano da Bergamo carichi di bare, una delle strazianti immagini simboliche della pandemia.

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Massimo Mollica Ven, 03/19/2021 - 08:03

Per quel nulla che vale ciò che esce dalla mia mente idealmente ringrazione tutte queste persone per il lavoro svolto. Di fatto sono stati veri eroi, non tanto e non solo per come l'hanno svolto, accompagnando spesso le persone al loro ultimo atto della vita. Ma anche perché lo hanno fatto nonostante tutto, nonostante coloro che se ne sono stra fregati, coloro che "è una semplice influenza", che "basta stare a un metro e non ti succede nulla" (tutti epidemiologici). Che vogliono andare a scuola per potersi vedere con gli amici e raccontare del più del meno. Che se non vai a sciare la tua vita è niente. In sostanta hanno fatto il loro lavoro nonostante tutti coloro (e ce ne sono tantissimi) che hanno pensato solo ed esclusivamente ai prori impulsi. Come scrissi una volta, proprio come coloro che vanno a prostitute per strada non considerarndo che queste sono quasi sicuramente sfruttate.
Non finirò di ringraziare tutte queste persone che rappresentano la parte bella di questo mondo fortemente malato. GRAZIE DANKE THANK YOU

Ven, 03/19/2021 - 08:03 Collegamento permanente