Cultura | Comuni e cultura

A Merano spazio ai giovani artisti

Domani alle 18 il via a Merano della mostra Cairn. Voluta e realizzata da sette giovani artisti, con la partecipazione dell'Azienda di Soggiorno e il patrocinio del Comune di Merano.
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"I Cairn sono delle strutture presenti in tutte le culture, delle decorazioni ricche di valore antropologico. Solitamente sono delle colonne di sassi, messi l'uno sopra l'altro, in equilibrio.  Stanno ancora oggi a indicare punti importanti di contatto tra l'uomo e la natura" racconta Adriano Siesser, uno degli artisti che partecipa alla mostra/evento che per i prossimi nove giorni animerà il Centro per la Cultura e l'antistante giardino. Entrambi gli spazi pubblici sono stati messi a disposizione per questo gruppo di ex studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Uno di loro, Sebastian Kulbaka, meranese di adozione, si è fatto promotore dell'iniziativa assieme all'Azienda di Soggiorno di Merano. Sebastian, 28 anni, è anche il padre dell'idea; idea che ha condiviso con un gruppo di amici. Idea che è poi diventata realtà, grazie anche al patrocinio del Comune.

Il Comune offre gratuitamente gli spazi interni del Centro per la Cultura. "Ci pagano anche l'80% della tassa prevista per l'occupazione del suolo pubblico. Così possiamo esporre le nostre stravaganti opere anche all'aria aperta, che è il loro luogo naturale" racconta Sebastian. Perché le opere dei ragazzi sono particolari: i visitatori non troveranno infatti cornici e acquerelli, ma opere materiche, tridimensionali, interattive. Ma soprattutto opere che vogliono recuperare un senso atavico di connessione con la natura e contemporaneamente offrire una lettura personale di Merano. Città dove tutti hanno soggiornato per alcuni giorni, cercando di coglierne gli aspetti più salienti, le sensazioni e le emozioni che la città e il suo territorio possono offrire.

"Ci è sembrato giusto dare spazio a questi giovani artisti" ha dichiarato il Vicesindaco, nonché Assessore alle attività Culturali di Merano, Giorgio Balzarini. "Si sono proposti e noi abbiamo dato loro lo spazio per esporre i loro lavori", ha poi concluso. Il Comune, infatti, ha partecipato offrendo il Centro per la Cultura e le sue sale interne, dove curiosi e appassionati d'arte potranno ammirare opere alquanto particolari. Assieme ai Cairn di Bruno Amplaz, infatti, saranno esposte installazioni di vario genere. Aran Ndimurwanko racconta l'abbandono delle malghe di montagna, ricostruendo gli strumenti dell'artigianato montano, mentre Adriano Siesser ha costruito un'installazione sonora il cui protagonista è il torrente Passirio che attraversa Merano. Sempre tra tradizione e territorio, i calchi di lingue animali e umane a opera di Francesco Chierici, in arte Pio. Nel giardino esterno trovano spazio le sculture di Eric Wallenzohn e di Francesco Marzari, mentre le sale interne ospiteranno i quadri materici di Sebastian, fatti di cera e destinati a scomparire col tempo.

Secondo Sebastian realizzare questa mostra è stato un passo importante per degli artisti in erba, e sono molto soddisfatti. " La partecipazione dell'Azienda di Soggiorno e del Comune sono state decisive: gli operai ci hanno aiutato a installare le sculture e il Comune ci ha offerto gli spazi. Però, ci domandiamo, visto che l'occupazione del suolo pubblico è una tassa comunale, perché non è previsto che questa spesa sia coperta interamente dall'ente pubblico? Molti di noi vengono dal Trentino, e i comuni spesso si accollano questa spesa quando si tratta di giovani come noi".

La speranza è che questo evento, quasi estemporaneo, diventi una tappa fissa e che possa coinvolgere altri giovani artisti.