Giornata dei Comuni
Grande spazio trova sui quotidiani di oggi anche la festa dei Comuni della provincia, tenutasi per la prima volta nel capoluogo altoatesino. Interessante, al proposito, la dichiarazione del presidente del Consorzio, Arno Kompatscher, riportata dalla Dolomiten: “Wir wollten damit ein Zeichen setzen, denn in der Vergangenheit hat sich die Stadtgemeinde Bozen nie besonders angenommen gefühlt im Gemeindenverband”. Evidentemente soddisfatto Luigi Spagnolli (“Una pietra miliare per la storia di Bolzano”), anche se il dato relativo al bilancio (66 milioni in meno – passando cioè dai 440 del 2012 agli attuali 372 – secondo quanto riportato dal Corriere dell’Alto Adige) non avrà certo fatto sorridere molti tra i convenuti. L’evento ha inoltre fornito l’occasione per vedere l’ultima volta il Presidente della provincia e quello del Consorzio dei comuni nei loro rispettivi ruoli, consegnandoci in pratica l’immagine del loro congedo. Al margine un annuncio che farà comunque molto discutere. I due infatti hanno dichiarato guerra al “Diktat” dei sindacati della scuola promettendo (o minacciando, dipende dal punto di vista) d’introdurre la trentaseiesima settimana scolastica (“Es besteht das gesellschaftliche Interesse, die Schulzeit zu verlängern und alle haben mit einer 36. Schulwoche mehr Luft”. Certo, tutti avranno così “più aria”. Tranne gli insegnanti.