Bravi, ma non troppo
Nel tratto di via Lancia compreso fra via Galilei e la rotonda di via Grandi, a Bolzano, è stato inaugurato oggi (18 maggio) un nuovo percorso promiscuo pedo-ciclabile lungo il marciapiede, per una lunghezza di 350 metri. Una soluzione, dal costo complessivo di 85.000 Euro, che consente di completare l’attuale ciclabile nel tratto inferiore di via Lancia, collegandola con la ciclabile di via Galilei. L’illuminazione è stata anch’essa potenziata, con l'installazione di lampioni a led. Per l'assessore comunale alla mobilità Stefano Fattor si tratta di “un intervento forse meno spettacolare di altri, ma indispensabile per completare il collegamento tra la zona di via Galvani fino al Twenty”.
Nordici, ma sino a un certo punto
La presentazione della nuova ciclabile ha offerto anche l'occasione alla FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), rappresentata dal responsabile locale Fabio Martorano, di consegnare ufficialmente alla Città di Bolzano per il quarto anno consecutivo la bandiera di Comune Ciclabile 2022. Un prestigioso riconoscimento assegnato per l'impegno a favore delle due ruote "che il Comune ha sempre saputo mantenere alto, nella promozione e realizzazione di infrastrutture e politiche ciclabili. La squadra amministrativa non ha dormito sugli allori e si è galvanizzata negli anni" ha sottolineato Martorano, che aggiunge: "Cosa potremmo migliorare? Il comportamento del ciclista, su questo faccio un'autocritica".
“È proprio vero” ha dichiarato l'assessore Fattor, “a Bolzano tutta questa vocazione nordica non c’è, manca una spiccata propensione ad applicare certi modelli di viabilità centro-europei (Zurigo, Copenaghen, Amsterdam...). La vicenda del tram e della difficile approvazione del PUMS ce l’ha fatto intendere molto bene. Di una cosa però siamo certi: sulla ciclabilità non c’è Zurigo che tenga. Bolzano è la migliore e non solo in Italia”. Alla presentazione della nuova ciclabile di via Lancia sono intervenuti anche il direttore dell'Ufficio Mobilità, Ivan Moroder, la Mobilty Manager del Comune di Bolzano Brunella Franchini e Gianluca Segatto dell'Assessorato comunale alla Mobilità.
Il titolo lo trovo ingeneroso
Il titolo lo trovo ingeneroso. Sull'aspetto sociologico non mi esprimo in quanto ignorante.
Dove possiamo migliorare è di certo nelle infrastrutture ricettive per i ciclo turisti (si veda l'esempio di Parma), anche per chi usa la bici elettrica, e in parcheggi consoni e sicuri dai troppi e frequenti furti.
Iniziative per turisti che possano affittare bici è lodevole ma di basso impatto. Se io vado in vacanza per pedalare cio vado con la mia bici, che avrà anche un certo valore.
Comunque la segnaletica fa
Comunque la segnaletica fa schifo come ebbi occasione di scrivere a suo tempo all'allora assessore Lorenzini da cui ebbi una risposta insulsa e ovviamente è rimasto tutto invariato. Ed i cicloturisti che non sanno dove andare e si perdono finendo ogni tanto anche sull'Arginale come visto più volte con i miei occhi.
"a Bolzano tutta questa
"a Bolzano tutta questa vocazione nordica non c’è" - occorre differenziare. C'e' eccome quando si vuole fare riferimento all'Austria o, in misura minore, alla Germania per questioni politiche generiche, ma purtroppo non quando si tratta di copiare buone idee, pragmatiche, che funzionano. Le piste ciclabili sono un buon esempio, ma anche l'edilizia sociale, tema attualmente molto discusso. Anche da OeBB si potrebbero prendere numerose buone idee, ma non lo si fa. Nell'applicare soluzioni urbanistiche il modello principale di riferimento di Bolzano e' quello dell'Italia meridionale, non quello scandinavo. La SVP e' stata informata?
"Bolzano è la migliore e non solo in Italia" - e' possibile specificare a quali altri paesi ci si riferisce?
Non appena la crisi mondiale scatenera' tutto il suo effetto sui prezzi di benzina e gasolio Bolzano si ritrovera' di colpo con decine di kilometri di ciclabili larghe diversi metri, a doppia corsia di circolazione e che penetrano l'intera citta'. Roba da battere Amsterdam e Copenhagen messe insieme. Il limite dei 30 kmh per l'intera citta' verra' rispettato giocoforza dalla combinazione di forza muscolare e rapporti di cambio meccanico.
Vielleicht sollte man auch
Vielleicht sollte man auch mal Radfahrer fragen, die sich alltäglich mit dem Rad durch den Bozner Verkehr quälen, ob sie eine solche Bewertung bestätigen können?
Noch ein kleiner Tipp: Wer sich mit dem Rad in der Stadt bewegt, muss sein Rad auch mal irgendwo sicher und "erreichbar" abstellen können!
In risposta a Vielleicht sollte man auch di M A
Auf dem Papier sieht es
Auf dem Papier sieht es vielleicht gut aus, in der Praxis ist es ein Hindernislauf. Das Abstellen des Fahrrads ist echt ein Abenteuer, es fehlt an Abstellplätzen, dafür gibt es unzählige Schilder "Fahrrad abstellen verboten".