Cronaca | Lo scandalo

“Un incarico ancora opportuno?”

Anche i Verdi intervengono nello scandalo dello Smarthotel Saslong di Santa Cristina con un’interrogazione in consiglio provinciale.

Nello specifico il gruppo ambientalista chiede all’amministrazione provinciale se sia ancora sostenibile il ruolo di direttore dell’associazione turistica ricoperto a Santa Cristina Val Gardena dall’albergatore Ezio Prinoth, coinvolto nello scandalo urbanistico i cui ultimi sviluppi sono stati evidenziati stamani da un articolo di salto.bz 
Nello specifico si tratta di un caso politico giudiziario che evidentemente mette sotto pressione non solo il precedente sindaco Eugen Hofer, ma anche l’attuale primo cittadino Moritz Demetz

Il consigliere provinciale Hans Heiss riassume i termini della vicenda, ricordando che la procura ha chiuso la prima fase di indagini che hanno riguardato l’ampliamento dell’albergo Saslong
La finanza ha riscontrato delle grosse irregolarità” ricorda Heiss, “in particolare per quanto riguarda mille metri cubi in eccesso rispetto alla concessione ottenuta”. “Gli altri due aspetti salienti riguardano quindi 6 stanze in eccesso realizzate rispetto a quelle autorizzate, oltre all’occupazione abusiva di un’area comunale da parte dell’albergo per il suo parcheggio”, aggiunge il consigliere provinciale verde.

I Verdi fanno anche delle valutazioni politiche in merito ai ‘tre personaggi’ che sono al centro dell’attenzione per quanto riguarda questa controversa vicenda. 
L’ex sindaco Eugen Hofer ha facilitato i progetti urbanistici di Prinoth ed è tuttora titolare della ditta che ha fatto tutti i lavori sanitari in questo albergo”, ricorda Heiss. 

“La ditta dell’ex sindaco ha fatturato 56 stanze mentre il comune da lui guidato ha sempre fatto finta di non vederle. E’ una cosa davvero incredibile.”

Poi c’è l’albergatore Ezio Prinoth che ha fatto i suoi interessi, fortemente avvantaggiato, ottenendo anche la concessione di una nuova zona turistica a fine 2015” dice Heiss, aggiungendo che evidentemente “Prinoth ha potuto continuare con i suoi riscontri anche con la nuova amministrazione comunale”. 
Eh sì, perché il ‘terzo personaggio’ di questa vicenda è il neosindaco Moritz Demetz eletto nel 2015. “Che ha portato avanti fino a marzo di quest’anno con molta energia e caparbietà tutte le richieste del Prinoth e dell’albergo Saslong” precisa il consigliere provinciale dei Verdi, aggiungendo che in realtà “da tempo era abbastanza chiaro che vi erano molte cose irregolari in quell’operazione edilizia”. 

“Solo negli ultimi due mesi il sindaco Demetz si è accorto che doveva agire per tutelare la propria posizione e quella del comune, ed ha quindi finalmente inoltrato la richiesta di demolizione delle sei stanze ‘aggiuntive’ dell’albergo”

Nel comunicato in cui hanno annunciato le loro interrogazioni in consiglio provinciale i Verdi ribadiscono di aver iniziato a seguire la vicenda dalla fine dell’anno scorso. Arrivando a chiedere oggi alla giunta provincialese ora è il caso di lasciare ad Ezio Prinoth l’incarico di presidente dell’associazione turistica di Santa Cristina”. 

Quello di Santa Cristina è un caso emblematico di ‘urbanistica allegra’, in Alto Adige ne abbiamo visti ben pochi di queste dimensioni”, conclude Heiss nella sua presa di posizione.

Bild
Profile picture for user alfred frei
alfred frei Mer, 05/18/2016 - 16:44

rimane da accertare se la questione della riqualificazione dell'area vicina alla stazione ferroviaria di Bolzano fa parte "dell'urbanistica triste" in Alto Adige.
Per le dimensioni siamo comunque superiori.

Mer, 05/18/2016 - 16:44 Collegamento permanente