Il candidato ‘criptato’
La candidatura ‘criptata’ di Paolo Gastaldo nelle liste del PD alle elezioni comunali di Bolzano suscita interesse anche perché è in grado di evidenziare le dinamiche che consentono ad un partito come il PD di restare unito nonostante tutto. Gettando indirettamente luce forse anche su quello che sta avvenendo a livello nazionale tra Renzi e minoranza interna.
Forze centrifughe legate a posizioni politiche diverse, spesso molto diverse e in alcuni casi paradossalmente antitetiche, si combinano con forze centripete, cioè tendenti comunque a ricompattare, mantendo 'private' le critiche, anche feroci.
La frase/mantra “non voglio fare male al partito, dobbiamo stare uniti, è quello/a là che con il partito non dovrebbe c’entrare nulla” è una sorta di litania che i militanti del partito conoscono fin troppo bene e che spesso prevale negli sfoghi personali quando le varie ‘anime’ si ritrovano per ‘fare gruppo’ e fare il punto della situazione sul loro posizionamento nell’arcipelago del Partito Democratico altoatesino.
La candidatura di Paolo Gastaldo, avversata soprattutto da un gruppo di donne della sinistra interna per le quali l’identità antifascista del partito resta uno degli elementi chiave, è stata prima messa in discussione, poi esclusa, quindi riammessa perché era tecnicamente troppo tardi per ritirarla, e quindi definitivamente nascosta.
A chi? A tutti. Anche agli altri membri del partito e soprattutto al gruppo che l’avevano avvisata riuscendo ad annullarla.
Come riferito da Salto però l’ossimoro legato al concetto stesso di campagna elettorale ‘privata’ (?) alla fine non potuto fare altro che portare al disvelamento del ‘segreto’.
“Come una freccia dall’alto scocca corre veloce di bocca in bocca” diceva una celebre canzone di Fabrizio De Andrè. Ebbene, nel caso di Gastaldo un ruolo chiave lo hanno giocato anche i più moderni mezzi di comunicazione. Sms sibillini, fughe notizie da gruppi FB privati di coordinamento (“una spia o degli hacker?” la domanda inquietante circolata per qualche giorno tra il militanti).
alla fine Non ultima la ‘strategia’ adottata dallo stesso Gastaldo per la sua non-campagna ad aggiungere di fatto al vaso la goccia che gli permettesse di traboccare.
Dopo una faticosa settimana di silenzio il candidato dj ha deciso infatti di inviare ai suoi contatti privati (?) una mail in cui li avvisava della sua candidatura (“ma non ditelo a nessuno”) e li invitava ad andare a leggere il suo profilo su un sito web assolutamente pubblico.
A quel punto il velo si è squarciato ed il partito ha dovuto ammettere il pasticcio. Suscitando una lunga serie di interrogativi.
Dopo aver ammesso che la lista ‘vera’ presenta 43 nomi e non 42, è risultato evidente che il coordinatore delle elezioni Carlo Costa della vicenda non sapeva nulla. Si dice inoltre che il coordinatore cittadini Sergio Bonagura, già sotto pressione per le critiche alla sua posizione di capolista, è letteralmente infuriato per come siano andate le cose (“come si fa a tenere tutto sotto controllo?”).
E la segreteria del partito? Per il momento è ancora muta.
Per ogni partito non è mai facile esprimere dei mea culpa, tanto meno in una campagna elettorale lacerante come quella attuale per le comunali.
Sarebbe però interessante sapere cosa ne pensano i Liberal PD ex leghisti Artioli e Degasperi, ancora in stand by dopo la richiesta di entrare a far parte a pieno titolo del PD, delle posizioni fortemente critiche espresse da Gastaldo sul tema degli immigrati.
Due pesi e due misure?
Cavolo! Da candidato nelle
Cavolo! Da candidato nelle liste del PD non ne sapevo nulla! Ammetto pubblicamente la mia ignoranza! E non conosco neppure la persona in questione! Quindi non posso men che meno giudicarla. Chissà se è d'accordo con me nel voler creare un luogo per i giovani dedicato alla musica, dove possano suonare liberamente, tipo l' UFO di Brunico Bruneck! Certo noto come oggi su qualsiasi sito o giornale d'informazione non si parli d'altro! Magari avessi io questa visibilità o meglio si parlasse di ciò che mi sta più a cuore....
mettiamola così! Mi candido pure io, ma vi scongiuro! non ditelo a nessuno! Che non si sappia in giro! Pure io ho un sito, e senza offendere nessuno, è fatto meglio del mio collega : www punto massimo meno mollica punto net
Mi raccomando, tenetevelo per voi e acqua in bocca!
In risposta a Cavolo! Da candidato nelle di Massimo Mollica
ok me lo tengo per me. a
ok me lo tengo per me. a proposito: bel sito!
Perfetta l'analisi di Luca
Perfetta l'analisi di Luca che evidenzia un denominatore comune fra il PD locale e quello nazionale. Siamo in epoca di immigrazioni, ma per quanto riguarda l PD possiamo parlare di immigrazioni quasi "clandestine", in quanto avvengono paradossalmente all'insaputa di gran parte dei componenti del partito. Che siano compatibili con una presunta linea ideologica del PD, poco importa. Nella logica di un partito ricettacolo di "cani e porci" tutti sono ben accetti, a prescindere dalle loro idee politiche. Il marchio di "qualità" è liberamente disponibile sul mercato.
In risposta a Perfetta l'analisi di Luca di Palaia Renato
Mi scusi ma qui parliamo di
Mi scusi ma qui parliamo di comunali! Non farei un analogia a livello nazionale! E faccio umilmente notare che il PD è l'unico partito rimasto, tutto il resto è cronaca (oltre che noia).